lunedì 24 luglio 2023

Criptoportico Forense di Aosta

Nella città di Aosta colpiscono e stupiscono per la loro grandiosità alcuni Monumenti di epoca romana. Girando per la città,vivace e bella,l'antica Augusta Praetoria mostra ai visitatori ,quasi all'improvviso,   dei monumenti grandiosi e ben conservati e la meraviglia è la sensazione dominante. Questo è l'effetto che fa la Porta Pretoria,l'ingresso principale della'antica città,oppure l'enorme facciata del Teatro Romano,come anche il grandioso  Arco di Augusto e il Criptoportico Forense.

Criptoportico Forense

  La nota comune di tutti questi monumenti è certamente la grandiosità, nel caso del Criptoportico poi c'è anche la singolarità e unicità.

  Il criptoportico è una grande struttura seminterrata composta di due gallerie parallele con una volta a botte sostenuta da grandi pilastri.La luce proviene da delle finestre strombate poste sul lato interno.

  La struttura era posta al di sotto di un grande porticato al centro del quale vi erano due templi gemelli, di tutto il complesso si è conservata questa enorme doppia galleria: il Criptoportico.

 Il Monumento si trova al lato della Cattedrale di Santa Maria Assunta ,un grande albero, un tiglio secolare abbellisce l'entrata del Criptoportico. Si entra scendendo pochi gradini  e ci si trova dentro questa stupefacente struttura nel lato più corto,una luce dorata illumina l'ambiente ,camminando poi nello stupore crescente si scopre il lato lungo del Criptoportico con i grandi pilastri che si susseguono per circa 200 metri.

Teatro Romano

  Si capisce anche qui, come i Romani fossero "grandi" nell'arte delle costruzioni e come la città di Augusta Praetoria fosse importante per i Romani sia per la conquista delle Gallie sia per la viabilità dell'Impero per la sua posizione strategica nella Valle da cui si accedeva alle Provincie della Gallia sia all'antica Helvetia.
  

giovedì 6 aprile 2023

Riserva Naturale di Tor Caldara

 

Nel territorio del Comune di Anzio sulla costa c'è la Riserva Naturale di Tor Caldara,-Istituita come Riserva Naturale Regionale alla fine degli anni '80- un luogo naturale di grande fascino che presenta ambienti diversi. https://www.parchilazio.it/torcaldara-natura


Qui esistono sorgenti solfuree che nei secoli passati furono sfruttate con una cava di zolfo gestita dalla Camera Apostolica,organo dello Stato Pontificio ,nella cui giurisdizione ricadeva il territorio.

 Lo zolfo estratto insieme alla roccia veniva poi scaldato in grandi "caldane" dove si effettuava la separazione tra roccia e zolfo. Una parte della Riserva infatti è costituita dalle Cave dove veniva estratto il minerale.

 Seguendo l'itinerario segnato si attraversa prima un bosco di lecci con gli arbusti tipici tra cui spiccano lo smilax aspera e la rosa sempervirans,detta anche rosa di San Giovanni.

Dopo poco gli alberi prevalenti diventano le querce con vari esemplari di farnetto e farnia e soprattutto di sughere, queste particolarmente suggestive per grandezza e per forma.

Le sughere emergono da un sottobosco con piante tipiche della flora mediterranea e così oltre allo smilax e alla rosa cominciano ad apparire piante di ligustro e poi i delicati fiori del "velo della sposa" e poi avvicinandosi al punto panoramico, che si affaccia sulla cava vecchia, ecco piante di ginestra e molti esemplari di corbezzoli che da questo punto dell'itinerario fino poi alla Torre sono numerosi, quelli esposti al sole presentano già i fruttini con la rugosa forma caratteristica.



Il sentiero scende e destra e così si arriva in un  ambiente particolare, suggestivo che  ricorda quello della Solfatara di Pozzuoli. C'è una grande parete rocciosa, stratificata alla base con strisce di minerali vari ,macchie del giallo dello zolfo sono cosparse qua e là .

 Sulle pareti si notano i fori degli imenotteri un tipo di api di cui si nutrono degli uccelli di grande bellezza: i gruccioni, i variopinti uccelli colorati che hanno il loro nido su questa roccia, lì dove si vedono i fori più grandi. Di fronte alla roccia  la vegetazione di canne palustri nasconde un piccolo laghetto color verde tenero, qui si notano le bollicine dove avviene la  fuoriuscita dello zolfo.

Si risale tramite una scala di legno e così poco appare in uno pianoro verde  la Torre che si affaccia sul mare. Al di sotto un'alta falesia sovrasta una piccola spiaggia ed il mare.

La Torre, costruita sui resti di una preesistente villa romana, è una delle tante che lo Stato Pontificio fece costruire sulle coste del Lazio per riuscire ad avvistare i pirati saraceni  per secoli assalirono le popolazioni della costa, costituendo una minaccia costante.

