sabato 12 aprile 2008

Articolo "Il potere delle Credenze"

Le Credenze o Convinzioni sono i nostri filtri per l'interpretazione della realtà, sono le vie della nostra mappa mentale o più chiaramente rappresentano la sensazione di assoluta certezza riguardo qualcosa. Esse guidano la nostra vita e purtroppo spesso la persona non ne è consapevole, il problema è che ci sono credenze limitanti e credenze potenzianti e quelle limitanti purtroppo remano contro quelli che sono i nostri desideri e obiettivi di vita che consapevolmente ci poniamo.
Queste credenze, che sono appunto alla base della nostra visione della vita, non sempre però provengono da noi stessi, possono venirci da idee e condizionamenti messi in atto dalla famiglia oppure dalla società in cui siamo vissuti oppure da nostre interpretazioni "soggettive" di avvenimenti, interpretazioni spesso "falsate" da stati emotivi alterati.
Per avere il controllo della nostra vita - per prendere per così dire il timone della nostra navicella- dovremmo quindi in primo luogo capire quali sono queste credenze- e ce ne sono per ogni ambito della nostra vita- , vedere se sono potenzianti o depotenzianti , se ci hanno fatto bene o male ,se ci hanno fatto progredire o meno, capire poi se le condividiamo veramente o se ci sono state imposte e poi decidere quali lasciare e quali cambiare.
Come sempre la consapevolezza e la conoscenza sono alla base di ogni nostro progresso verso una vita più bella e felice e c'è poi bisogno del coraggio e dell'azione senza i quali non ci può essere davvero nessun vero cambiamento e miglioramento.

Dopo essere venuta a conoscenza di questi concetti tramite dei libri di alcuni importanti formatori italiani e americani che hanno studiato e applicato i principi della PNL e dei corsi che ho
frequentato ,l'ultimo proprio riguardante la PNL pratica "Practitionner", devo dire che vedo costantemente attorno a me dei comportamenti che evidenziano i concetti che ho indicato sopra.
Spesso poi le persone quando non riescono a raggiungere dei loro obiettivi- perchè frenati da
credenze limitanti, dicono a stessi "..non faceva per me..", "..non lo volevo veramente.." e così la scusa migliore è METTERE IN DUBBIO L'OBIETTIVO.

C'è poi il pensiero costantemente negativo e pessimista e così come dice Richard Bandler - uno dei padri della PNL :
"La maggior parte delle persone pianifica il peggio. Pensa a quello che potrebbe andare storto e poi lo applica alla perfezione"

Penso davvero che una maggiore conoscenza di se stessi e certe moderne acquisizioni - come quelle messe in evidenza dalla PNL - che permettono agli uomini una maggiore consapevolezza, andrebbero insegnate a scuola e probabilmente così ci sarebbero in giro più persone contente
al timone della loro vita..

8 commenti:

gian ha detto...

Verissimo ciò che scrive Maria, ma le idee ed i condizionamenti, "credenze", con cui cresciamo e conviviamo sono difficili da dominare. Ad esempio siamo cresciuti (non tutti purtroppo) con il concetto del rispetto degli altri e della non violenza ..... come potremmo con il ragionamento o anche con l'aiuto di qualcuno andare contro tale principio per noi importantissimo?
E' chiaramente un esempio paradossale, ma ciò per dire che certe idee certe convinzioni fanno parte di noi stessi (a volte della società in cui viviamo) quasi come un organo interno, cuore, fegato .... cui controllare o modificare è veramente difficile se non impossibile ed aggiungo .... non so neanche se giusto. Perchè cambiarci o tentare di cambiarci ?! Quale comportamento avremmo "dopo"? Il nostro?
Non piu'. Sarebbe piuttosto una recitazione ?
Meglio forse accettarsi così come siamo, con i nostri pregi e difetti e tentare di farci accettare dagli altri .... così come siamo.
gian

Mary ha detto...

Io penso che non si tratta di liberarci di credenze che "consapevolmente" condividiamo e riteniamo valide , si tratta di vedere se c'è qualcosa che ci limita al nostro interno , qualcosa che una volta visto e riconosciuto noi non lo riteniamo più valido o proficuo per la nostra vita . Perchè poi c'è da considerare che la vita e noi stessi siamo in "movimento" si cambia, si può cambiare e quindi abbandonare qualcosa che non ci rende nè felici, nè ci fa bene.
Non si diventa "altri" , si è sempre se stessi , solo si "rivedono" alcune cose , è un pò come fare manutenzione alla macchina e cosa c'è di più importante che la "macchina" con la quale viviamo ? Cioè il nostro corpo e la nostra mente.
E in fondo anche il credere che siamo immutabili che il nostro carattere è immutabile è una credenza depotenziante e forse tra le più forti. Il dire "sono così ", "sono fatto così" "non ci posso fare niente" è , a mio parere, solo uno scudo per rimanere "ancorati" alle abitudini al "già conosciuto", spinta certo naturale ma che dovremmo sforzarci a volte di superare per "uscire dalla zona di confort" ed andare incontro ad una vita più piena e più felice.
..Gli altri comunque, se sono persone con un cuore, sicuramente accettano la persona con i pregi e i difetti.

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Mary ha detto...

Sono contenta che il mio articolo abbia dato degli utili elementi di riflessione! In fondo il mio scopo era ed è ancora di condividere delle idee che possano comunicare qualcosa!

Mary ha detto...

In risposta al commento dell'11.11
"imparato molto" , ho risposto pensando che ti riferissi a te , ma forse era riferito a me! E devo dire che si ho imparato abbastanza, ma a volte il punto non è saperlo teoricamente o dire agli altri certi concetti. Bisogna applicarli a se stessi , il che è più difficile e non sempre riesce.
L'importante però e farlo comunque e ne verrà fuori di sicuro un comportamento migliore per noi stessi!

Mary ha detto...

A proposito del "sorriso", certo sorridiamo sempre e comunque , anche nei periodi bui, è una medicina per tutto.Io cerco di farlo sempre e poi.... non cerco altro che di essere felice!!!

afinocchito ha detto...

Credo che è utile trovare il tempo di riflettere sui frutti raccolti e verificare se questi ci piacciono o no, se cioè ci danno energia o al contrario ci intossicano. Avere il coraggio di cambiare strada se necessario per essere più felici.