C'è una mostra in questi giorni al MACRO (Museo di Arte Contemporanea) di Roma che vale la pena di vedere. Sono in mostra i lavori di Ghada Amer un'artista egiziana che vive e lavora a New York.
Se , come recita il famoso assunto di MacLuhan, il medium è il "messaggio", il medium di Ghada Amer, particolarissimo, originale e lieve, lo è davvero.
L'artista egiziana disegna su grandi fogli e ricama sul tratto che risulta quindi una combinazione lievissima di filo colorato e "segno" sicuro, agile ,leggero.
A volte i fili vengono raggruppati in insiemi senza forma come dei "grumi" di colore che pendono dalla tela e sono come la rappresentazione dei nodi, dei "guazzabugli" dell'esistenza,
dei grumi di dolore.
Sullo sfondo dei quadri sono spesso rappresentate immagini di donne stampate e ripetute in pose spesso "erotiche", impegnate in atti di erotismo individuale con i "nodi colorati" che in parte nascondono le immagini , in parte gli danno profondità.
Lo sguardo dell'osservatore è costretto ad "indagare" , ad andare oltre e scruta per decifrare e così facendo entra nell'intimità della donna.
Una donna che alla fine si svela senza pudori nei momenti più intimi di una sessualità solitaria, indipendente dove l'uomo non c'è e non appare mai.
Solo nei quadri che rappresentano baci appassionati si vedono raffigurati parti di volti maschili.
Ecco che allora l'uomo è accettato ,è partecipe ma è proprio solo nel momento del "bacio" atto d'amore e di condivisione più forte.
In altri quadri ,questi senza "grumi" di fili, le donne sono rappresentate intente in attività casalinghe ed allora la tela è più aperta , più decifrabile e sembra trasmettere serenità, perchè la dimensione "tradizionale" della donna "permette" una più tranquilla rappresentazione.
Ma anche quì il segno e il ricamo sono leggeri e agili e sembrano dare forza e bellezza alle attività più consuete più ripetitive che , da sempre, le donne svolgono.
Sono queste opere di una donna che indaga sull'universo femminile , che esprime in maniera forte e originale il suo modo di vedere "le altre", con uno spirito di solidarietà e di comunanza bello da vedere e da sentire.
Se , come recita il famoso assunto di MacLuhan, il medium è il "messaggio", il medium di Ghada Amer, particolarissimo, originale e lieve, lo è davvero.
L'artista egiziana disegna su grandi fogli e ricama sul tratto che risulta quindi una combinazione lievissima di filo colorato e "segno" sicuro, agile ,leggero.
A volte i fili vengono raggruppati in insiemi senza forma come dei "grumi" di colore che pendono dalla tela e sono come la rappresentazione dei nodi, dei "guazzabugli" dell'esistenza,
dei grumi di dolore.
Sullo sfondo dei quadri sono spesso rappresentate immagini di donne stampate e ripetute in pose spesso "erotiche", impegnate in atti di erotismo individuale con i "nodi colorati" che in parte nascondono le immagini , in parte gli danno profondità.
Lo sguardo dell'osservatore è costretto ad "indagare" , ad andare oltre e scruta per decifrare e così facendo entra nell'intimità della donna.
Una donna che alla fine si svela senza pudori nei momenti più intimi di una sessualità solitaria, indipendente dove l'uomo non c'è e non appare mai.
Solo nei quadri che rappresentano baci appassionati si vedono raffigurati parti di volti maschili.
Ecco che allora l'uomo è accettato ,è partecipe ma è proprio solo nel momento del "bacio" atto d'amore e di condivisione più forte.
In altri quadri ,questi senza "grumi" di fili, le donne sono rappresentate intente in attività casalinghe ed allora la tela è più aperta , più decifrabile e sembra trasmettere serenità, perchè la dimensione "tradizionale" della donna "permette" una più tranquilla rappresentazione.
Ma anche quì il segno e il ricamo sono leggeri e agili e sembrano dare forza e bellezza alle attività più consuete più ripetitive che , da sempre, le donne svolgono.
Sono queste opere di una donna che indaga sull'universo femminile , che esprime in maniera forte e originale il suo modo di vedere "le altre", con uno spirito di solidarietà e di comunanza bello da vedere e da sentire.
Lettura critica dell'opera di Maria Di Tano
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