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mercoledì 19 dicembre 2012

Monte Gemma tra nuvole e sole

Il Monte Gemma(1457m) nei Lepini Orientali è la terza cima più alta del gruppo, il versante sud da Maenza è meno frequentato rispetto al versante nord , ma più affascinante per le splendide visuali e i panorami mozzafiato.

Anche la morfologia del terreno è diversa quanto è boscoso il versante nord , tanto è aspro e brullo il versante sud, più ripida anche la salita e maggiore il dislivello.

Si prende la strada per Monte Acuto dalla via Carpinetana e arrivati al grande Fontanile si trova l'inizio del sentiero. Dal fontanile, a 755 m.,si sale piegando a sinistra e percorrendo un lungo tratto fino ad arrivare alla sella a Nord del Monte Sentinella.

Da qui il panorama comincia ad essere interessante perché la Catena del Semprevisa si staglia di fronte, incorniciata dalle nuvole che salgono e scendono rivelando d'improvviso le cime più conosciute.

Si sale per un pendio ripido e sassoso fino e per tutta la salita in direzione ovest la punta acuta del Monte Cacume fa capolino dalle nuvole.

La salita dal versante sud del Gemma è quella che meglio permette di osservare il fantastico gioco delle nuvole che con moti incessanti si diradano e si addensano creando fantastici panorami ed esponendo chi sale ad un sole caldo oppure al freddo e all'umidità delle nuvole che li circondano.

Allo stesso modo la cima del Cacume appare e scompare creando molteplici forme.

Dopo una ripida salita,si arriva infine alla cima vicino la quale c'è un inghiottitoio da cui è bene tenersi lontani specie quando c’è neve.Sotto la cima è stata posta una grande croce, se si scende con un anello si costeggia un ampio dirupo roccioso,suggestivo alla vista quando, percorrendo la cresta in direzione sud-est, ci si gira

Siamo ormai avvolti dalla nebbia e le persone camminano in fila indiana , scomparendo nella nebbia dopo una ventina di metri.

Il punto di arrivo è la Chiesetta di San Luca che rappresenta un pregevole esempio di architettura con forme miste dove il portale e le finestre ogivali si affacciano su una rude struttura in pietra, semplice ed essenziale con le piccole torrette che incorniciano la facciata.

Una Lapide sulla parete ricorda il restauro del "Santuario di San Luca" e la sua riapertura al culto nel 1984.