La roccia infatti ha proprio la forma di una torre
pendente, incredibilmente perfetta nella sua forma geometrica. Si trova nel
Gruppo del Latemar a 2515 metri, vicino c'è il Rifugio chiamato proprio "Torre di Pisa".
Saliamo da Predazzo in Val di Fiemme in una giornata
caldissima, nel pieno della "bolla africana" che non ha risparmiato
neanche il Trentino e che ha provocato un gran caldo, non mitigato nemmeno dai 2000
metri di altezza.
Si arriva percorrendo il sentiero n.516 che inizia dal Passo Feudo dove c'è l'arrivo
della seggiovia del Gardoné .Ormai la
montagna è priva di vegetazione e il sentiero inizia con delle colonne fatte di
lastre di ardesia, roccia dominante, poste una sull'altra fino a formare alte
torri,un po' l'anticipo di quella "Torre pendente" che tutti andiamo
ad ammirare.
E' una salita che nella prima parte non presenta
difficoltà, pur salendo in modo costante e con pendenza media, con un panorama
mozzafiato sulla valle di Predazzo.
Un folto gruppo di adolescenti e bambini toscani sale
accompagnato da adulti ed è simpatico osservarli mentre anche i più piccoli si
arrampicano, spronati dai ragazzi che li accompagnano.
Nella seconda parte del sentiero davanti lo sguardo si
ergono i torrioni rocciosi che si innalzano a picco, il sentiero diventa più
difficoltoso, con maggiore pendenza e qualche passaggio "esposto".
Durante la ripida salita d'improvviso uno stormo di
"gracchi" neri- dei corvidi di alta montagna- si alza tutto insieme.
Sono arrivata quasi in prossimità della cima e proprio
sotto e a lato del Rifugio "Torre di Pisa", i gracchi sono fermi in gruppo, i tanti escursionisti gli
passano vicino, lasciandoli
imperturbabili.
Poco sopra il Rifugio, fatti pochi passi, si può ammirare
la
bellezza
della torre pendente che nitidamente si distingue vicino ad altri
pinnacoli rocciosi.
1 commento:
Bel sentiero che ci porta anche su una lingua di neve in pieno agosto.
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