La mostra di opere di Marcello Trabucco – architetto,pittore, che si tiene nell’ambito della rassegna “Arte in Libreria”, presenta una serie di composizioni denominate PERCORSI INTERNI. Sono una serie
di piccoli quadri realizzati in acrilico su legno , assolutamente particolari e originali.
Sono forme di legno sezionate “attraversate” e colorate: gli inserti di legno si intersecano giocando con i vuoti e con i colori che definiscono le forme dando loro
caratteri e immagini sempre diverse.
Si staccano dalla tradizionalità del quadro per arrivare a vere e proprie pitture-sculture. Le forme geometriche si sovrappongono , penetrano, l’una nell’altra , abbandonando la razionalità geometrica per arrivare a raffigurazioni dove la componente immaginativa è prevalente e c’è l’immaginazione dell’artista che le ha realizzate , ma anche di chi le guarda che può vedervi oggetti sempre diversi , ma che hanno , comunque, sempre in comune un percorso , una ricerca , qualcosa appunto che spinga al di là del reale.
Anche lo spazio espositivo – la libreria Pier Mario & Co – entra in relazione con le figure : i quadri sono “incorniciati” , per così dire, dai libri sottostanti e circostanti.
Libri dalle forme rettangolari ben definite , ma dal cui involucro colorato , si sprigiona il potere evocativo del mondo di parole, fantasia e realtà in essi contenuto.
E così allo stesso modo dei contenuti dei libri , i “ percorsi interni” dei quadri evocano un “mondo altro” cui poter attingere , forme “nuove” , ma creatrici di associazioni impensate che stupiscono e portano la mente alla ricerca.
Altri quadri più grandi presentano immagini più riconoscibili : una nave, una stella ,un sole, ma anche in queste non c’è niente di scontato : le immagini infatti interagiscono con colori , materiali ed anche dei supporti del tutto particolari,dove la compattezza delle cornici viene interrotta da spazi vuoti che “spezzano” il supporto , rimandando alle geometrie interne delle raffigurazioni.
Con questa opere esposte l’artista prosegue il suo lavoro di ricerca che ,dalla mostra “Geometrie distratte del 2002 a quella del 2006 della galleria MACRO-micro , segue
il filo conduttore della scoperta di sempre nuove possibilità espressive delle forme geometriche e dello spazio reale in esse contenuto.
Latina 6.3.08 Maria Di Tano
di piccoli quadri realizzati in acrilico su legno , assolutamente particolari e originali.
Sono forme di legno sezionate “attraversate” e colorate: gli inserti di legno si intersecano giocando con i vuoti e con i colori che definiscono le forme dando loro
caratteri e immagini sempre diverse.
Si staccano dalla tradizionalità del quadro per arrivare a vere e proprie pitture-sculture. Le forme geometriche si sovrappongono , penetrano, l’una nell’altra , abbandonando la razionalità geometrica per arrivare a raffigurazioni dove la componente immaginativa è prevalente e c’è l’immaginazione dell’artista che le ha realizzate , ma anche di chi le guarda che può vedervi oggetti sempre diversi , ma che hanno , comunque, sempre in comune un percorso , una ricerca , qualcosa appunto che spinga al di là del reale.
Anche lo spazio espositivo – la libreria Pier Mario & Co – entra in relazione con le figure : i quadri sono “incorniciati” , per così dire, dai libri sottostanti e circostanti.
Libri dalle forme rettangolari ben definite , ma dal cui involucro colorato , si sprigiona il potere evocativo del mondo di parole, fantasia e realtà in essi contenuto.
E così allo stesso modo dei contenuti dei libri , i “ percorsi interni” dei quadri evocano un “mondo altro” cui poter attingere , forme “nuove” , ma creatrici di associazioni impensate che stupiscono e portano la mente alla ricerca.
Altri quadri più grandi presentano immagini più riconoscibili : una nave, una stella ,un sole, ma anche in queste non c’è niente di scontato : le immagini infatti interagiscono con colori , materiali ed anche dei supporti del tutto particolari,dove la compattezza delle cornici viene interrotta da spazi vuoti che “spezzano” il supporto , rimandando alle geometrie interne delle raffigurazioni.
Con questa opere esposte l’artista prosegue il suo lavoro di ricerca che ,dalla mostra “Geometrie distratte del 2002 a quella del 2006 della galleria MACRO-micro , segue
il filo conduttore della scoperta di sempre nuove possibilità espressive delle forme geometriche e dello spazio reale in esse contenuto.
Latina 6.3.08 Maria Di Tano
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