martedì 5 febbraio 2008

Mostra di Giuseppe Penone

In questi giorni sono in mostra a Villa Medici -sede dell'Academie Francais- di Roma, i lavori di Giuseppe Penone , un artista che fa parte della cosiddetta "Arte Povera", una tendenza artistica in cui "..c'è la scoperta,la presentazione, l'irruzione del valore magico e meravigliante degli elementi naturali"-G.Celant.


Giuseppe Penone lavora il legno, il marmo , il bronzo con i quali ricostruisce forme naturali, piegando la materia a significati e trasfigurazioni che la mettono in relazione con l'uomo.

Ne "La natura delle foglie" -opera composta con carbone ,pastello e nastro adesivo su vetro - le foglie disegnate sono impronte diafane, trasparenti eppure reali nei loro colori : il rosso scuro del bosco in autunno e il marrore e il nero della terra.
La "Scultura di linfa" del 2006 è realizzata con legno di cedro e resina vegetale.
C'è un grande blocco di legno di cedro con al centro una macchia di liquido rosso scuro che si è allargata liberamente sulla superficie , riflette la luce e sembra appena versata , come del caffè o del vino rosso versati incautamente da
mano umana : l'uomo macchia, sporca la natura che invece è immobile , indifferente.

"Pelle di foglie" del 2005 consiste in tronchi e rami composti che si tengono dritti su tre piedi ed hanno alla sommità un intrico di rami più piccoli che fini-
scono con foglie di bronzo. Posti su un suggestivo scalone interno della Villa, tendono uno dopo l'altro le braccia al cielo, spingendo anche lo spettatore a guardare "oltre" verso il cielo , dove... c'è la risposta. I nodi di rami si liberano d'improvviso , con uno scatto che indica la vastità infinita degli spazi celesti, c'è tensione drammatica , ma anche la tensione di una ricerca.
Chiudo questa breve recensione parlando di "Un anno di bronzo" - opera del 2006 - ,è una composizione di grandi dimensioni, dove accanto ad un supporto di legno di cedro c'è un tronco in bronzo lavorato in centinaia di scaglie sovrapposte , come sono gli alberi nei boschi e come quelli ha una solidità maestosa : un monumento alla natura.

Recensione di Maria Di Tano

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