Il Parco del
Cilento e Vallo di Diano- http://www.cilentoediano.it è uno dei tanti meravigliosi paesaggi che
costituiscono delle Aree Protette dell'Italia che sono universalmente
riconosciute come zone di particolare valore e bellezza mondiale riconosciute
dall'UNESCO.
Nel 1997 il
Parco del Cilento e Vallo di Diano(SA) è stato riconosciuto come una delle Riserve
della Biosfera che assolvono il compito prestigioso di mantenere l'equilibrio
tra Uomo e Ambiente e di tale equilibrio costituiscono esempi da salvaguardare.
I Monti
Alburni fanno parte del Parco costituendone un Ambiente fondamentale.
La cima più
famosa è il Monte Alburno a cui si arriva da vari sentieri,uno di questi parte
dal bel Rifugio Panormo.Da quì la salita inizia passando dentro ad ampie
faggete con il fondo innevato fino ad aprile.
E' una zona ad alta densità di fenomeni
carsici e perciò una delle caratteristiche del terreno è la presenza di
frequenti doline ed inghiottitoi.
Si apre ad un
tratto nel percorso un bellissimo punto panoramico,da cui la vista spazia verso
la sottostante Pianura chiamata appunto Vallo di Diano.
Di fronte al
punto panoramico c'è un grande sperone
roccioso dove i massi hanno formato una particolare composizione, quasi
elementi di un Lego gigantesco dove una mano
abbia appoggiato e incastrato in bilico alcuni elementi.
Si percorrono
alcune radure erbose e d'improvviso un forte
odore di aglio pervade l'aria,per terra tantissime piante dalle larghe
foglie verdi sono le piante di "allium orsinum".
In mezzo curiose composizioni attirano l'attenzione,
sono foglie di questa pianta le cui punte sono racchiuse da una foglia secca di
faggio.Crescendo la pianta ha bucato la foglia rimanendovi poi imprigionata.
La salita si
fa più impegnativa per la presenza di rocce che si superano aiutandosi con le mani.
Sulla cima del Monte Alburno a 1742 m.un bel
paesaggio che spazia dalla vasta pianura
del Vallo di Diano a ovest, alla grande distesa di faggete ,che copre questa
parte del Parco, a est. La discesa avviene dall'altro versante compiendo un percorso ad anello che degrada dolcemente.
Distese di ciclamini costellano i tratti più aperti, camminando appaiono a tratti anche dei tassi di grandi dimensioni,mentre i crochi sempre più numerosi si aprono subito al lato dei tratti innevati.
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