sabato 4 dicembre 2021

WAR MUSEUM GUSTAV LINE GARIGLIANO FRONT.Castelforte

 

ingresso museo Gustav Line

Nel  paese di Castelforte - in provincia di LATINA- è  stato realizzato un importante ed emozionante Museo che custodisce molti documenti e  reperti che ricostruiscono,insieme alla narrazione di vicende di civili e soldati,gli eventi del '43 '44  avvenuti intorno alla Linea GUSTAV, sul fronte del GARIGLIANO.  

Il Museo è il frutto di un grande lavoro di ricerca effettuato dai membri dell'Associazione Linea Gustav fronte del Garigliano di Castelforte che hanno ritrovato una grande quantità di reperti sui monti,nelle campagne e  nel fiume Garigliano e affluenti che circondano i paesi di Castelforte,San Cosma e Damiano e Minturno. A questi paesi nel 2002 è stata conferita la Medaglia d'oro al VALOR CIVILE come riconoscimento delle devastazioni subite e delle sofferenze ma anche del coraggio e dell'amor patrio delle popolazioni.

Il Museo è organizzato in varie sezioni   SEZIONE DOCUMENTI, SEZIONE ITALIANA, SEZIONE INGLESE,SEZIONE AMERICANA e SEZIONE CEF -Corpo di Spedizione Francese. In ciascuna sezione sono presenti mappe del territorio, divise,equipaggiamenti,armi, documenti e storie personali di soldati e civili.


Così le vicende belliche importanti ,che hanno visto proprio in queste zone il vero "sfondamento" della linea Gustav da parte delle truppe alleate, si intrecciano con toccanti storie personali di soldati inglesi,americani e di persone del luogo. Ed è proprio questo aspetto che rende del tutto "unica" e coinvolgente la visita del Museo.

E' un viaggio emozionante attraverso il tempo e gli eventi che sono parte della storia del nostro Paese e alla base della nostra democrazia. Il viaggio si anima grazie alle competenti e precise spiegazioni e narrazioni delle guide  del MUSEO che sono i membri dell'Associazione che hanno concretamente realizzato il Museo .

Il Museo è visitabile il sabato e la domenica. Indirizzo Via Armando Diaz Castelforte.

sacrario ai caduti inglesi.Retelle Monte Ornito

CONTATTI tel.3286810710 - 3468854174 - 3399436213  

  

domenica 21 novembre 2021

Festa degli Alberi : 21 novembre

 Il 21 novembre si celebra la giornata degli Alberi .La loro bellezza e la loro essenzialità per la vita degli uomini deve essere sempre ricordata!

Alcune immagini ed un semplice elenco delle principali funzioni degli Alberi:


1-  GLI ALBERI PRODUCONO OSSIGENO respirato da tutti gli esseri viventi.  La chioma di un piccolo albero

  di 25 mq. di superficie fogliare produce la quantità di ossigeno di cui un uomo ha bisogno ogni giorno.

2- GLI ALBERI disposti in filari intorno alle case, lungo le autostrade o in altri luoghi polverosi, con le loro foglie intercettano il pulviscolo e altre sostanze dannose (anidride solforosa e biossido di azoto)

3- LE CHIOME DEGLI ALBERI  proteggono dai forti venti e dai rumori


4- Il respiro e l'ombra degli alberi abbassano la temperatura nella calura estiva e in inverno trattengono un po' di tepore.  Con ogni tempo metereologico migliorano il microclima.

5- Le radici degli alberi consolidano le montagne e le scarpate, trattengono le sponde dei fiumi e dei ruscelli dall'erosione causata dall'acqua e prevengono frane.

6- Le FOGLIE che cadono stagionalmente arricchiscono il terreno di nuove

sostanze (humus).

7- Le forme i e colori delle foglie e dei fiori ravvivano e rallegrano le città e la campagna.

8- Ogni presenza vegetale è testimone del tempo e della vita sulla terra,segnala i cambiamenti delle stagioni,influenza positivamente il clima.

