Dal 12
febbraio al 26 marzo il Parco Nazionale del Circeo www.parcocirceo.it ha organizzato una serie di eventi ed attività
per la Giornata Mondiale delle Zone Umide - World Wetlands Day. www.worldwetlandsday.org
Sabato 25
febbraio presso l'Auditorium del Centro Visitatori del Parco del Circeo a
Sabaudia si è tenuto il Convegno "Le zone umide del Parco Nazionale del
Circeo,una visione d'insieme:dai valori ecologici alla funzione
sociale,culturale ed economica."
Gli interventi
del Presidente dell'Ente Parco Dott.Gaetano Benedetto e quello
dell'antropologo dott.Paolo Gruppuso
insieme a quello del Capitano dott.Adriano Bruni dell'UTCB -Ufficio Tutela
Biodiversità di Fogliano, hanno
rappresentato la parte più importante e significativa del Convegno, anche se
sono stati importanti i dati statistici riportati dalla dr.ssa Ester Martino
per il Ministero dell'Ambiente e le
prospettive di sviluppo presentate dal Direttore dott.Paolo Cassola.
Tutti i laghi
costieri :Fogliano,Monaci,Caprolare e Paola fanno parte della Convenzione di
Ramsar dal 1978 e solo dopo sono entrati a far parte integrante del Parco
Nazionale del Circeo.
La
Convenzione di Ramsar firmata a Ramsar in Iran nel 1971 riconosce la grande
importanza delle Zone Umide per la Biodiversità e ne prevede sia la Tutela che
la Valorizzazione.
I paesi
aderenti sono 168 per un totale di 2209 siti nel pianeta.Questi siti sono tra gli ambienti
più a rischio del pianeta tanto che il
64% delle zone umide è scomparso nell'ultimo secolo.
Ci sono 260
specie di uccelli acquatici nelle zone umide del Circeo e questo sito è tra i
più importanti in Italia ed Europa per numero di specie.
Le Zone Umide
hanno un ruolo cruciale nella conservazione delle Acque Dolci,nella definizione
della dr.ssa Breda - sono come "spugne" che assorbono e rilasciano
acqua depurata oltre a mantenere la Falda Freatica.
Hanno anche
un ruolo nei Cambiamenti Climatici in atto perché in grado di assorbire
l'eccesso di acqua nelle cosiddette "bombe d'acqua", così come le
lagune sono in grado di contenere l'innalzamento del livello del mare , come
nella laguna di Venezia.
Nell'intervento
sia di Gaetano Benedetto sia del Cap.Bruni si sono messe in evidenza le
criticità, legate all'uso dei fitofarmaci in agricoltura cosa cui si è
ovviato chiudendo gli accessi di acqua dolce dall'entroterra ai laghi il che ha
comportato un abbassamento drastico di sostanze inquinanti nei laghi ma anche
un'ossigenazione legata esclusivamente ai canali di collegamento con il mare,
con le onerose spese di dragaggio in occasione degli insabbiamenti dei canali.
L'intervento
di G.Benedetto ha messo l'accento sulle possibilità di sviluppo economico
basato su una interazione tra il Parco e le attività agricole orientate al BIOLOGICO
(per il quale ci sono già importanti aziende nel territorio pontino) ed anche
la possibilità di un forte sviluppo del TURISMO NATURALISTICO e SCOLASTICO
collegati alla creazione di strutture di
AGRITURISMO.
Nessun commento:
Posta un commento