venerdì 27 novembre 2020

Fumone nelle" Terre degli Ernici"

 

Il paese di Fumone sorge su un colle isolato a 783 m. al di sopra della Valle del Sacco a pochi chilometri da Ferentino (provincia di Frosinone). Il nome di Fumone ci rimanda subito alle sue antiche origini di centro dei Volsci e  degli Ernici dedicato ad una funzione strategica di controllo di tutta la campagna circostante. Anche in epoca romana e poi medioevale la funzione di avvistamento rimase,da qui infatti si controllava la Via Latina che da sud portava a Roma. Il nome Fumone deriva infatti proprio dai segnali di fumo che da qui si facevano per avvisare che sopraggiungevano eserciti o bande dirette a Roma. Anche da qui il detto "Quando Fumone fuma,tutta la campagna trema".

Il paese di Fumone fa parte del Sistema storico culturale "Terra Ernica" che unisce le città di Anagni,Ferentino,Fumone,Alatri e Veroli, le principali città del popolo degli Ernici una popolazione preromana che abitava questa parte collinare del Lazio, ai piedi della catena montuosa pre-appenninica chiamata appunto Ernici.

Queste città sono accomunate dalla presenza di Mura Megalitiche in opera poligonale che costituivano le Cinte Murarie dei paesi.

Visito il paese di Fumone agli inizi di novembre 2020, c'è la biglietteria del Castello aperta e così subito spero che qualche monumento sia rimasto fuori  dalle chiusure dell'ultimo DPCM. L'addetta alla biglietteria ci informa che...non è così :...." Conti hanno chiuso il Castello" le parole un po' deformate dalla mascherina mi fanno capire che i Conti Longhi,proprietari del Castello, hanno chiuso...invece è il decreto del  Presidente del Consiglio Conte che ha stabilito la chiusura anche dei castelli.  Incoraggiamo la signora che gestisce  anche un interessante shop, oltre la biglietteria,
e compriamo diversi oggetti e un liquore fatto con le erbe dei Monti Ernici.

Il paese è un centro medioevale perfettamente conservato e tenuto


dove spicca la mole del Castello con i suoi Giardini Pensili -il punto più alto del Castello da cui venivano fatti i segnali di fumo- e la Chiesa di San Gaugerico al lato della cinta di mura.

Un profumo di limone proviene da un piccolissimo forno e così anche una busta di  biscotti al limone si aggiunge agli acquisti appena fatti.

Fumone è famoso anche per aver ospitato Celestino V per qualche mese prima della sua morte e un'antica leggenda accompagna l'evento storico:...si narra infatti che una piccola croce luminosa apparve nella piccola cella dopo la rimozione del corpo del Santo.

Lasciamo Fumone con la promessa di tornare a visitare il Castello.

 

venerdì 13 novembre 2020

Mura "ciclopiche" a Ferentino

La città di Ferentino,nel sud del Lazio in provincia di Frosinone,è situata nella valle del Sacco, nella pianura sottostante ai Monti Lepini. Quando si arriva a Ferentino, le famose mura "ciclopiche" accolgono i visitatori richiamando l'aura della mitica fondazione della città.  vedi post in questo blog: Mostra : "Mura Megalitiche del Lazio meridionale"


Secondo la leggenda infatti Ferentino fu fondata dal dio Saturno, una volta che fu cacciato dall'Olimpo. Di certo la fondazione di Ferentino risale al IV secolo a.C., circa 300 anni prima di Roma e la prova sono le grandiose "mura ciclopiche" caratteristiche di molti centri del Lazio meridionale sia nel territorio di Frosinone che di Latina. Insieme alle mura di Alatri quelle di Ferentino, sono tra i migliori esempi di questa tecnica costruttiva che la leggenda attribuisce ai mitici "ciclopi". Queste mura sono in opera poligonale ,massi calcarei di grandi dimensioni posti a secco a costruire grandiose mura difensive.

Il buono stato di conservazione delle mura di Ferentino si deve anche al fatto che in epoche recenti sono state utilizzate come fondamenta delle abitazioni che ancora adesso sussistono al di sopra, soprattutto nella zona dove si apre la cosiddetta "Porta Sanguinaria".

