Domenica 30.08.09 escursione del gruppo CAI di Latina- http://www.cailatina.com/ - sui Monti Sibillini: Monte Porche- Sasso di Palazzo Borghese – http://www.sibillini.net/
L'escursione è ad anello , si parte da località Le Prata – poco dopo Castelluccio di Norcia,sopra il cosiddetto “Pian Perduto” (parte della piana chiamata così perchè “persa” dall 'Umbria e “acquistata” dalle Marche)diretti verso Monte Porche e Sasso di Palazzo Borghese.
Nella salita ci colpisce il paesaggio quasi “lunare” , montagne brulle senza vegetazione tranne alcune “macchie” lasciate per il rifornimento di legname.
I Sibillini infatti ,dal 1500, furono disboscati per essere utilizzati per il pascolo degli ovini che raggiunse proporzioni gigantesche , contando circa 2 milioni e mezzo di capi. Tale allevamento intensivo si protrasse per tutto il 1800 , dando vita ad importanti lanifici ed iniziando a diminuire solo dopo la prima guerra mondiale, per la concorrenza delle fibre sintetiche.
La pratica dell'allevamento , protrattasi per secoli , ha modificato la composizione del terreno , rendendolo troppo azotato e non in grado di far nascere le faggete , normalmente presenti a queste quote. Anche il rimboschimento tentato è fallito e solo ora cominciano a nascere piante pionere : rosa canina e ginepro che nel giro di un centinaio di anni, piano piano, modificheranno nuovamente la composizione del terreno, ripermettendo la nascita degli alberi tipici della montagna: ornielli , faggi, carpini.
Su Monte Porche – 2233 m.- il panorama è molto bello su tutta la catena dei Sibillini e in lontananza i Monti della Laga , dal versante marchigiano salgono fitte nuvole che in breve avvolgono la base di Sasso di Palazzo Borghese verso cui ci dirigiamo, seguendo il sentiero.
Il Sasso di Palazzo Borghese è un massiccio calcareo con il bordo frastagliato che precipita a picco verso il basso , a tratti è avvolto da lembi di nuvole , la visione è decisamente affascinante e imponente e il Sasso sembra il “guardiano” di Palazzo Borghese – la montagna di fronte ,dal singolare nome dovuto alla somiglianza che i pastori,vedendola da lontano, ravvisavano con i palazzi nobiliari di Roma.
Sul sentiero, che passa lateralmente, una numerosa fioritura di stelle alpine dell'Appennino dal colore bianco che assomiglia a quello delle nuvole che di frequente le avvolgono.
Proseguiamo lungo il cosiddetto sentiero imperiale , che nell'antichità metteva in comunicazione il Piceno con Roma , deviamo ad un certo punto per scendere verso Castelluccio di Norcia, il piccolo grazioso paesino , che si erge su “Pian Grande” e dove chiudiamo il nostro giro ad anello.
L'escursione è ad anello , si parte da località Le Prata – poco dopo Castelluccio di Norcia,sopra il cosiddetto “Pian Perduto” (parte della piana chiamata così perchè “persa” dall 'Umbria e “acquistata” dalle Marche)diretti verso Monte Porche e Sasso di Palazzo Borghese.
Nella salita ci colpisce il paesaggio quasi “lunare” , montagne brulle senza vegetazione tranne alcune “macchie” lasciate per il rifornimento di legname.
I Sibillini infatti ,dal 1500, furono disboscati per essere utilizzati per il pascolo degli ovini che raggiunse proporzioni gigantesche , contando circa 2 milioni e mezzo di capi. Tale allevamento intensivo si protrasse per tutto il 1800 , dando vita ad importanti lanifici ed iniziando a diminuire solo dopo la prima guerra mondiale, per la concorrenza delle fibre sintetiche.
La pratica dell'allevamento , protrattasi per secoli , ha modificato la composizione del terreno , rendendolo troppo azotato e non in grado di far nascere le faggete , normalmente presenti a queste quote. Anche il rimboschimento tentato è fallito e solo ora cominciano a nascere piante pionere : rosa canina e ginepro che nel giro di un centinaio di anni, piano piano, modificheranno nuovamente la composizione del terreno, ripermettendo la nascita degli alberi tipici della montagna: ornielli , faggi, carpini.
Su Monte Porche – 2233 m.- il panorama è molto bello su tutta la catena dei Sibillini e in lontananza i Monti della Laga , dal versante marchigiano salgono fitte nuvole che in breve avvolgono la base di Sasso di Palazzo Borghese verso cui ci dirigiamo, seguendo il sentiero.
Il Sasso di Palazzo Borghese è un massiccio calcareo con il bordo frastagliato che precipita a picco verso il basso , a tratti è avvolto da lembi di nuvole , la visione è decisamente affascinante e imponente e il Sasso sembra il “guardiano” di Palazzo Borghese – la montagna di fronte ,dal singolare nome dovuto alla somiglianza che i pastori,vedendola da lontano, ravvisavano con i palazzi nobiliari di Roma.
Sul sentiero, che passa lateralmente, una numerosa fioritura di stelle alpine dell'Appennino dal colore bianco che assomiglia a quello delle nuvole che di frequente le avvolgono.
Proseguiamo lungo il cosiddetto sentiero imperiale , che nell'antichità metteva in comunicazione il Piceno con Roma , deviamo ad un certo punto per scendere verso Castelluccio di Norcia, il piccolo grazioso paesino , che si erge su “Pian Grande” e dove chiudiamo il nostro giro ad anello.
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