venerdì 30 settembre 2011

Giornata Regionale dell'Escursionismo

giornata regionale dell'escursionismo




Il giorno 25.9.11 si è tenuta a Montecassino la Giornata regionale dell'Escursionismo,organizzata dal Gruppo Regionale CAI del Lazio http://www.cailazio.it/ e dalla sezione CAI di Cassino http://caicassino.net/ .


E così circa 300 iscritti ed escursionisti del Club Alpino Italiano , provenienti da varie provincie del Lazio , si sono ritrovati insieme all'abbazia di Montecassino per partecipare a varie escursioni , di diversa lunghezza, che hanno raggiunto i monti e le valllate che circondano l'abbazia.

spiegazioni all'Obelisco Queste sono le località dove si è svolta parte della storia del nostro paese : dall'abbazia di Montecassino fondata da San Benedetto e che ha dato l'avvio al monachesimo occidentale , alla linea GUSTAV che separava


l'esercito tedesco ,ocupante l'Italia , e quello degli Alleati che risalivano la penisola nel 1943/44.




La linea GUSTAV , che attraversava l'Italia dal Tirreno all'Adriatico , passava proprio da queste montagne e la battaglia di Cassino ('44) fu una delle più lunghe e devastanti battaglie di questo terribile periodo storico.


I percorsi escursionistici toccavano località importanti storicamente ,sia per le battaglie avvenute in varie epoche ,sia per gli insediamenti religiosi.


Emozionante è stato l'arrivo in una piccola valle dove una carrarmato saltato in aria recava iscrizioni con i nomi di soldati morti.


Un'altra tappa porta il lungo serpentone colorato di escursionisti sulla cima di una collina , dove un obelisco ricorda il sacrificio di tanti soldati polacchi che hanno combattuto nella battaglia di Cassino.

Arrivati all'Obelisco ,dove la vista dell'abbazia in basso e di tutta la piana è bellissima , si osserva un minuto di silenzio in onore del grande alpinista ,recentemente scomparso, Walter Bonatti.


Un pranzo consumato in allegria e convivialità , in locali contigui all'Abbazia ,chiude una bellissima giornata ,dove centinaia di persone hano potuto condividere ,con persone provenienti da varie parti del Lazio , il loro amore per la montagna e la natura.

venerdì 23 settembre 2011

"L'Ulivone".L'ulivo più grande d'Europa

L'ULIVONE Il Lazio è certamente una regione ricca di tesori d'arte ,paesaggistici e ambientali e così percorrendo le sue provincie , può capitare talora di imbattersi in sorprese inaspettate , qualcosa di bello e importante che è lì nel territorio e nessuno se lo aspettava.


E' così che un giorno percorrendo alcune parti della provincia di Rieti , l'antico territorio dei Sabini - popolo importante e potente che si fonda con i Latini dando vita alla civiltà di Roma- , mi capita di trovarmi davanti una di queste belle sorprese.



Nel territorio di Fara Sabina c'è la frazione di Canneto ,lungo la strada provinciale. E' una piccola frazione ,come tante se ne incontrano , ma ad un certo punto un cartello turistico porta l'iscrizione "L'ULIVONE.L'Ulivo più grande d'Europa" , con una freccia. Incuriositi (anche il nome è attraente! ) ,la seguiamo e così attraverso stradine sempre più strette e vari cartelli con L'ULIVONE e la freccia , si arriva ad una casa privata su una colllina.





Parcheggiamo un pò perplessi ,passando davanti la casa e in un cortile,dopo pochi metri però ci troviamo davanti all'ULIVONE : un ulivo di proporzioni enormi che si trova in uno spazio lasciato libero da altri alberi.


Un cartello spiega la storia dell'ULIVO e le sue dimensioni. Il fantastico Ulivone è un vero patriarca di 2000

anni - datazione fatta utilizzando la prova al carbonio 14 - ha una circonferenza di 7 metri , un'altezza di 15 metri e la chioma di 30 metri.
Gli antenati degli attuli proprietari (fam.Bertini) l'acquistarono nel 1876 ed una volta produceva 12 quintali di olive.


La maestosità dell'albero e la sua bellezza sono un vero spettacolo ...e così si rimane un pò incantanti a guardarlo ed io sono grta per questo miracolo della NATURA!!