Il paesaggio è di grande bellezza con la grande macchia verde della Riserva la Torre Caldara e il  mar Tirreno con le insenature di costa.

Il sentiero riprende effettuando una anello che permette di vedere nel bosco i resti  delle trincee


costruite durante lo sbarco di Anzio, qui infatti era stato posto il Comando base delle truppe britanniche sbarcate proprio su questa spiaggia.

Natura e storia si intrecciano in questo luogo di grande bellezza.

martedì 21 marzo 2023

Lago di Giulianello- Monumento Naturale

 

Il Lago di Giulianello è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2007. https://www.parchilazio.it/giulianello. Si trova al confine tra le provincie di Latina e Roma ed infatti gli Enti gestori sono i Comuni di Artena e di Cori.

Giulianello infatti è una frazione del Comune di Cori nonostante che, fino all'annessione dello Stato Pontificio nel Regno d'Italia -nel 1870-, fosse un comune a sé dal nome Giuliano con una storia antica e importante.

Il lago di Giulianello , di origine vulcanica come i vicini laghi dei Coli Albani, è un piccolo gioiello naturalistico di una bellezza inaspettata. Le sue acque sono verdi e calme,la vegetazione tutto intorno, fatta di gruppi di canne palustri , di salici e pioppi , ne esalta la bellezza, germani reali e oche popolano il lago nuotando sulle sue acque per avvicinarsi subito ai visitatori, numerosi nei week end.


Grandi alberi querce e pini sono presenti tutto intorno al lago e vicino alla strada sterrata di accesso, in alcuni casi si stagliano isolati- con un effetto scenico notevole- in mezzo ai campi coltivati che circondano tutto il luogo.

Sono presenti poi molti cartelli didattici che parlano delle antiche tradizioni popolari cresciute in questi campi e intorno al Foedus Julianus(in epoca tardo impero Fundus Julianus). Il territorio di Giulianello infatti, abitato da pastori seminomadi,
comincia ad interessare il patriziato romano, che qui cominciò a realizzare delle ville rustiche, nel periodo del tardo impero.

In epoca medioevale poi il territorio diventa un Feudo dove si insediano famiglie nobili le ultime - in epoca moderna 1600-1700 i Salviati che fecero costruire il Palazzo/Castello e poi i Borghese-, pur facendo sempre parte dello Stato Pontificio.

Man mano che ci si avvicina al Lago  sono presenti cartelli che si riferiscono ad antichi componimenti poetici popolari "in ottava rima" di uomini e donne che lavoravano nei campi, un cartello segnala infatti che ci troviamo nella Via dei Canti - leggendo con un'applicazione il QR-code è anche possibile ascoltare alcuni di questi canti popolari .


Del resto questa antica e importante tradizione di componimenti poetici e di canti è testimoniata dalla presenza nel Centre Pompidou di Parigi di una copia de "Il Canto della Passione di Giulianello". Al recupero di questi esempi di musica contadina ha lavorato negli anni uno studioso, ricercatore di cultura e musica popolare, Raffaele Marchetti che ha avuto anche la collaborazione di altri importanti studiosi di musica popolare.

Un segmento della Via Francigena del sud costeggia il lago proveniente dal vicino paese di Velletri.

Per chi ama la bellezza e la natura, il Lago di Giulianello regala belle visioni e belle emozioni.

lunedì 30 gennaio 2023

Orto Botanico di Roma

 

L'Orto Botanico di Roma è uno dei Musei dell'Università La Sapienza di Roma,si trova ai piedi del Gianicolo in quella zona archeologica denominata Ager Vaticanus.

L'Orto Botanico fu fondato da Papa Alessandro VII ed è un'evoluzione del "Giardino dei Semplici" del Vaticano. Si trova dal 1883 all'interno di Villa Corsini ,che fu la residenza della Regina Cristina di Svezia nel XVII secolo.

L'Orto è organizzato in una serie di ambienti,collezioni e giardini. Tra questi Il Giardino dei Sensi con piante riconoscibili attraverso sensazioni tattili,Il Giardino dei Semplici che contiene le piante officinali/medicinali,Il Bosco Mediterraneo con querce, carpini,viburni,aceri:le piante che ricoprivano il colle del Gianicolo. C'è la Collezione dei Vitigni italiani,la Valletta delle Felci e la Collezione dei Bambù. Ci sono poi le Serre : quella Tropicale,la Serra Arancera,la Serra Francese,la Serra Monumentale e la Serra Corsini che contiene le piante "succulente" (le piante grasse). Ogni sezione dona emozioni e stupore per la bellezza o  la grandezza o la particolarità delle piante presenti.

Ci sono poi diverse Fontane storiche : La Fontana dei Tritoni, La Scalinata delle Undici Fontane e Le Quattro Fontane.