9- GLI ALBERI sono fondamentali per il ciclo dell'acqua piovana.

10- GLI ALBERI  offrono riparo e cibo agli animali.

11- Gli alberi donano ALIMENTI e materie prime agli uomini



martedì 2 novembre 2021

Sentiero Naturalistico da Sonnino

 


Dalle ultime case di Sonnino in direzione sud-est c'è un bel sentiero che è indicato da un cartello come Sentiero Naturalistico ma è anche conosciuto come sentiero Le Torce.

Il nome deriva dalla tradizionale processione-escursione chiamata Le Torce che percorre nella prima parte proprio questo sentiero per poi diramarsi in due tratti distinti.

Durante il percorso al calare delle tenebre vengono accese delle Torce che tutti i partecipanti portano fino alla fine del percorso.

Questo sentiero è giustamente chiamato "naturalistico" perché una ricca vegetazione mediterranea lo circonda.

La pianta più presente è il lentisco sia in forma di bassi cespugli sia di alberelli. Il lentisco in autunno ha delle bellissime bacche rosse che diventano progressivamente nere maturando.

Così il verde fresco delle caratteristiche foglie opposte del lentisco si mescola con il rosso ed il nero delle bacche.

A tratti poi si possono notare anche piante di mirto con le foglie appuntite e le bacche più rotonde e
nere.

L'altra pianta che è alternata al lentisco è la caratteristica "stramma"nel nome popolare e ampelodesmos come nome scientifico, la stramma è ruvida e graffiante in un verso e liscia nell'altro e presenta a volte alti pennacchi fioriti. Questa pianta caratteristica di tutti gli ambienti a vegetazione mediterranea è molto presente sui Monti Ausoni e i Monti Aurunci e costituiva una risorsa importante nell'economia dei luoghi fino a pochi decenni fa.  Con la stramma infatti venivano fatte le sedie,le scope ed i cesti usati in casa e nei lavori agricoli.

La lavorazione di questa pianta con la creazione di oggetti artigianali interessanti ed utili sopravvive in alcuni centri della nostra provincia come nel paese di San Cosma e Damiano.

Il  sentiero arriva ai piedi del Monte Ceraso per poi girare verso la base  del Monte Peschio dove è stato costruito un Rifugio a cui è stato dato il nome del più famoso dei briganti di queste zone : il brigante Gasbarrone.


venerdì 24 settembre 2021

La Valle di Suio

La Valle di Suio ha un suo fascino selvaggio e antico: il fiume Garigliano, che la percorre, scorre sempre diverso, alternando tratti più placidi a tratti più impetuosi.

Fiume Garigliano

 Il colore verde è dappertutto: dominante e rilassante : e' verde l'acqua del fiume e sono verdi gli alti alberi e la folta vegetazione che  accompagnano il  suo fluire.

La Valle di Suio è costellata di sorgenti solfuree con una forte componente di zolfo. Qui diversi stabilimenti termali utilizzano queste preziose acque per percorsi di benessere e per curare varie malattie.

La strada provinciale che attraversa la Valle passa al lato di


colline sulla sinistra e della campagna ricca di vegetazione e aranceti sul lato destro.

Suio ha un fascino selvaggio e i colori e gli odori caratterizzano questo luogo, accanto al verde brillante si aprono a tratti macchie di marrone per la vegetazione bruciata durante questa calda estate,l'odore di zolfo poi è sempre presente.

fiume Garigliano

Quando ci si immerge nelle acque delle piscine termali i getti di acqua massaggiano il corpo e inebriano le narici.

Siamo nel Lazio,nella provincia di Latina, e Suio è nel Comune di Castelforte,ultimo paese della regione nell'estremo confine, segnato dal fiume Garigliano, con la regione Campania.

