C’è qualcosa di magico in montagna d’autunno. Qualcosa di incomparabilmente
bello in cui ogni altra emozione annega e si scioglie.
Tra una cresta e l’altra vedi salire veloci lembi di nuvole che a volte ti avvolgono
in una soffice nebbia e a volte veloci ti aprono nuovi paesaggi, così che tra un lembo e l’altro intravedi cime lontane ed immote.
Il vento poi d’un tratto , mentre cammini , ti circonda di frotte di foglie che , come
incantati folletti, ti danzano intorno.
Fusti grigi possenti emergono dal manto rosso di foglie ed in alto protendono le
loro chiome sfoltite.
E se a volte ti coglie improvvisa la pioggia , è un incanto nuovo : tutto è avvolto nell’acqua che scende e le orecchie si riempiono del picchiettare delle gocce sulle foglie, un rumore al quale rispondono, a volte, squittii di animali e così .. ogni altro pensiero si annulla.
Bagnata e infreddolita veloce cammini , mentre scivoli a tratti sulle foglie e sul fango, e quando d’un tratto la pioggia si ferma , rivedi paesaggi invisibili a molti, sconosciuti ai piu’.
Come ogni cosa bella la montagna è fatica, conquistarla costa impegno. Ma poi l’uomo che sa vedere le meraviglie del mondo, l’uomo i cui occhi sono liberi e aperti,
sa vedere le stelle nei ciuffi dell’erba e i più bei quadri nell’impasto dei colori delle foglie dei faggi.
L’uomo che cammina “ a se stesso ed agli altri amico” , lì riconosce la forza incomparabile della natura, lì capisce il senso profondo di ogni cosa ed apprezza la vita nelle foglie e negli alberi, nell’erba e nelle rocce ,nelle nuvole e nel sole.
bello in cui ogni altra emozione annega e si scioglie.
Tra una cresta e l’altra vedi salire veloci lembi di nuvole che a volte ti avvolgono
in una soffice nebbia e a volte veloci ti aprono nuovi paesaggi, così che tra un lembo e l’altro intravedi cime lontane ed immote.
Il vento poi d’un tratto , mentre cammini , ti circonda di frotte di foglie che , come
incantati folletti, ti danzano intorno.
Fusti grigi possenti emergono dal manto rosso di foglie ed in alto protendono le
loro chiome sfoltite.
E se a volte ti coglie improvvisa la pioggia , è un incanto nuovo : tutto è avvolto nell’acqua che scende e le orecchie si riempiono del picchiettare delle gocce sulle foglie, un rumore al quale rispondono, a volte, squittii di animali e così .. ogni altro pensiero si annulla.
Bagnata e infreddolita veloce cammini , mentre scivoli a tratti sulle foglie e sul fango, e quando d’un tratto la pioggia si ferma , rivedi paesaggi invisibili a molti, sconosciuti ai piu’.
Come ogni cosa bella la montagna è fatica, conquistarla costa impegno. Ma poi l’uomo che sa vedere le meraviglie del mondo, l’uomo i cui occhi sono liberi e aperti,
sa vedere le stelle nei ciuffi dell’erba e i più bei quadri nell’impasto dei colori delle foglie dei faggi.
L’uomo che cammina “ a se stesso ed agli altri amico” , lì riconosce la forza incomparabile della natura, lì capisce il senso profondo di ogni cosa ed apprezza la vita nelle foglie e negli alberi, nell’erba e nelle rocce ,nelle nuvole e nel sole.