martedì 29 marzo 2011

Grotta delle Capre.Circeo

base della Grotta delle Capre La Grotta delle Capre si apre nella roccia del versante occidentale del Promontorio del Circeo - http://www.parcocirceo.it/ -
Siamo nel cosiddetto Quarto Caldo , la parte del promontorio che si protende nel Mar Tirreno , così chiamato perché esposto al sole e caratterizzato da una fitta e lussureggiante vegetazione mediterranea.

Nella parte inferiore una strada attraversa la zona delle ville costruite negli anni '60 , nel periodo del cosiddetto "Sacco del Circeo".

E così tra una villa e l'altra , prima di arrivare al Faro, una stradina si inoltra fino ad arrivare alla zona delle Grotte.


Pochi gradini degradanti portano direttamente su grandi rocce, superate le quali con un pò di equilibrismo, si entra nella grande cavità della Grotta delle Capre di poco più in alto del mare.

Sulle pareti della grotta un'alta striscia di piccoli fori ,lasciati dai litodomi -datteri marini - , indica

il punto in cui il mare arrivava nell'ultimo periodo interglaciale.Grotta dell'Impiso

Quì sono state girate anche alcune scene dell"Ulisse" , lo sceneggiato televisivo di diversi anni fa.

Spostandosi verso destra e inerpicandosi tra le rocce , si scende ad altre due grotte che si aprono nella montagna a pochissima distanza.

Una è la cosiddetta grotta dell'"Impiso" , perchè proprio nel punto più alto della cavità rocciosa pende una lungua "lingua" di roccia , che richiama la sagoma di un uomo.

La terza grotta è quella del Fossellone che si osserva solo dall'alto in un'affascinante alternarsi di vegetazione , cavità e archi di roccia , dove il mare si insinua risuonando con forza.Grotta del Fossellone dall'alto


Quì la natura ha creato luoghi bellissimi e incantati, ricchi di richiami letterari.

Il Circeo , la mitica isola Eea dell'Odissea, con il suo profilo, interpretato come il profilo della Maga Circe , connota tutto il paesaggio della pianura pontina.

Vari sentieri lo percorrono fino alla sommità , dove vi sono i resti delle Mura Megalitiche , mentre nel basso grotte profonde e affascinanti si aprono nel mare.

martedì 22 marzo 2011

I colori del Mondo. mostra

raccolta delle angurie in Turchia
Presso lo spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni , si sta tenendo in questi giorni la mostra fotografica “I Colori del Mondo “ a cura del National Geographic Italia -http://www.nationalgeographic.it/-
E' una mostra che raccoglie foto,bellissime e spettacolari come sempre, scattate in varie parti del mondo e che sono caratterizzate dalla predominanza di un colore.
Le foto quindi sono suddivise in 4 settori corrispondenti ai colori :VERDE,BIANCO,AZZURRO
e ROSSO.
Secondo il curatore della mostra Guglielmo Pepe ,la mostra nasce dal desiderio di illustrare come “i fotografi riescono ad interpretare la vita sul nostro pianeta facendo risaltare i colori.”
Tra le foto AZZURRE la più spettacolare è quella che mostra La Via Lattea vista dal Parco nazionale di Oulanka in Finlandia.
Per il ROSSO c'è la meravigliosa foto “Meraviglie d'autunno” della fotografa Melissa Farlow che rappresenta un grande acero giapponese del North Carolina.
Tra le foto del settore VERDE c'è “Mari freddi”di P.Nicken che ha ripreso una guida che a bordo di un gommone si avvicina a un iceberg. Bella anche la raccolta delle angurie in Turchia. valico di un passo in Afghanistan
Per le foto in Bianco ,sempre di P.Nicken c'è la fantastica“Volpe bianca artica tra l'erba ricoperta di brina in Canada” e la "famiglia che valica un passo innevato in Afghanistan", con l'uomo che cammina a piedi nella neve portando un mulo su cui la donna , stringendo al petto un bambino ,cerca di ripararlo dal freddo.
L'ingresso alla mostra è gratuito.

martedì 15 marzo 2011

Fonte S.Angelo.Semprevisa

Fonte S.Angelo
Fonte S.Angelo è una delle varie fonti che si trovano alle pendici del gruppo del Semprevisa, la montagna più alta dei Lepini.
La fonte si trova a 954 metri e rifornisce di acqua il comune di Bassiano(parecchi decenni fa anche il Comune di Sezze) , lungo tutto il sentiero vi sono le costruzioni dell'acquedotto e tubature visibili a tratti.
L'acqua è così abbondante che, in alcuni punti, viene fatta fuoriuscire nel terreno con getti potenti.