Queste terre hanno vissuto sofferenze e devastazioni durante l'ultimo conflitto mondiale,la linea Gustav passava proprio qui, ed è qui a Castelforte e San Cosma e Damiano che è stato sfondato il fronte tedesco con combattimenti corpo a corpo nei due paesi,a cui è stata conferita la
Medaglia d'oro al Valor Civile. Un po' più a nord nei paesi confinanti della Provincia di Frosinone la popolazione ha subito le violenze dei reparti di soldati "marocchini" presenti nell'esercito alleato.

La pandemia,moderna guerra,non ha piegato le persone e la vita rinasce in questo angolo del Lazio,regione in prima linea nell'impegno alla vaccinazione, e tante persone affollano le piscine termali e gli alberghi.

lunedì 6 settembre 2021

Chiesa di Santa Giuliana di Vigo di Fassa

 

Il campanile della Chiesa di Santa Giuliana di Vigo di Fassa




svetta tra il verde del bosco di conifere nel quale è immerso e arricchisce il paesaggio di questa parte delle Dolomiti ,ben visibile anche dal fondo valle dove scorre il fiume Avisio.

La Chiesa sorge su un luogo di culto preistorico detto "Ciaslir de Vich" un primitivo insediamento delle genti retiche -antichi abitanti di questi luoghi. Gli studiosi hanno definito queste località "castelliere".

Il culto di Santa Giuliana fu introdotto dai primi evangelizzatori ed è presente la citazione della sua esistenza in un documento del 1237.

La chiesa fu edificata durante il XV sec., le tegole della guglia sono rossiccie ,colore ottenuto con la polvere di arenaria rossa estratta ai piedi del Latemar.

La pianta della Chiesa sembra rispecchiare la traiettoria del sole con direzione principale est/sud-est e ovest/sud-ovest.

Sulla parete sud della Chiesa è presente un grande affresco raffigurante San Cristoforo con il bambino. Secondo gli studiosi i dipinti dei Santi Cristoforo e Giorgio servivano a proteggere le costruzioni dal pericolo di inondazioni,pericolo sempre presente nelle Valli alpine.

Vicino alla Chiesa di Santa Giuliana è presente una piccola cappelle dedicata a San Maurizio


Alle spalle della Chiesa inizia un sentiero che attraversa un bosco di conifere dove,come lampi di luce, emergono bellissimi fiori di montagna. Il sentiero porta fino alla Station de Vael e al Rifugio Roda de Vael.

sabato 28 agosto 2021

Chiesa di S.Pietro Apostolo di Minturno



Nella parte alta del paese di Minturno - la medioevale Traetto - si trova un' antica e bella chiesa : quella di San Pietro Apostolo.

Siamo nella parte finale del Lazio sulle colline ultime propaggini dei Monti Aurunci e  vicino al fiume Garigliano, linea di confine con la Campania.

La Via Appia  passa poco più in basso e prima del Ponte sul Garigliano si accosta ai resti dell'antica Minturnae,importante città romana ed ora area archeologica con un grande teatro,ancora sede di spettacoli teatrali.

L'antico centro di Minturnae fu abbandonato dagli abitanti dopo la caduta dell'Impero Romano per difendersi dalle violenze e dai saccheggi  dei popoli barbari che invasero l'Italia. Questo fenomeno accomunò tutte le  popolazioni romane che abitavano nelle città e nei piccoli centri  situati nelle pianure.

Le popolazioni latine andarono così a rifugiarsi sulle colline e montagne della dorsale appenninica creando dei paesi che ancora adesso costituiscono la caratteristica struttura del'Italia.

La Chiesa di S.Pietro fu costruita con il materiale proveniente dalle rovine dell'antica Minturnae.

La cattedrale presenta tre navate divise da colonne con archi ogivali. L'ingresso ha due portici disuguali con archi a sesto acuto.

Elemento fondamentale della Chiesa è il campanile risalente al XII sec.


suddiviso in tre ordini di bifore gotiche.

All'interno ci sono delle cappelle decorate in arte barocca e un pulpito di notevole bellezza e importanza.

