sabato 26 marzo 2022

Area archeologica di Lavinium

 

 

L'area archeologica di Lavinium - www.museolavinium.it -  si trova vicino al Borgo di Pratica di Mare. Il Borgo è collocato sull'antica Via Laurentina al XVIII miglio.

Qui era collocata l'antica città latina di Lavinium e qui è presente il Museo Archeologico. L'area

Heroon di Enea

archeologica di poco distante è certamente un luogo singolare e quasi "unico" grazie alla presenza di un'area sacra composta da ben tredici altari posti in sequenza, in direzione nord-sud.

Gli altari sono monumentali ed hanno una forma mista, in parte riprendono la forma dell'altare "laziale" rettangolare in parte riprendono la forma degli altari greci. Elemento che, insieme al ritrovamento di manufatti e statue dai caratteri formali greci è la riprova degli intensi scambi commerciali che intercorrevano tra Lavinium,posta sulla costa tirrenica,in una zona lagunare e le città della Magna Grecia nell'Italia Meridionale.

Questi altari furono realizzati tra il VI e il IV secolo a.C. e provano la presenza di un Santuario.In un primo momento in quest'area sacra  venivano offerti vino e alimenti mentre successivamente il Santuario assume le caratteristiche di un'area sacra dedicata alla salute ("sanatio"). Infatti sono numerosi gli ex-voto anatomici ritrovati e le statuette che rappresentano giovani  offerenti, visibili nel vicino Museo.

XIII Altari

Non si è riusciti ancora a chiarire a quale culto e a quale divinità fosse destinato questo luogo. Un'importante ipotesi in proposito è quella che considera questo luogo sacro come un Santuario federale della Lega Latina,l'Associazione delle città latine che si opponevano a Roma.

 

Nell'area archeologica di Lavinium,a poca distanza dai XIII Altari è poi presente una tomba monumentale considerata l'Heroon di Enea. E' lo storico Dionigi di Alicarnasso che dopo aver visitato questi luoghi nel I se.d.C. scrisse di questa tomba costruita dai Latini per custodire il corpo di Enea.

Al di là di questa testimonianza, dalle ricostruzioni archeologiche-storiche si può dire che il monumento funebre fu costruito nel VII sec.A.C. per ospitare la salma di un uomo importante,si pensa il primo re di Lavinium.

Nel  VI secolo la tomba fu riconsacrata e riconosciuta come quella del mitico progenitore "Indiges


Numicus" e in seguito con quella di Enea.

Nel IV secolo la tomba fu monumentalizzata costruendo u
na cella chiusa da una monumentale porta di tufo, ricostruita nel vicino Museo, davanti alla porta c'era l'area destinata alle offerte.

mercoledì 2 marzo 2022

Vigna La Corte.San Felice Circeo

 

Nel paese di San Felice Circeo c'è un luogo che prende il nome di Vigna La Corte,si presenta come un giardino composto di vari terrazzamenti affacciato sul mare . Il giardino sul lato nord-est è delimitato da un alto muro di cinta,mentre verso il lato sud est nel terrazzamento inferiore sono state costruite delle gradinate che permettono di utilizzare lo spazio per la visione di spettacoli.

Nelle aiuole del giardino sono presenti piante aromatiche


bellissime,profumate e di grandi dimensioni.

 All'ingresso dopo l'entrata sono presenti alberi di ulivo. Il rosmarino e il mirto sono le piante dominanti, nelle aiuole le piante di rosmarino con i rami pendenti ed i fiori dal delicato colore lilla rendono tutto il giardino un grande spazio colorato e profumato.

E' un luogo spettacolare che apre alla visione di tutta la costa tra San Felice e Terracina e che culmina con l'alta mole del Pisco Montano a Terracina , girando lo sguardo verso nord invece si spazia sulla parte finale della Pianura Pontina con i campi coltivali e le serre.

All'ingresso è riprodotta la carta della costruzione risalente all'800, a quel tempo era chiamata VIGNA DELLA CORTE,forse perché vi alloggiava la Corte Militare addetta alla difesa del Castello.

La costruzione è più antica e nel medioevo costituiva un appezzamento di terra messo a coltura,all'interno della cerchia urbana e riservato all'uso del Feudatario prima dei Caetani  padroni del




Borgo e poi della Camera Apostolica ,quando tutta la zona entrò nei possedimenti dello Stato Pontificio. Le mura di cinta presentavano una merlatura di tipo guelfo della quale restano solo quattro merli.

Nella parte bassa di questo grande giardino sono state realizzate delle gradinate a semicerchio che guardano verso uno spazio centrale,riproducendo la struttura di un teatro antico ,sfruttando il naturale declivio del terreno. In questo spazio d'estate vengono messi in scena spettacoli musicali e teatrali.