domenica 6 settembre 2009

Monte Vettore.Monti Sibillini



Piana di Castelluccio coperta di nebbiaSabato 29 agosto si sale al Monte Vettore – la vetta più alta dei Monti Sibillini – all'interno del Parco dei Monti Sibillini – http://www.sibillini.net/ - con il CAI di Latina http://www.cailatina.com/ .
Il punto di partenza è il valico di Forca di Presta a cui si sale dalla spettacolare Piana di Castelluccio di Norcia, dove vengono coltivate le famose lenticchie.

Già arrivare a Forca di Presta è uno spettacolo perchè una fitta nebbia copre tutta la piana, e mentre si sale la vediamo in basso , così fitta , spumosa , soffice che ci dà l'idea di un'enorme distesa di panna montata.
Il valico , come sarà poi lungo quasi tutto il sentiero che sale al Vettore , è battuto da un forte vento che mitiga un po' il sole che, a dispetto di alcune previsioni , ci ha sempre accompagnato.

La salita al Vettore ,che è di circa 950 metri di dislivello, è considerata impegnativa per vari motivi: totale assenza di alberi , vento , lunghi tratti molto ripidi.
Ma il panorama è bello e poco dopo i nostri sforzi sono premiati dall'emozione della visione di un'aquila reale che ci passa sulla testa a poca distanza , veleggia piano con le grandi ali spiegate e possiamo ben osservare le macchie chiare al di sotto delle remiganti che ce la fanno individuare come un esemplare adulto , è “accompagnata” - come capita spesso – da un gheppio che vola quasi attaccato .

La vegetazione è scarsa ma la carlina aculea dai bei fiori argentaticarlina aculea mitiga l'asprezza delle rocce e del sentiero.
All'inizio del tratto finale sulla sinistra si apre l'imponente anfiteatro di pareti rocciose ,al di sotto delle quali c'è il famoso Lago di Pilato ,il cui nome è dato dall'antica leggenda che vuole che il corpo del famoso procuratore romano fosse trascinato ,da alcuni buoni, fino alle acque del lago. anfiteatro di monti intorno al lago di Pilato

Il lago si forma esclusivamente con le acque dello scioglimento della neve e al suo interno vive
il famoso chirocefalo dei Marchesoni, un piccolo crostaceo che è presente sulla terra solo nel lago di Pilato, una specie endemica,“relitto” di epoche antichissime.

In prossimità della vetta vediamo i lattiginosi fiori della stella alpina dell'Appennino che sapevamo essere una caratteristica delle vette più alte dei Monti Sibillini.
Sulla vetta il panorama è stupendo : tutto il versante marchigiano a destra , con colline e basse montagne boscose e le creste e le alte cime dei Sibillini a sinistra.

Andando via intravediamo bene, sulla parete laterale del Monte Vettore, una particolare frattura chiamata sentiero delle fate che la leggenda vuole essere stata lasciata dalle fate che rientravano in fretta nell'antro della Sibilla che si apre sull'omonimo Monte.
Tante leggende..sui Sibillini!

Maria Di Tano
Latina,31.08.09

3 commenti:

Anonimo ha detto...

durante un agostoventoso ho visto ilVettore dal basso Qundo ci ritornerò, salendo in vetta, sarà piacevole "ripassare" la tua piacevole descrizione!!!!!

Pina

Mary ha detto...

Si vai, perchè è un'escursione davvero emozionante! E occhio al cappello, che non ti voli via per il vento, come è successo a me!
Ogni tanto poi guarda in alto, potresti avere la fortuna di vedere
un'aquila!

Anonimo ha detto...

Negative news - Syria's 'mutilation mystery' increases...