Il pulpito è decorato con mosaici cosmateschi di raffinata fattura con figure geometriche e tessere di pasta vitrea.La rampa delle scale è formata da due lastre marmoree con un bassorilievo che mostra un pistrice che ingoia e rigetta Giona racconto biblico che rappresenta la Resurrezione. 

giovedì 12 agosto 2021

"La casa dei Pesci". Recensione libro

 


Il libro La casa dei Pesci, scritto da Ilaria De Bernardis e Marco Santarelli,(Palombi Editore) racconta la storia di Paolo "il Pescatore" così è conosciuto Paolo Fanciulli il pescatore di Talamone che fin da ragazzo ha manifestato il suo amore per il mare e l'ambiente.

Una volta iniziato il mestiere di pescatore "artigianale" come tanti abitanti del borgo di Talamone ,Paolo ha potuto vedere con i suoi occhi come la pratica illegale della pesca "a strascico" sotto costa fosse totalmente distruttiva per tutte le forme di vita del mare e come creasse dei danni permanenti.

 Paolo Fanciulli iniziò così la sua "lotta" contro la pesca a strascico incontrando problemi di ogni tipo e mettendo a repentaglio più volte la sua incolumità.

  La sua passione e la sua caparbietà però gli fecero superare tutto riuscendo piano piano a coinvolgere le principali Associazioni Ambientaliste -come il  WWF- nella sua lotta e portando anche le autorità locali e regionali - che prima si mostravano tiepide, nella lotta contro la pratica distruttiva della pesca a strascico illegale.

 Le sue battaglie lo portarono a diventare un simbolo della difesa della natura e molti media di vari Paesi del mondo si interessarono alla battaglia per la difesa del mare dalla pesca a strascico sotto costa, prendendo spesso ispirazione per analoghe battaglie.

La messa in mare di dissuasori di cemento, ha segnato la svolta per questa battaglia ed ai dissuasori di cemento hanno fatto poi seguito la messa in mare di statue di grandi dimensioni realizzate da vari artisti di vari paesi che costituiscono tuttora un grande Museo sommerso davanti la costa di Talamone.

 Il libro sa mostrare la forza di uomo guidato dall'amore per la natura di cui il nostro mare è elemento fondamentale.

  La storia appassionante costituisce uno stimolo ed una fonte di ispirazione per tutti coloro che credono nella forza degli ideali e nella fondamentale importanza di fare di tutto per salvare l'AMBIENTE in cui viviamo e la nostra madre NATURA  con tutti gli esseri viventi che la abitano.

mercoledì 30 giugno 2021

Platani e Tigli a Viale Petrarca

 

C'è una strada a Latina che è una vera e propria Galleria verde. E'una strada a doppia carreggiata che arriva sulla Circonvallazione che segna il  Centro della città. Si trova vicino ai Giardini pubblici della città: i "Giardini Falcone-Borsellino" e vicino al Tribunale  ed è quindi una zona semi centrale.

La sua bellezza e particolarità risiede nella triplice fila di alberi :lateralmente ci sono i platani e nello spartitraffico centrale i tigli. I rami degli alberi si uniscono e in primavera ed estate è un vero spettacolo ,un tripudio di verde brillante.

Come una navata di una Chiesa gotica la prospettiva delle due galleri
e porta lo sguardo fino ai Giardini dove altri grandi alberi fanno da  sfondo.

Nelle giornate di caldo afoso fare una passeggiata lungo Viale Petrarca può regalare qualche minuto di fresco e bellezza. La posizione del Viale e la sua ampiezza permettono anche l'incanalarsi del vento che viene dal mare e quindi si può avere ancora più  benessere.

Questo Viale è un esempio dell'effetto positivo degli alberi  sul clima della città e degli effetti benefici del verde urbano sugli abitanti delle città. Senza poi dimenticare quanto gli alberi siano i più potenti produttori di ossigeno e gli unici capaci di depurare le polveri sottili che circolano nelle città.

