lunedì 3 marzo 2014

Cima del Monte-Castello di Acquaviva.Monti Ausoni


Nel 2004 la zona del Castello di Acquaviva  nei Monti Ausoni è stata dichiarata Monumento Naturale della Regione.

Si può effettuare una bella escursione nella zona partendo dal Valico della Quercia del Monaco a quota 525 m. sulla SS tra Lenola e Vallecorsa al Km 36.

 Caratteristica in questo punto è la presenza di un grande monolite di roccia calcarea verticale,al cui interno è stata ricavata una piccola rientranza con sopra dipinta una bella madonnina dai tratti delicati.
Da quì si prende una sterrata scendendo nella valle sottostante.

Al bivio si gira a sinistra fino al valico detto Forcella Pica.Quì un cippo confinario segna il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli,chiaramente visibili i simboli delle "Chiavi di S.Pietro" e il "Giglio"simbolo dei Borboni.    A est la piana di Fondi proprio al di sotto e a nord ovest le cime degli Ausoni che si susseguono alla vista.

A quota 612 a breve distanza dal valico si raggiungono i ruderi del Castello di Acquaviva.

Sotto le antiche mura si può vedere una mola in pietra per la macinazione delle olive.
 I resti del Castello vengono chiamati anche Vallecorsa Vecchia,perché sembra che oltre il castello lì vi fosse l'antico abitato del paese.

La distruzione del sito sembra debba ricondursi alla vicenda del tentativo di rapimento della celebre Giulia Gonzaga,vedova del conte di Fondi Vespasiano Colonna e celebre per la sua attività di mecenatismo.

Nel 1543 il pirata mussulmano Khair ed Din tento' di rapire la principessa Gonzaga che avvisata in tempo riuscì a fuggire, mentre poi il pirata distrusse il castello.

Da questo punto una lunga cresta (crinale) porta alla Cima del Monte a quota 806 m,salendo tra aceri,lecci arbusti di pungitopo,mentuccia.

Sulla cima un altro cippo confinario ed un bellissimo panorama arricchiscono l'escursione:sono chiaramente visibili i laghi di Fondi e il lago Lungo ai piedi di Sperlonga.

Nei Monti Ausoni si possono distinguere le cime di Monte delle Fate e Monte Romano.

Mentre in lontananza si riconoscono le alte cime del  gruppo del Semprevisa ad ovest ed il Monte Gemma con l'aguzza cima del Monte Cacume di fronte.

La discesa passa tra grandi massi di roccia calcarea e in seguito un bosco di pini:un rimboschimento dopo gli incendi. da quì  si raggiunge un grande fontanile e poi   una sterrata che riporta al punto di partenza.

2 commenti:

afinocchito ha detto...

Dalla cresta si può ammirare davvero un bel panorama sui monti e sul mare caratteristica dei nostri bei luoghi.

Mary ha detto...

Si davvero!!!una delle cose più belle è poter vedere il mare,i laghi e le cime dei monti vicini e lontani ! E' un'emozione unica che arricchisce ed emoziona!