il mondo orientale è esplorato,proprio come nei viaggi che da sempre lo hanno percorso,nelle principali tappe delle vie commerciali.
il visitatore è immerso in un mondo di oggetti,odori,suoni che da sempre hanno affascinato il mondo occidentale.
Ogni sala presenta preziosi documenti come il testamento di Marco Polo o la miniatura del Codice
Cocarelli insieme a minuziose documentazioni come la riproduzione dei suoni di rari strumenti orientali o gli otri che emanano i profumi di alcune spezie.Affascinanti poi sono le teche : quella delle pietre rare e preziose, quella delle principali lane e quella delle spezie e piante aromatiche.
Interessante l’indicazione delle piante che venivano usate come medicine : la cannella, il cardamomo,il ginseng, i semi di ricino, il gesso, il sale detto inglese.
Tutto il sistema di produzione della seta che nell’antichità faceva chiamare la Cina “serica”, è illustrato minuziosamente.
La sala dedicata ai rapporti con l’Italia poi rappresenta una mostra a sé con i preziosi quadri del XIV sec. di Taddeo Gaddi, Paolo Veneziano, Jacopo di Cione che illustrano l’influsso dei “panni tartarici” sulle lavorazioni tessili di pregio italiane, mostrate dalle vesti dei santi rappresentati nei quadri.
La mostra rimarrà aperta fino al 10 marzo.
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