mercoledì 25 maggio 2022

"Civita Vecchia" di Arpino

porta con arco a sesto acuto

 

La Civita Vecchia di Arpino è un luogo di grande fascino e suggestione che raccoglie monumenti particolari e di notevole bellezza: la cinta di Mura Ciclopiche, il grandioso arco a sesto acuto e la Torre di Cicerone.

La Civita Vecchia è un antico insediamento del popolo dei Volsci che si erano insediati su altre alture del territorio costruendovi centri abitati quali Alatri,Segni,Aquino ed analoghe cinta di mura difensive.

Queste mura sono chiamate tradizionalmente Ciclopiche,con un richiamo ai mitici Ciclopi dei Greci ed alla grandiosità delle costruzioni, ma la dicitura più corretta è Mura Poligonali. Sono infatti dei grandi massi poligonali posti sapientemente uno sopra l'altro senza legami di malta. Queste Mura furono restaurate in epoche successive quindi in epoca romana e medioevale.

Una grandiosa porta con Arco a Sesto Acuto si apre nella cinta di Mura.Questa porta richiama nella forma la famosa Porta dei Leoni di Micene ,il centro più importante della Civiltà Micenea. La Porta è stata realizzata con blocchi sovrapposti ,tagliati diagonalmente, che si restringono verso la cima.

Arpino dalla Civita Vecchia

Di epoca medievale invece è la famosa Torre di Cicerone. Già in epoca romana la Civita fu collegata alla famiglia di Cicerone a seguito di un'antica tradizione che qui collocava la  residenza degli avi del grande oratore. Il profilo imponente della Torre insieme alla porta a sesto acuto caratterizzano questo bellissimo centro,facendone un unicum in tutto il territorio.

Torre di Cicerone

La visione più bella e stupefacente è quella che si ha salendo a piedi dal paese di Arpino e percorrendo prima le stradine asfaltate in forte pendenza e poi il sentiero con gradoni di pietra circondato da vegetazione e fiori.

La Civita Vecchia poi presenta antiche case medievali ristrutturate e le due belle Chiese della SS.Trinità del '700 e la Chiesa di S.Vito del 1500. Nel punto più alto la piazza davanti alla chiesa lo sguardo spazia a 360 gradi permettendo di riconoscere il profilo dei vicini Monti Ernici e a sud in lontananza quello dei Monti Lepini.