In questi ultimi giorni però in un'altra parte del territorio del LAZIO , sui Lepini (in provincia di Latina) qualcuno dava fuoco ad altri alberi , incendiando le pendici del SEMPREVISA e mandando a fuoco ettari di pineta(circa 60) e alberi di ulivo , con un evidente attacco doloso che ripete di poche settimane quello promontorio del Circeoperpetrato ai danni del Parco del Circeo : promontorio e foresta planiziaria.


Interessi privati e di lucro distruggono ogni annno un patrimonio importantissimo per la vita delle popolazioni e dell'ambiente.











giovedì 15 settembre 2011

Rifugio del Coston.Val Venosta





Dal paese di Solda , il più alto della Val Venosta, tra le innumerevoli escursioni di varia difficoltà che si possono fare , la salita al Rifugio Coston è certamente una delle più affascinanti.

La bellezza risiede soprattutto nel fatto che si arriva proprio di fronte ai due monti più alti della zona : il Gran Zebrù e l'Ortles e , soprattutto, molto vicino a due ghiacciai , dei quali si può ammirare la maestosità , ma anche vederne bene il fronte in arretramento.
Si sale direttamente dal paese di Solda oppure arrivando alla stazione intermedia della funivia Solda.






A quel punto ci si trova circondati da un anfiteatro di monti con il Rifugio Città di Milano a sinistra e i suoi impianti sciistici di alta quota, il Coston è a destra con la sua sagoma che si individua in alto e sopra un vertiginoso strapiombo.


Si atttraversa una valle di detriti -la parte finale della morena di Solda - , qunado un pò d'erba comincia a coprire il terreno , belle piante di eringio montano e pecore animano il paesaggio fin lì aspro , lunare.


una gran parte del sentiero sale proprio in parallelo al ghiacciaio del Gran Zebrù ed è uno spettacolo grandioso , purtroppo si capisce che il suo fronte è in costante arretramento come conseguenza del costante innalzamento delle temperature terrestri.




Poche settimane dopo , sulle montagne vicine , due soccorritori italiani del Soccorso Alpino perderanno la vita , a causa del crollo di un picco roccioso , conseguenza dello zero termico ad alta quota , dopo le caldissime settimane di agosto.

L'innalzamento dellle temperature terrestri è purtropppo una dura realtà ed è causato dai combustibili fossili usati sulla terra.

Il protocollo di Kyoto ed altre iniziative stanno cercano di porvi rimedio , tra innumerevoli resistenze , ma intanto i cambiamenti climatici , con le innumerevoli perdite di vite umane e disastri naturali , stanno caratterizzando i nostri tempi , sempre più duri.



Poco sotto il Coston ,un laghetto occupa uno slargo sul terreno , addolcendo il paesaggio.

Il rifugio a 2661 metri è affollato e tra i vari cibi caratteristici della zona , la vera sorpresa è un caffè lungo ,servito in tazza grande , che si rivela una bevanda buona e tonica.







mercoledì 7 settembre 2011

Cattedrale di Salerno

quadriportico cattedrale di Salerno Nel cuore della città di Salerno , proprio di fianco al bel Corso della città , chiuso al traffico , si trova la cattedrale di Salerno , un gioiello d'arte , ricco di testimonianze storiche.


La chiesa è dedicata a S.Maria degli Angeli e a San Matteo , il patrono della città , fu costruita intorno al 1080 dopo la conquista della città da parte del duca normanno Roberto il Guiscardo.



La cattedrale è preceduta da una facciata secentesca su una scalinata e così , una volta sorpassata , si ha l'incredibile sorpresa di una chiesa romanica con quadriportico ....un pò come un gioiello incartato in una carta qualsiasi.


Il quadriportico è veramente bello con gli archi a tutto sesto decorati con pietre intarsiate , al di sopra poi c'è un loggiato con bifore e pentafore , anch'esse decorate ad intarsi di pietre vulcaniche.



Un'iscrizione ricorda come la chiesa fu sede della Scuola Medica Salernitana e come anche S.Tommaso d'Aquino vi insegnasse teologia.







Vi sono alcuni sarcofagi paleocristiani ed uno di epoca tardo romana nel caratteristico stile traforato tardo-antico.



particolare ambone cattedrale SalernoL'interno a tre navate , tra i tanti tesori d'arte , presenta due amboni con mosaici colorati , preziosi e spettacolarmente decorati con motivi di cerchi e spirali , intervallati da gigli e animali simbolici.