E' auspicabile che tutto questo venga sempre più riconosciuto e valorizzato dagli amministratori della città e sia da esempio nella progettazione di quartieri o nella ristrutturazione degli stessi.

 

 

martedì 8 giugno 2021

8 giugno Giornata Mondiale degli Oceani

Oggi  8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani.

Gli Oceani, che costituiscono la maggior parte della superficie terrestre, sono da sempre il sistema biologico portante dell'intero nostro Pianeta Blu. Gli Oceani  producono il 50 per cento dell'ossigeno ma numerosi problemi stanno mettendo in forte crisi tutta la vita degli Oceani e dei Mari e con essi l'intero Pianeta.

La responsabilità degli uomini sono evidenti, le cause dei disastri sono  ANTROPICHE.


A partire dall'innalzamento della temperatura terrestre causata dall'aumento della CO2 nell'atmosfera per continuare nella formazione di immense isole di plastica negli Oceani e nei Mari fino al sovrasfruttamento della risorsa ittica con la pesca intensiva e non rispettosa dei tempi di sviluppo e sopravvivenza delle specie ittiche, per continuare con l'inquinamento dei mari e con le catastrofi ambientali dovute al trasporto di petrolio.Il risultato è che  circa la metà delle Barriere Coralline è distrutta e circa il 90% delle specie ittiche si stanno estinguendo.

Anche il nostro Mar Mediterraneo vive grandi difficoltà per l'innalzamento delle temperature e l'invasione di specie "aliene" conseguente alla "tropicalizzazione " del Mediterraneo.

Non ci sarebbe un tale aumento della temperatura dei mari e dell'atmosfera se i Governi delle Nazioni avessero già da anni perseguito gli Obiettivi della riduzione dell'immissione di anidride carbonica e quindi di conseguenza di riduzione dell'USO DI COMBUSTIBILI FOSSILI.

Non ci sarebbero le immense isole di plastica negli Oceani e nei Mari se gli uomini non gettassero i rifiuti di plastica, che poi vanno a finire nei Mari, ovunque e se riducessero l'uso della plastica e soprattutto facessero in maniera puntuale e regolare la RACCOLTA DIFFERENZIATA , concetto che vale ovviamente per tutte le popolazioni della Terra.

Non ci sarebbero Mari e Oceani inquinati se gli uomini non inquinassero senza ritegno anche grazie a INCREMENTI CONTINUI DI  CONSUMO DELLE RISORSE E MANCATE POLITICHE DI  CONTENIMENTO DEMOGRAFICO (per le tante Nazioni che hanno incrementi demografici non  sostenibili  DA PARTE DEL PIANETA).

Non ci sarebbe la quasi estinzione delle specie ittiche se non ci fosse una pesca intensiva e non rispettosa dello sviluppo e crescita delle specie, se non ci fosse da parte dei Paesi più ricchi un continuo aumento dei consumi di pesce da parte delle persone ,incrementato da esasperata attenzione al consumo alimentare che non tiene nemmeno più conto di un consumo  SOSTENIBILE in termini di quantità, che anzi è alla continua 

ricerca di specie lontane dalle proprie tradizioni alimentari. 

mercoledì 19 maggio 2021

Giardini Pensili del Castello di Fumone

 


Fumone ,un paese delle  "Terre degli Ernici", presenta nel suo Castello  l'elemento più interessante  delle sue bellezze artistiche. Questo antico castello presenta la particolarità di possedere i Giardini Pensili più alti d'Europa,collocati a 800 metri d'altezza.


 I giardini raggiungono l'apice del Monte Fumone,all'interno del quale fu costruito l'intero castello che pertanto riesce a sostenere questi Giardini di 3500 mq con alberi possenti e monumentali. Da questo luogo, dove una volta c'era la torre centrale,  partivano le famose fumate di avvertimento del pericolo che sono all'origine del famoso detto "Quando Fumone fuma tutta la campagna trema".



