La visita del Parco degli Aurunci – www.parcoaurunci.it- riserva sempre belle sorprese e panorami inaspettati.
L’aspetto brullo dei Monti Aurunci, come si presenta dal versante che si affaccia sul Golfo di Gaeta, si ribalta visitando il versante interno a nord-est.
Una folta vegetazione, riccamente variopinta in Autunno, caratterizza colli, vallate e pianori.
Siamo in una zona carsica e sono presenti diverse doline, inghiottitoi, pozzi e fonti.
La persistente umidità crea suggestivi anelli nebbiosi che compaiono improvvisamente tra un colle e l’altro, coprendo ampie zone, specie quelle più basse.
Si cammina sempre su un folto tappeto di foglie dove spiccano i colori accesi delle foglie degli aceri presenti in misura molto consistente, insieme alle scure e lombate foglie delle querce.
Il pianoro detto “delle lance”, a causa di un’antica battaglia, si caratterizza per la presenza di curiosi muri a secco disseminati , probabili resti di antiche case.
Tutta la zona prende il nome di Altopiani di Campello dall’antico insediamento medioevale di Campello.
I resti dell’antico borgo sono molto interessanti, si possono notare resti di mura e costruzioni, una cisterna, un pozzo e le porte, con ben visibili i fori per i pali che le chiudevano.
Salendo sulla cima del “Colle”, un bellissimo panorama di monti, colline e pianori si distende davanti la vista, con l’alta cima del Monte Petrella a sovrastare tutto.
La Piana dei Pozzi all’ora del tramonto è già ricoperta da un anello circolare di nebbia.
Al lato nord è situato un inghiottitoio di cui si vede l’imbocco.
E’ una zona molto suggestiva , con i massi e gli alberi completamente ricoperti di brillante muschio verde… tutto intorno bianche mucche corrono, un po’ intimorite alla vista delle persone.