martedì 21 luglio 2015

Chioschi e smilax sulla spiaggia di Latina

La spiaggia di Latina una volta arrivati a Capoportiere si dirama portando a due litorali, quello di sinistra è antistante al lago di Fogliano che finisce con il canale di Rio Martino.

Questo lungomare,totalmente libero da costruzioni,  è caratterizzato dalla presenza della duna mediterranea con la sua vegetazione.Questo ambiente, che è parte integrante del Parco del Circeo  insieme al lago di Fogliano, inizia proprio quì  da Capoportiere per continuare per circa 26 km finendo sotto  il promontorio del Circeo.

Lungo questo litorale, di grande  bellezza  per le alte dune ricche della vegetazione caratteristica, non sono consentite  costruzioni, ma solo esistono delle strutture in legno che vengono rimosse alla fine della stagione estiva.

Sono i cosiddetti Chioschi dove un servizio bar e ristorazione con tavoli sulla pedana in legno coperta permette delle  " soste" piene di fresco e suggestione.
Ci si siede di fronte al mare con la brezza marina che colpisce il viso, a pochissima distanza ,da grandi cespugli verde brillante. Ci si stupisce a vedere questa vegetazione così ricca e rigogliosa nonostante il caldo del sole estivo e i venti marini.

Al di sopra di cespugli di fillirea o di ginepro coccolone lo smilax aspera detto  salsapariglia ed anche "stracciabraghe" forma una fitta coltre di foglie dando uno spessore impenetrabile ai cespugli.
Lo smilax aspera appartiene alla famiglia  delle smilacacee.  È una pianta arbustiva dal portamento di una liana  rampicante, presenta delle spine acute e i suoi fiori danno poi vita a delle bacche rosse che giungono a maturazione completa in autunno.

La presenta dello smilax dà bellezza e forza a tutta la vegetazione della duna mediterranea molto delicata e messa a dura prova dalla mancanza di una  manutenzione periodica delle passerelle di legno.
 Le passerelle in legno presenti sul lungomare di Latina e Sabaudia sono uno strumento essenziale per mantenere l'unicità dell'ambiente della duna mediterranea, perché , evitando il calpestio delle persone, permettono alle piante delicatissime della duna di sopravvivere e così di trattenere la sabbia evitandone l'erosione.
Così passando sopra le passerelle si possono ammirare anche i cespugli di smilax molto rigogliosi presso alcuni chioschi.



martedì 7 luglio 2015

Monte Tremoggia. Parco Regionale del Gran Sasso

Il vasto altopiano di Campo Imperatore  è caratterizzato dal lungo profilo degli alti Monti che lo sovrastano . 
Una lunga cresta unisce Monte Aquila,Brancastello, Monte Prena e Monte Camicia e più indietro il Monte Tremoggia,la cui cima non è visibile dalla piana.

piana di Campo Imperatore
Ma la salita a  Monte Tremoggia è bella e affascinante soprattutto dal valloncello e dalla pineta che sovrastano Fonte Vetica.(1683 m.)

Fonte Vetica è un'antica sorgente. Poco sopra c'è un rifugio/ ristorante con annesso un campeggio,dove, coloro che intendono salire sui Monti Tremoggia e Camicia, soggiornano la sera.

 Nei pressi si trova la zona in cui punti di ristoro fissi vendono salumi, insaccati, formaggi e carne fresca  da cucinare all'esterno.

stella alpina
Un tabellone, posto vicino alla fonte e al parcheggio, ricorda ai visitatori che siamo all'interno del Parco Regionale del Gran Sasso e Monti della Laga www.gransassolagapark.it/   , descrivendo le caratteristiche naturalistiche della zona.

Si sale al lato della pineta, da un valloncello tra rocce e rigogliosa vegetazione. Si arriva quindi ai prati verdi che caratterizzano la Sella di Fonte Fredda a 1994 metri.
 Da qui girando a sinistra  si percorre il ripido crinale,ma facile ed erboso, che sale fino alla cima del Monte Tremoggia. Lungo il percorso tanti fiori abbelliscono e rendono interessante il sentiero. Tra il giallo intenso dei "doronici" e altri fiori variopinti,spiccano, piccole e "quasi protette" dai sassi, delle "stelle alpine".

Sulla cima c'è una croce con su incisa una bella frase  e un mucchio di sassi con su scritto l'altezza del Monte Tremoggia : 2350 m. E' una cima particolare perchè costituita da un piccolo pianoro erboso costellato da fiori belli e preziosi: delle genzianelle dall'intenso blu e le campanule azzurre blu della genziana "clusii" .


Sperone "Dente di Lupo"
Lo sperone roccioso detto Dente di Lupo è ben visibile poco prima di arrivare alla cima,mentre la discesa,con i bei cuscini di silene acaule, si può effettuare dal sentiero che attraversa il Vallone di  Vradda che da Fonte Vetica porta fino alla cima del Monte Camicia.