I Giardini furono costruiti per volere del marchese Pietro Longhi nel XVI sec.e completati dagli eredi nel XVII sec. Vennero realizzati utilizzando la grande torre centrale originaria e collegandola con le altre torri interne  e con i camminamenti di ronda. Gli alberi presenti sono cipressi,pini marittimi e bossi.Nel giardino si può ammirare una colonna romana istoriata con l' "albero della vita".

Il castello venne acquistato dalla famiglia Longhi nel 1584 comprandolo dallo Stato Pontificio che lo utilizzava come baluardo di difesa dei confini meridionali del regno pontificio e come prigione.

Qui fu imprigionato e morì il Papa Celestino V, il papa "eremita" che rinunciò al pontificato permettendo l'ascesa al soglio pontificio di Bonifacio VIII Caetani. Un piccolo santuario è stato realizzato nelle stanze e nella cella dove dimorava. Il Castello è noto anche per la "fosca" leggenda  dell'avvelenamento di un bambino erede del titolo da parte di familiari.

Interessante la visita di varie sale del castello in particolare quella che contiene la collezione di busti di arte romana di imperatori .

martedì 20 aprile 2021

Giornata Mondiale della Terra 2021 "Restore our Earth"

 

Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra e il tema di quest'anno è "Restore our Earth" ,mai come quest'anno il tema della salvezza del pianeta Terra deve essere posto all'attenzione di tutti i governi degli Stati e di tutte le popolazione,di ogni cittadino.

Mai come quest'anno perché la terribile pandemia



che da un anno imperversa, con tutti i danni che ben conosciamo,pone all'attenzione di tutti il tema della vita sul pianeta Terra ,della Sostenibilità delle modalità di sviluppo tecnologico,demografico e di stili di  alimentazione attuati  finora e che il nostro Pianeta già da tempo non è più in grado di sostenere.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato una correlazione tra sviluppo di epidemie e mancato rispetto degli ambienti naturali. Citando dal libro "Terapia Forestale" un libro realizzato in collaborazione dal CNR e dal CAI:.. "La maggior parte delle epidemie e pandemie di origine zoonotica,contratte quindi da animali,che hanno colpito il mondo negli ultimi decenni,ha condiviso un tratto comune : l'interferenza umana con gli ambienti forestali naturali,in termini di deforestazione,frammentazione,pressione antropica ai margini delle foreste,soprattutto nelle aree tropicali e sub-tropicali ricche di biodiversità. E' il caso,per esempio,di Ebola,Dengue,malattia di Lyme e Leishmaniosi. "

Per  chi frequenta montagne,boschi ed ambienti naturali, la consapevolezza dell'importanza di preservare questi ambienti è ben radicata,perché ne abbiamo potuto apprezzare non solo la bellezza ma anche i benefici in termini di salute. E' necessario però che questa consapevolezza si sviluppi tra tutte le fasce di popolazione e ciascuno di noi sia chiamato a diffondere il messaggio.

La giornata Mondiale della Terra vuole fare questo: diffondere il messaggio al fine di portare i governi degli Stati e  le popolazioni alle necessarie decisioni per salvare il nostro Pianeta.

Di seguito troverete un link che riguarda un testo che racconta la storia di questa giornata, come è stata creata e la sua evoluzione, poi il link di un breve filmato su youtube-realizzato per questa Giornata- ed infine i riferimenti della"maratona televisiva" che sarà attuata il giorno 22 aprile.

https://www.icpergine1.it/22-aprile-giornata-mondiale-della-terra/

https://www.youtube.com/watch?v=x7LEgDtv_JE

 Giornata Mondiale della Terra 2021: maratona #OnePeopleOnePlanet

Il 22 aprile la Giornata Mondiale della Terra Earth Day 2021: maratona multimediale con 13 ore di diretta televisiva con #OnePeopleOnePlanet.




martedì 9 marzo 2021

Castello e Parco di San Martino.Priverno

 


Nella Provincia di Latina, tra il Comune di Priverno e l'Abbazia di Fossanova si trovano il  Castello e il Bosco di San Martino. Il Castello  fa parte della Rete delle Dimore Storiche del Lazio www.retedimorestorichelazio.it ,il suo nome deriva da un'antica cappella votiva dedicata a San Martino presente anticamente nella località.

