Mostra del National Geographic Society “Madre Terra”
Presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma si sta tenendo in questi giorni la mostra “Madre Terra” a cura del National Geographic Society. http://www.nationalgeographic.it
Sono 101 foto , tutte inedite, suddivise per continenti, sono foto che colgono alcuni momenti di vita e che hanno per protagonisti animali, paesaggi e popolazioni.
“I 58 autori trasmettono – con i loro reportage- una grande passione verso la natura più fragile, verso gli animali più a rischio , verso le genti più deboli”.
Come il direttore del National Geographic ci ricorda – nel pannello introduttivo della mostra- :” La possanza della tigre del Congo e la ferocia della tigre dell’India ci ricordano che la loro sopravvivenza è in pericolo. Gli iceberg dell’Antartide raffigurano le piattaforme glaciali che si stanno frantumando, lentamente la costantemente….Un solo scenario , tra quelli previsti dagli esperti, deve far riflettere : nel 2035 il Pianeta non sarà in grado di rigenerare metà delle risorse consumate dall’uomo in un anno , dall’acqua potabile, alle piante , alla terra coltivabile (Living Planet Report 2008 del WWF-http://www.wwf.it) . A quella data per soddisfare i bisogni energetici attuali e crescenti con l’aumento della popolazione, avremo bisogno di un’altra terra.
Ma questa è l’unica che abbiamo e la stiamo consumando. Fino ad esaurimento.”
Nella sala grande sono esposte le foto dell’Artide, dell’Antartide e dell’Africa, sono tutte foto affascinanti ma tra queste spiccano alcune che risultano davvero indimenticabili: per l’Artide c’è la foto del “Respiro dell’orso polare” , a meno 40 C°
È una foto di grandi dimensioni : un enorme orso si staglia su un fondo rosso cangiante e una nuvola bianca fuoriesce diffondendosi nell’atmosfera.
Per l’Antartide spicca invece la foto del “Pinguino” che immobile e solitario fissa lo spettatore , sullo sfondo sculture maestose di ghiaccio galleggiano sull’acqua.
Presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma si sta tenendo in questi giorni la mostra “Madre Terra” a cura del National Geographic Society. http://www.nationalgeographic.it
Sono 101 foto , tutte inedite, suddivise per continenti, sono foto che colgono alcuni momenti di vita e che hanno per protagonisti animali, paesaggi e popolazioni.
“I 58 autori trasmettono – con i loro reportage- una grande passione verso la natura più fragile, verso gli animali più a rischio , verso le genti più deboli”.
Come il direttore del National Geographic ci ricorda – nel pannello introduttivo della mostra- :” La possanza della tigre del Congo e la ferocia della tigre dell’India ci ricordano che la loro sopravvivenza è in pericolo. Gli iceberg dell’Antartide raffigurano le piattaforme glaciali che si stanno frantumando, lentamente la costantemente….Un solo scenario , tra quelli previsti dagli esperti, deve far riflettere : nel 2035 il Pianeta non sarà in grado di rigenerare metà delle risorse consumate dall’uomo in un anno , dall’acqua potabile, alle piante , alla terra coltivabile (Living Planet Report 2008 del WWF-http://www.wwf.it) . A quella data per soddisfare i bisogni energetici attuali e crescenti con l’aumento della popolazione, avremo bisogno di un’altra terra.
Ma questa è l’unica che abbiamo e la stiamo consumando. Fino ad esaurimento.”
Nella sala grande sono esposte le foto dell’Artide, dell’Antartide e dell’Africa, sono tutte foto affascinanti ma tra queste spiccano alcune che risultano davvero indimenticabili: per l’Artide c’è la foto del “Respiro dell’orso polare” , a meno 40 C°
È una foto di grandi dimensioni : un enorme orso si staglia su un fondo rosso cangiante e una nuvola bianca fuoriesce diffondendosi nell’atmosfera.
Per l’Antartide spicca invece la foto del “Pinguino” che immobile e solitario fissa lo spettatore , sullo sfondo sculture maestose di ghiaccio galleggiano sull’acqua.
Per l’Africa è notevole la grande foto della cerimonia Masai nell’area protetta di Ngorongoro, raffigura un gruppo di ragazze e bambini con bellissimi e coloratissimi collari e fasce di perline . L’aria è dorata sullo sfondo e fa risaltare il delicato profilo della ragazza al centro.
Per le Americhe – nel corridoio- ancora delle incredibili foto di animali : I bisonti nordamericani che corrono nella neve del Parco Nazionale di Yellowstone e L’orso grizzly che nel mezzo di una cascata afferra ,con una presa salda, un pesce.
Le foto hanno degli elementi in comune : il senso di forza e possanza degli animali, ma anche gli spruzzi d’acqua e di neve che si spandono veloci nello spazio intorno.
Per l’Asia è incantevole la Danza di corteggiamento delle gru sull’isola di Hokkaido, sono sulla neve, si muovono eleganti , alte e snelle come delle danzatrici di balletto classico.
Per chiudere ci sono le immagini dell’Europa e c’è una foto che ci ricorda gli enormi pericoli cui va incontro la nostra “Madre Terra” – citati all’inizio- , rappresenta il ghiacciaio Pitzal in Austria che viene coperto con un telo per impedirne lo scioglimento .
Come le stesse foto ci rammentano è bene visitare la mostra non solo come spettatori incantati dalla bellezza, ma anche come uomini e cittadini del pianeta consapevoli e impegnati nella sua difesa.
3 commenti:
Speriamo che Obama e i potenti del mondo facciano qualcosa per salvare la tera...intanto continuiamo così, parliamone nei blog e facciamo sentire la nostra voce
Speriamo che Obama e i potenti del mondo facciano qualcosa per salvare la tera...intanto continuiamo così, parliamone nei blog e facciamo sentire la nostra voce
Si bisogna parlarne , non avere l'atteggiamento passivo e scoraggiato di chi pensa che la sua voce non conti nulla..questo atteggiamento disfattista a volte è un alibi per non prendere posizione! Bisogna invece far sentire la propria voce..perchè ..gocccia a goccia si riempe il mare! Quando si esercita il proprio diritto di voto , bisogna saper scegliere quegli schieramenti che fanno scelte importanti per l' ambiente e
che siano coerenti con l'attività
precedentemente svolta !!!
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