lunedì 16 marzo 2015

Tempio di Ercole di Cori

Il paese di Cori alle pendici nord-occidentali dei Monti Lepini è un luogo di particolare bellezza e ricchissimo di vestigia e monumenti storici che richiamano l'antichissima origine del paese :l'antica Cora facente parte della Lega Latina .

Il paese, anche dopo che la lega latina perse nel conflitto con la nascente potenza di Roma, rimase sempre una città di grande rilievo e importanza,tanto da diventare città federata di Roma cioè città alleata e non sottomessa.
I monumenti di Cori furono, nel corso dei secoli seguenti, rappresentati da molti importanti artisti che hanno, con le loro raffigurazioni e stampe, contribuito alla "fama" artistica della città.

E così tra le rappresentazioni più significative spiccano i disegni del Tempio di Ercole di Antonio e Giovanni Battista da Sangallo il Giovane,realizzati a Cori negli anni 1514-1520, e nelle tavole di Giovanni Battista Piranesi che, nel 1764, rappresenta le mura "ciclopiche" poligonali e il Tempio di Ercole.

E proprio questi due monumenti, tra i tanti presenti a Cori, rappresentano meglio l'immagine della città lepina. Il Tempio di Ercole è situato nella parte alta della città,nell'area sud-orientale dell'Acropoli, orientato a sud. Gli archeologi utilizzano la definizione Tempio "detto" di Ercole, perchè non sono stati ritrovati documenti diretti dell'attribuzione, ma solo testimonianze storiche "indirette",attribuibili alla storiografia locale e risalenti al XVII e XVIII sec.

Il Tempio è di ordine dorico,con quattro colonne sulla fronte e due ad ogni lato,le colonne sono sormontate da un'architrave con fregio dorico di triglifi e metope. Alla fine dello spazio si erge la "cella " del tempio con l'iscrizione dedicatoria ai due dumviri,magistrati locali,M.Manlio e L.Turpilio.

Al lato occidentale si innalza il campanile,la sola parte  della chiesa di SS.Pietro e Paolo, rimanente dopo i bombardamenti del 1944. Particolarità importante è che il campanile originariamente occupava l'interno della cella,per poi essere demolito e ricostruito nel 1842 all'esterno del tempio.

I due edifici costituiscono nella loro vicinanza un "unicum"  particolare , anche se la snella sagoma del Tempio vista isolata dal campanile, conserva un fascino  eccezionale.

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