Il Castello fu costruito come villa fortificata ad opera del cardinale Bartolomeo Gallio ,nella metà del XVI secolo,quando il religioso fu nominato governatore delle province di Campagna e Marittima. Alla fine del XIX sec. tutta la tenuta fu acquistata dai principi Borghese e nel XX sec. venduta alla famiglia Di Stefano.Attualmente il Castello è di proprietà del Comune di Priverno che l'ha ristrutturato e ne utilizza la parte superiore per convegni.

Si entra nel Parco dal versante occidentale prendendo una deviazione della Via Marittima,a poca distanza da Fossanova.

 La vasta radura d'ingresso esalta la bellezza del Castello posto sulla sommità di un declivio  circondato da alcuni esemplari alti e maestosi di querce.

La struttura presenta una forma quadrata con torri angolari e un vasto cortile interno,l'edificio si sviluppa su due piani. Molto bello l'ingresso: un portale circondato da pietre in  bugnato e sormontato dallo stemma della famiglia Borghese.

Il Parco di San Martino presenta un bosco con alberi originari come querce quali sughere e lecci e querce caducifoglie come cerri,roverelle e farnetti. Alcuni alberi furono piantati successivamente come platani,tigli e cedri.

Nel Parco sono presenti alcuni alberi monumentali censiti nell'elenco regionale. Uno di questi è visibile dalla radura antistante la Villa, infatti proprio all'inizio del bosco si può vedere una sughera monumentale di più di 200 anni. Una ricca avifauna caratterizza questo bosco ed infatti percorrendo il sentiero naturalistico interno al parco un vero "concerto" di canti di tanti tipi di uccelli accompagna i visitatori nel percorso ed è una vera gioia per l'udito.


Un senso di bellezza e di pace caratterizza tutto l'insieme tra la Villa e il Bosco e ben si capisce la motivazione con la quale la Regione Lazio nel 2018 ha istituito la Rete delle Dimore Storiche del Lazio con l'intento di " valorizzare il patrimonio culturale del Lazio e considerare la bellezza come base per lo sviluppo del territorio,dell'economia e del turismo".

 

lunedì 22 febbraio 2021

Recensione del libro "La terra salvata dagli Alberi"

"Ricominciare a rispettare e amare gli alberi,magari anche più di prima,in questi tempi di disarmo,rappresenterebbe un messaggio importante,manderebbe al mondo un segnale trasversale di speranza. Il primo passo verso un pianeta più verde e sostenibile."

Con questa affermazione voglio iniziare a parlare del libro "La terra salvata dagli Alberi" di F.Ferrini e L.Del Vecchio (ed.elliot) e già il titolo enuncia la tesi complessiva del libro.

Il libro inizia facendo una sintesi della presenza degli alberi nella storia e nell'arte dell'umanità. 

Nei capitoli centrali viene sviluppata la tesi degli autori che individuano proprio negli ALBERI la modalità più efficace,economica (ed anche bella)


per contrastare il riscaldamento globale del pianeta Terra e tutte le problematiche conseguenti, a partire dai cambiamenti climatici,alla perdita di biodiversità,all'invivibilità di ampie zone del pianeta,alla drammatica scarsità di acqua e alle migrazioni climatiche.

Il libro è anche ricco di indicazioni utili sulla messa a dimora degli alberi,sulle loro specificità e sui criteri per la creazioni delle aree verdi urbane,sull'importanza degli Alberi nei contesti urbani ed anche in quelli più antropizzati.

