E' la
mattina del 6 gennaio 2016, l'Epifania,
e la visita della cattedrale di Anagni si preannuncia ricca di sorprese.
Le campane dell'alto campanile suonano a distesa con un suono così potente come
nelle nostre città non si sente più. E' un suono forte e gioioso che avvolge
tutta la piazza e le stesse pareti in tufo dell'abside e della parte laterale
della basilica che si costeggiano per arrivare davanti la facciata.
Il Duomo di
Anagni mantiene lo stile originale
romanico nella facciata "a
capanna". Entrando si è avvolti dallo
stile semplice e armonioso nelle dell'architettura romanica. Le tre navate
sono equilibrate , le volte a crociera, impreziosite dai costoloni, mantengono la
forma a tutto sesto.
Di una bellezza incantevole poi sono i pavimenti realizzati dalla
famiglia dei marmorari romani dei Cosma.Le tipiche lavorazioni a mosaico
coprono,cosa rara,l'intero pavimento della Chiesa. Lo sguardo si perde nel
perlustrare tutte le volute e i motivi
geometrici,sempre diversi, a cui l'incastro dei marmi dà vita.
Molte chiese e
cattedrali del Lazio presentano i cosiddetti pavimenti
"cosmateschi",ma quì' nella Cattedrale di Anagni,dove Papi e
cardinali si sono spesso ritrovati nei secoli del Medioevo, questi mosaici di
marmi raggiungono una raffinatezza ed una bellezza uniche.
Sta per
iniziare la Messa dell'Epifania tenuta dal vescovo di Anagni ed Alatri ed il
suono dell'organo che accompagna antichi e solenni canti rende ancora più
suggestiva l'atmosfera. Mentre si ascoltano le parole della liturgia e i
riferimenti storici e le toccanti
citazioni che il vescovo pronuncia durante l'omelia,lo sguardo indugia e
si perde nel gioco dei tasselli di marmo per poi passare agli affreschi
dell'abside. E' una cattedrale questa che davvero affascina e tocca l'animo dei
visitatori.
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