“I Geni,i Popoli , le Lingue” mostra gli aspetti della vita dell’uomo nel Paleolitico.
“Tracce di mondi perduti” illustra gli aspetti della vita dell’homo sapiens innescatesi con la Rivoluzione Neolitica .
E’ questa la sezione che maggiormente colpisce e stupisce lo spettatore perché mostra l’antica diversità biologica delle specie animali e vegetali che le migrazioni e le ibridazioni hanno fortemente intaccato . E così ecco comparire nelle varie sale delle ricostruzioni , a grandezza naturale , di animali di grandi dimensioni ,da secoli irrimediabilmente estinti.
Si può vedere così il Moa gigante della Nuova Zelanda , uno struzzo enorme , lo accompagna un cartello che spiega come all’arrivo di J.Cook nel 1778 alle isole Hawaii, si erano già estinti il 70% di uccelli,rettili e piante endemiche a causa delle precedenti colonizzazioni per l’ alterazione degli ecosistemi, causata dall’introduzione di animali non autoctoni e dalla deforestazione.
Mostra Homo Sapiens |
Poco più avanti c’è il Dodo , un columbide gigante , definito l’icona dell’estinzione , estinto perché topi e maiali ,immessi nel territorio delle isole Mauritius, mangiavano le sue uova.
Un interessante cartello mostra anche l’evoluzione delle Lingue nel Mondo e il processo di estinzione delle lingue più deboli .
Chiude la mostra la sezione riguardante l’Italia che presenta un gran numero di interessanti reperti come la tavola “messapica” con iscrizioni , la tavola “iuguvina” dall’Umbria, la Chimera d’Arezzo e la prima edizione a stampa della Divina Commedia .
Questa sezione si intitola “Italia,l’Unità nella Diversità” e mostra come il territorio dell’Italia , per i continui processi migratori, sia stato arricchito dalla sua diversità biologica e culturale .