La tecnicità ricca di informazioni, non scalfisce minimamente il messaggio di amore e bellezza per gli Alberi che il testo trasmette.

Chiunque abbia apprezzato la bellezza e la piacevolezza del camminare tra gli alberi incontra una particolare sintonia con le affermazioni,le tesi e le immagini suscitate da questo interessantissimo libro.

L'invito a mettere a dimora gli alberi dettagliato e spiegato con ricchezza di informazioni presenta anche la citazione di uno degli Enti Economici più importanti del nostro mondo: il World Economic Forum (WEF) che nel 2020 a Davos ha confermato che "un'azione veramente semplice che i leader municipali possono intraprendere per ridurre sia il caldo estremo che l'inquinamento atmosferico è quella di piantare più alberi".

  

lunedì 11 gennaio 2021

Lago dei Monaci.Parco del Circeo

sentiero laterale al Lago dei Monaci

 

Il Lago dei Monaci fa parte del gruppo dei quattro laghi costieri che caratterizzano il tratto di costa tirrenica tra i comuni di Latina e Sabaudia. Questi quattro laghi fanno parte del territorio del Parco Nazionale del Circeo. I laghi da nord a sud sono: Lago di Fogliano,Lago dei Monaci,Lago di Caprolace , Lago di Paola, quest'ultimo conosciuto anche come Lago di Sabaudia.

Questi laghi sono simili per la loro origine marina: separati nel tempo dal mare dall'accumulo di sabbie che hanno costituito cordoni dunali, sono simili perché tutti sono collegati al mare da dei canali e sono tutti frequentati dall'avifauna stanziale e migratrice. Tutti insieme fanno parte delle Zone Umide protette dalla Convenzione internazionale di Ramsar, che protegge nel mondo le Zone Umide e paludose.

Il lago dei Monaci è il secondo dopo quello di Fogliano ed è il più piccolo dei quattro laghi. Il suo nome deriva dagli antichi proprietari del lago : i Monaci della Badia di Grottaferrata.

C'è un interessante percorso che si può fare percorrendo delle strade che permettono di fare l'intero giro del lago e che partono dal ponte sul Canale Rio Martino.

Questo antico Canale, nel quale al tempo della bonifica integrale furono convogliate le Acque del Canale delle Acque Medie, separa il lago di Fogliano dal lago dei Monaci . La strada che porta al mare fiancheggiando il canale, permette anche di passare sull'altra sponda del canale. Questa strada proseguiva lungo tutta la costa ma circa trenta anni fa delle mareggiate violente fecero crollare tratti di strada che non fu più ricostruita.

spiaggia e mare dalla "strada interrotta"

Partendo quindi dal canale si percorre il primo tratto di sentiero incontrando verso la fine un allevamento di bufale. Questo tratto di strada sterrata è particolarmente affascinante per la presenza di un canale laterale e di grandi eucalipti ,un ambiente che richiama l'ambiente originario dei laghi costieri.

Una volta arrivati sulla strada asfaltata si può percorrere un sentiero laterale arrivando così sul mare nella località detta Bufalara.

Da qui si prende la strada interrotta, il cui asfalto originario è stato ricoperto per gran parte dalla vegetazione . L'ambiente è affascinante perché a sinistra c'è la duna con la sua tipica vegetazione e poi la spiaggia e il mare, a destra invece si vedono campi, a tratti allagati,  con bufali a riposo e poco dopo il lago con le sue acque tranquille che ospitano le anatre migratrici abbondanti nel periodo invernale e  sorvolate, a momenti, da altri uccelli predatori.

Arrivati alla fine della" strada interrotta" si prende il percorso

canale verso il lago dei Monaci

 pedonale che fiancheggia il canale di Rio Martino dove grandi alberi si ergono sulle sue sponde, arrivando infine al punto di partenza.

Affacciandosi dal ponte si ammira la grandezza di questo canale che ha attraversato il tempo subendo modifiche ma conservando il suo fascino.