giovedì 15 settembre 2011

Rifugio del Coston.Val Venosta





Dal paese di Solda , il più alto della Val Venosta, tra le innumerevoli escursioni di varia difficoltà che si possono fare , la salita al Rifugio Coston è certamente una delle più affascinanti.

La bellezza risiede soprattutto nel fatto che si arriva proprio di fronte ai due monti più alti della zona : il Gran Zebrù e l'Ortles e , soprattutto, molto vicino a due ghiacciai , dei quali si può ammirare la maestosità , ma anche vederne bene il fronte in arretramento.
Si sale direttamente dal paese di Solda oppure arrivando alla stazione intermedia della funivia Solda.






A quel punto ci si trova circondati da un anfiteatro di monti con il Rifugio Città di Milano a sinistra e i suoi impianti sciistici di alta quota, il Coston è a destra con la sua sagoma che si individua in alto e sopra un vertiginoso strapiombo.


Si atttraversa una valle di detriti -la parte finale della morena di Solda - , qunado un pò d'erba comincia a coprire il terreno , belle piante di eringio montano e pecore animano il paesaggio fin lì aspro , lunare.


una gran parte del sentiero sale proprio in parallelo al ghiacciaio del Gran Zebrù ed è uno spettacolo grandioso , purtroppo si capisce che il suo fronte è in costante arretramento come conseguenza del costante innalzamento delle temperature terrestri.




Poche settimane dopo , sulle montagne vicine , due soccorritori italiani del Soccorso Alpino perderanno la vita , a causa del crollo di un picco roccioso , conseguenza dello zero termico ad alta quota , dopo le caldissime settimane di agosto.

L'innalzamento dellle temperature terrestri è purtropppo una dura realtà ed è causato dai combustibili fossili usati sulla terra.

Il protocollo di Kyoto ed altre iniziative stanno cercano di porvi rimedio , tra innumerevoli resistenze , ma intanto i cambiamenti climatici , con le innumerevoli perdite di vite umane e disastri naturali , stanno caratterizzando i nostri tempi , sempre più duri.



Poco sotto il Coston ,un laghetto occupa uno slargo sul terreno , addolcendo il paesaggio.

Il rifugio a 2661 metri è affollato e tra i vari cibi caratteristici della zona , la vera sorpresa è un caffè lungo ,servito in tazza grande , che si rivela una bevanda buona e tonica.







2 commenti:

afinocchito ha detto...

Be.. la tua descrizioni dei luoghi attenta e appassionata suscita nel lettore la voglia di andarci. Le mie fotografie sono qui

Mary ha detto...

Sono contenta di questo! Voglio proprio trasmettere la bellezza dei luoghi ed anche il desiderio di proteggerli!