martedì 18 aprile 2017

Museo "Terre di Confine" Sonnino

interno museo Terre di Confine
All'interno del paese di Sonnino c'è un piccolo ma interessante Museo Demoetnoantropologico chiamato "Terre di confine"- http://www.sonnino.info/Sonnino/museo.php -che sicuramente vale la pena visitare.

Il paese di Sonnino ha origini medioevali e come tanti paesi dell'epoca è arroccato sul Colle S.Angelo ed una fitta rete di vicoli stretti, posti prevalentemente in salita,lo attraversa mentre intorno è circondato da antiche mura e torri circolari fino alla torre più alta che sovrasta il palazzo Antonelli nel punto più alto del paese.
Questo paese è circondato da uliveti e qui si produce un olio di grande qualità,una delle punte di eccellenza della produzione laziale.
Questo paese inoltre annovera ancora un certo numero di allevatori di ovini e caprini che producono ottimi formaggi.

Le montagne che lo circondano sono i Monti Ausoni ed alcune vette famose sono raggiungibili a piedi direttamente dal paese come: Monte delle Fate e Monte Romano.

Il territorio di Sonnino ha poi un'altra caratteristica sui monti che lo circondano infatti vi si trovano diversi cippi di confine,quei cippi che delimitavano lo Stato Pontificio dal Regno delle Due Sicilie. Sui cippi situati sulle creste tra i vari monti visibili ancora sono gli stemmi dei due Stati.

Il Museo Terre di Confine richiama infatti la caratteristica di paese di confine che per secoli è stato Sonnino. Nel Museo ci sono diverse sezioni che mostrano aspetti caratteristici della storia e delle tradizioni del paese.
Una sezione è infatti dedicata all'antica Processione de "Le Torce". La Processione si svolge sulle montagne e riprende l'antica usanza di ricognizione dei confini territoriali riconvertita in rito religioso estremamente sentito e partecipato dalla popolazione. La processione dura dal pomeriggio fino alla mattina con la suggestiva discesa dalla montagna illuminata dalle torce nella notte.  
Pile di lettere nel museo

Un'altra sezione è dedicata al famoso brigante Gasbarrone,il brigante di Sonnino divenuto famoso in tutto il centro Italia,la cui vita avventurosa aveva suscitato un grande interesse nell'800 dando vita a racconti,in parte leggendari, che coinvolgevano lui e la sua famiglia.

Altre sale interessanti sono dedicate ad altri eventi storici che hanno interessato Sonnino.

cippo di confine su Monte Ceraso
Sono tanti gli oggetti d'epoca che ricostruiscono la vita del paese e le usanze ,i bellissimi costumi d'epoca delle donne sonninesi e dei briganti insieme alle grandi mappe del territorio colpiscono l'immaginazione e rimangono impressi nella memoria.

lunedì 3 aprile 2017

Cappella SS.Annunziata di Cori

Le Giornate FAI di primavera 2017 www.fondoambiente.it nella zona di Latina hanno permesso di visitare  monumenti di grande bellezza e valore artistico nel paese di Cori.
Situato alle pendici dei Monti Lepini, Cori mantiene le vestigia della sua antichissima storia : centro latino,colonia romana,importante centro medioevale. Tra i vari importanti monumenti di epoca romana e medioevale che sono presenti c'è la cappella della SS.Annunziata.


Cappella SS.Annunziata Cori
La cappella della Santissima Annunziata è situata sulla strada che collegava Cori con la via pedemontana,attualmente la via di ingresso al paese. La cappella è collegata alla piccola chiesa di San Silvestro che è stata ristrutturata dopo le devastazioni della II guerra mondiale.

La cappella costruita e affrescata nel 1400, fu commissionata dal cardinale Pedro Fernandez de Frias,vicario pontificio e rettore per la Sabina e la provincia di Campagna e Marittima di cui Cori faceva parte. Un'iscrizione in latino ci richiama l'identità del committente che nella scritta dice "Fu spagnolo.Chi mi leggerà dica un padre nostro per la mia anima."

La cappella detta anche oratorio è uno scrigno che alla sua apertura mostra la bellezza strabiliante degli affreschi quattrocenteschi che ricoprono interamente le superfici e rappresentano le scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e del Giudizio Universale-sulla parete di fondo- da cui risulta "abrasa" una figura,probabilmente quella di Lucifero.

Questi dipinti sono considerati una delle maggiori espressioni della pittura laziale tardo-medioevale.

Accanto alla porta è presente uno stemma della città di Cori,il più antico che si conosca. C'è poi  un rametto d'ulivo sopra l'ingresso,riferentesi a S.Oliva di Anagni ,patrona della città di Cori.