E' una domenica di ottobre di questo difficilissimo anno 2020, il colpo d'occhio delle Mura è notevole ed è particolare vedere le tracce di vita ordinaria e quotidiana : i panni stesi e i fiori sui balconi che compaiono al di sopra di queste fantastiche opere  che stupiscono per il pensiero della incredibile capacità costruttiva degli uomini che hanno abitato queste zone in epoca tanto antica.

In questa parte si apre la cosiddetta "Porta Sanguinaria" un nome sinistro che evoca battaglie e distruzione, La porta però è molto bella  per la grandezza dei suoi massi che sono sovrastati da un arco  di epoca successiva.

Da visitare nelle città altri importanti monumenti come il Mercato coperto di epoca romana,il Teatro romano,il basolato della via Latina e di epoca medioevale: la Cattedrale dei Santo Martiri Giovanni e Paolo che risale al 1100 e l'abbazia gotico-cistercense di Santa Maria Maggiore considerata prototipo della più famose abbazie di Fossanova  e Casamari.


Finisco la visita della bella città di Ferentino mangiando in un ristorante che in modo più che preciso ha rispettato tutte le norme anti-pandemiche.

 

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domenica 1 novembre 2020

Cori e Piranesi : a Cori "Sulle tracce di Piranesi"

 


La città di Cori - l'antica Cora preromana e romana- possiede e conserva degli importanti monumenti architettonici risalenti alla storia preromana di Cori e al periodo romano .

Questi monumenti interessarono il grande incisore architetto



Giovanni Battista Piranesi,nato a Venezia e vissuto a Roma, dove operò nel Settecento nell'epoca del neoclassicismo . Inizialmente impegnato come semplice artigiano nella bottega che aveva aperto, ben presto iniziò a realizzare delle incisioni ad acquaforte dei monumenti romani.

Interessato alle antichità romane ed in particolare all'architettura,indirizzò il suo lavoro a dimostrare l'importanza e l'originalità dell'architettura romana rispetto al predominio dell'arte greca che nel '700  le teorie dell'archeologo Winckelmann avevano imposto.

Interessato quindi a documentare i monumenti romani si spostò nel Lazio visitando alcune delle più importanti città romane. Nel territorio pontino le due città che visitò e di cui documentò i monumenti,furono Cori e Terracina.

Le incisioni di G.Piranesi sono così contenute  nei Musei della Città e del Territorio sia di Cori che di Terracina.

Nell'anniversario della nascita di Piranesi la città e il Museo di Cori dedicano all'artista una mostra e degli incontri culturali di grande interesse.

Le iniziative sono tenute dall'Associazione Arcadia di Cori- arcadia@museodicori.it - http://www.museodicori.it ,con il contributo della Regione Lazio e nell'ambito del progetto #civiltà pontine ed in collaborazione con il #sistematerritorialedeimuseimontilepini  e il #sistematerritorialebibliotechemontilepini.

Il giorno 1 novembre 2020 si è tenuta la seconda delle" Passeggiate itineranti di Piranesi", che ha toccato il Tempio di Ercole,per poi scendere verso le Mura poligonali,arrivando fino ai resti del Tempio di Castore e Polluce,attraversando in discesa i vicoli del centro antico di Cori.

Durante la visita i ragazzi dell'Associazione Arcadia hanno dato spiegazioni dei vari monumenti e letto passi delle analisi e descrizioni dello stesso Piranesi. Durante ciascuna delle soste davanti ai monumenti e lungo il percorso c'è stato un accompagnamento musicale con musiche che hanno spaziato dal medioevo al '700 ,melodie suonate e spiegate da un giovane musicista .

E' stato poi possibile visitare il Museo di Cori con le incisioni e le lastre originali in rame,concesse dall'Istituto Centrale per la Grafica.

 Un bellissimo modo di svolgere attività culturali all'aperto e con le misure di sicurezza previste, di cui sono stati protagonisti dei giovani. L'attività verrà replicata nelle giornate di sabato e domenica 7 e 8 novembre.