Nell'Orto Botanico poi ci sono ben 340 piante ultracentenarie che durante la visita colpiscono e
stupiscono per la loro bellezza e maestosità e che da sole meriterebbero la visita.


E' utile programmare una visita di almeno mezza giornata/una giornata,perché due ore di sicuro non bastano per vedere la maggior parte delle sezioni ed anche perché la visita migliore è quella che lascia il tempo per stupirsi e per indugiare nella visione di queste meravigliose piante.


giovedì 12 gennaio 2023

Palazzo Chigi di Ariccia


 

Ariccia è un bel paese dei Castelli Romani ,situato nel margine meridionale del cratere dell'antichissimo vulcano laziale, è conosciuto per le sue specialità culinarie ma il suo centro storico è un vero gioiello del Barocco. Palazzo Chigi  con la Chiesa dell'Annunziata, posta di fronte, compongono un complesso architettonico ideato dal Bernini per il Papa Alessandro VII Chigi.

I Chigi,famiglia di banchieri senesi stabilitisi nel '500 nel Lazio ,divennero una delle più importanti famiglie dell'aristocrazia romana e la loro ricchezza e importanza si ritrovano nelle imponenti residenze :il Palazzo Chigi di Roma,ora sede del Consiglio dei Ministri, e il Palazzo Chigi di Ariccia ,residenza estiva della famiglia fino agli inizi del '900, quando,dopo la vendita del palazzo romano, divenne la residenza principale.


Si possono effettuare le visite del Palazzo in forma individuale e come visita guidata. Consiglio la visita guidata perché la bellezza dei luoghi si rafforza con le notizie storiche e familiari che le preparate guide forniscono ai visitatori. Così gli innumerevoli ambienti si susseguono alla vista dei visitatori dalle sale ricoperte di preziosi parati in cuoio alla farmacia del Palazzo ,dalla meravigliosa Sala da Pranzo estiva alla imponente Sala di rappresentanza,dalla cappella alle camere da letto.Su tute le pareti sono presenti preziose decorazioni parietali da quelle realizzate dall'artista Pietro Mulier detto "Il Tempesta" al le decorazioni ispirate all'Orlando Furioso e alla preziosa "sanguigna" del Bernini raffigurante San Giuseppe con il Bambino.

Nel Palazzo Chigi ha sede anche il Museo del Barocco,inaugurato nel 2007 con molte opere presenti frutto di donazioni private di intere collezioni. Sono presenti dipinti di molti importanti artisti quali: Pietro da Cortona, Mattia Preti,Sebastiano Conca,Il Baciccio,Corrado Giaquinto e altri.

Annesso al Parco ma visitabile solo in certi periodo è il Parco di 28 ettari residuo dell'antico bosco del "Nemus aricinum" è un giardino dal carattere naturalistico del tipo "giardino romantico",immagini del giardino sono presenti nei quadri degli artisti che partecipavano al Gran Tour d'Italie.


sabato 19 novembre 2022

Museo Manzu' di Ardea

 

 Nella campagna dell'antica città di Ardea - nella campagna romana- si può visitare il Museo Manzù che raccoglie le opere del maestro Giacomo Manzù che scelse proprio questo luogo per vivere e lavorare e visse qui per circa trenta anni. La Raccolta delle sue opere è stata donata allo Stato italiano nel 1979. Vi sono raccolte opere composte tra il 1950 ed il 1970.

  Le opere sono
raccolte per temi
come quello religioso con la serie dei cardinali e di Papa Giovanni XXIII raffigurato in schizzi,sorprendentemente efficaci nel restituire l'immagine del Papa "buono".

  Ci sono i ritratti femminile realizzati in carboncino eppure capaci di restituire anche la lucentezza degli occhi.  Importante è poi la serie dedicata alla moglie Inge raffigurata in disegni e statue .

  Per la serie degli Amanti il museo di Ardea presenta 7 opere in bronzo.

Particolari le sculture che rappresentano le sedie ,tema amato dall'artista, tra cui la Sedia con ramo di vite e pera.

Nel museo inoltre sono presenti i bozzetti delle porte con bassorilievi realizzate per il Duomo di Salisburgo e per il Duomo di Rotterdam. Per la Basilica di San Pietro sono presenti alcuni bozzetti e due bassorilievi :Morte per violenza e Morte di Papa Giovanni.

La bellezza ed unicità del Museo Manzù è poi rafforzata da un'opera di arte contemporanea presente su una parete esterna dell'edificio del Museo.

  Il suo titolo è "Nei colori del giorno" ed è un'installazione  risultata
vincitrice in un Progetto promosso dal Ministero della Cultura nel 2022. La parete bianca - azionando un dispositivo che fa uscire sottili rivoli di acqua- si colora di un caleidoscopio di colori  ,resi ancora più vari e brillanti dal riflesso del sole oltre che dell'acqua. E' davvero un momento magico in cui il colore illumina lo spazio e sorprende la vista  degli spettatori