Lungo il Lago di Albano si snodano diversi sentieri, i più
conosciuti dei quali sono il cosiddetto "sentiero alto" e l'altro che
corre in basso con inizio dal versante orientale. Altri sentieri poi salgono e
vanno a congiungere entrambi, permettendo di fare una lunga escursione che dà
modo di godere dei bellissimi scorci sul Lago e sul paese di Castel Gandolfo
che domina il bordo del Lago,soprattutto con la mole imponente del Palazzo del
Papa.
Il bacino lacustre occupa uno dei tre crateri dell'antico vulcano Laziale ,presente ed
attivo nel territorio nell'epoca dell'Era Quaternaria.
La ricca vegetazione è fatta di bosco misto di querce: roverelle e
cerri e poi tigli e molto numerosi i castagni.
Camminando infatti si calpestano numerosi ricci di castagne,
mentre alzando lo sguardo da più punti i bagliori delle acque del lago colpiscono
lo sguardo.
Il lago è ricco di testimonianze storiche, visibili in più
punti sono le canalizzazioni in "opus reticulatum" che mostrano gli
imponenti lavori di canalizzazione delle acque del lago compiute dai Romani per
la costruzione del famoso "emissario" ,costruito nel 397 a.C. per
abbassare il livello delle acque ed evitarne lo straripamento.
Alla storia del Novecento,invece,risalgono i piloni che
sorgono sulla spiaggia antistante il lungo Lago a cui si arriva dal paese di
Albano.
Nelle Olimpiadi del 1960, che si svolsero a Roma, sulle
acque del Lago di Albano si svolsero le gare olimpiche di canottaggio e i
piloni sostenevano il pontile di attracco.Da allora le acque del lago si sono
molto abbassate tanto che sia negli anni 60 che negli anni '70 il sentiero che
corre in basso lambiva le acque, mentre ora lo sovrasta di parecchi metri.
Lungo il sentiero alto,nei pressi del Convento di Palazzolo,
si aprono numerose cavità, delle grotte di una certa profondità, in gran parte
scavate artificialmente e che nell'Ottocento sembra fossero il ricovero di
briganti,il più famoso dei quali fu il brigante Gasbarrone,nativo di Sonnino e
chiamato il "re dei monti" perchè nelle sue razzie spaziava dai Monti
Ausoni ai Lepini ,ai Simbruini fino alle località più vicine a Roma come i
Pratoni del Vivaro.
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