Questa fonte ha un'importanza anche dal punto di vista naturalistico perché vi si trovano il tritone crestato e , nel periodo primaverile, anche la rara salamandrina dagli occhiali.
Domenica 6 febbraio dopo aver percorso il sentiero che dalla località Fosso S.Angelo sale verso Camporosello , da molti utilizzato anche per allenamenti sportivi, arrivo alla Fonte S.Angelo dove lecci maestosi attirano la mia attenzione.
Mentre sto fotografando un leccio ,dalla strana posizione inclinata, sento chiamarmi e vedo leccio inclinatoun'escursionista vicino alla fonte che mi chiama dicendomi se ero interessata a vedere qualcosa di bello!
Mi avvicino e così mi mostra un bell'esemplare di tritone crestato , di circa 15 cm , che si muove rapidamente.
Il tritone è un anfibio appartenente alla famiglia delle salamandre , vive nelle acque stagnanti e d'inverno si rifugia sotto le radici degli alberi, non è facile vederlo però e quindi questo è un bel colpo di fortuna!!
Ve ne sono varie specie e quasi tutte , compreso il tritone crestato, sono protette.
Non riesco a fotografarlo però! Perché veloce si rifugia sotto delle piante acquatiche.
Ringrazio allora l'escursionista che riprende la salita , mentre io rivolgo l'obiettivo verso le nuvole che rapide stanno risalendo dal basso... uno degli spettacoli più belli che si possono vedere in montagna!!!

martedì 8 marzo 2011

Centro storico di Priverno

Palazzo Comunale di PrivernoPriverno è un antico centro della provincia di Latina, fu una potente città dei Volsci distrutta dai Romani nel IV sec. e diventata , in seguito, una ricca colonia romana.-http://www.comune.priverno.latina.it/
Della lunga storia di questo centro si trovano testimonianze nel Museo Archeologico comunale ,nell'area archeologica di mezzagosto e nel Centro storico che presenta antiche e belle costruzioni medioevali.
Il centro di Priverno è la piazza che vede da un lato il Palazzo Comunale e dall'altro la Cattedrale.

Il Palazzo Comunale risale alla fine del 1200 , restaurato recentemente, ha subito nei secoli vari rimaneggiamenti , ma ha conservato caratteristiche tipiche dei palazzi comunali.
Nella parte inferiore ha un portico che presenta tre eleganti arcate ogivali, nei piani superiori invece ci sono trifore e bifore.

leone stiloforo della cattedraleLa cattedrale è dedicata a Santa Maria Annunziata , fu consacrata nel 1183 ma diverse modifiche hanno trasformato l'originaria struttura romanica.
Rimangono elementi del XIII sec.nel portico della facciata che presenta volte a crociera e pilastri affiancati da colonne rette da leoni stilofori.


Passeggiando nel paese e percorrendo le strette vie in salita , con le antiche case in pietra , improvvisamente si aprono affascinanti squarci di paesaggio...e così si possono vedere le montagne dei Lepini e degli Ausoni che circondano Priverno , situato proprio nella valle che separa le due via del centro di Privernocatene montuose.

martedì 1 marzo 2011

Ciaspolata a Macchiarvana

inizio sentiero verso le piste Poco dopo il passo di Forca d'Acero che segna il confine tra Lazio e Abruzzo , percorrendo la statale ,si arriva alla località di Macchiarvana, all'interno delParco Nazionale d'Abruzzo,Lazio e Molise-http://www.parcoabruzzo.it/
Macchiarvana è un altopiano a circa 1500 m.d'altezza dove ci sono piste di sci da fondo di varia lunghezza, considerate le più belle e grandi del Centro Italia.
La bellezza è data soprattutto dal paesaggio che le piste attraversano ,ricco di faggete e circondato da una corona di monti tra cui il Monte Tranquillo e la Serra del Re.
L'altopiano di Macchiarvana è anche sede della scuola nazionale di sci da fondo.



Negli ultimi anni è possibile percorrere i boschi dell'altopiano anche con le ciaspole , stando bene attenti a passare nel bosco e a non occupare le piste.
Le escursioni con le ciaspole ,o racchette da neve, si stanno diffondendo negli ultimi anni , perché permettono ,anche a coloro che non sanno sciare , di poter effettuare bellissime passeggiate nella neve , tra i boschi.
E' l'ultima domenica di febbraio e la neve non manca a Macchiarvana, siamo diretti al santuario di Monte Tranquillo e cerchiamo , il più possibile, di mantenerci lontani dalle piste.
alberi e neve a Macchiarvana


Sulla neve morbida , la vita del bosco ,nascosta durante le ore diurne, lascia delle tracce che in silenzio osserviamo . E così notiamo orme di animali che qualcuno cerca di individuare facendo ipotesi .. intanto continuiamo a camminare in silenzio e ad un tratto tracce rosse , a brevissima distanza l'una dall'altra ,mi fanno pensare ad un animale ferito.
Spesso si incontrano tracce di sangue nella neve del mattino , segno inequivocabile della legge di natura della predazione , che si ripete nelle ore serali ,lontano dagli occhi indiscreti degli uomini i più grandi ed invadenti dei predatori.
Lungo il percorso , prima che la salita si faccia più ripida ,facciamo una piccola deviazione per vedere , l'ampio ,affascinante spiazzo di Campo Rotondo.
Lì la neve è bianca e compatta , sembra non incisa nemmeno dagli animali, gli alberi sono tutto intorno ed il campo ha davvero la forma di un ampio cerchio , con alcuni piccoli avvallamenti , da cui affiorano a tratti massi di calcare.

Il bianco di Campo Rotondo, non spezzato dal grigio dei fusti dei faggi è davvero accecante senza gli occhiali, ma vederlo e perdersi nella sua bianca vastità è davvero una bella esperienza!!
Al ritorno tagliamo al centro la conca iniziale delle piste e le casette in legno della scuola di sci
ci indicano che il percorso è finito...e ci attendono i dolci e il caffè del bar che è posto proprio all'inizio delle piste di Macchiarvana.