domenica 26 maggio 2019

Il fiume Ufente nella Pianura Pontina


Il fiume Ufente caratterizza la Pianura Pontina scorrendo nella parte meno urbanizzata del territorio,dove l'ampia campagna coltivata della pianura è percorsa da numerosi corsi d'acqua.
Girando tra queste strade che formano un reticolo tra le Migliare e l'Appia ci si imbatte in questi canali e fiumi che nascono dai Monti Lepini e scorrono verso il Mar Tirreno segnando e caratterizzando il territorio.
Il fiume Ufente e il canale Selcella scorrono quasi paralleli tra loro e si ingrandiscono man mano che si prosegue in direzione sud verso Terracina.
E' un paesaggio di grande fascino e la primavera lo arricchisce di colori spruzzando di giallo e del rosso dei papaveri gli ampi  campi e le radure.
Le numerose strade del reticolo  costeggiano spesso i due corsi d'acqua,permettendo di ammirarne la bellezza, e a tratti questi invece proseguono il loro corso allontanandosi tra i campi.
Avvicinandosi alla fine della pianura pontina l'Ufente si unisce con un altro grande fiume che proviene dai paesi del Frusinate: l'Amaseno.
Nella località Ponte Maggiore L'Ufente e l'Amaseno si uniscono e confluiscono nel Linea Pio il canale della bonifica che costeggia tutta la Via Appia da Borgo Faiti a Terracina.
I tre corsi d'acqua prendono a questo punto il nome di Fiume
Portatore e lentamente portano le loro acque nel mar Tirreno nella Porto Badino.
località di
Specie nella parte finale l'Ufente è stato rimaneggiato durante i lavori di bonifica della palude.
La bellezza del fiume Ufente ha portato recentemente il comune di Pontinia,preceduto in questo dal comune di Sezze,ad emanare una delibera per la tutela e valorizzazione dell'Ufente.
La delibera riconosce l'importanza del fiume dal punto di vista ambientale ed anche la necessità della sua protezione dalla forte pressione antropica che va dall'agricoltura intensiva agli allevamenti ed agli scarichi dell'area industriale di Mazzocchio

sabato 4 maggio 2019

Museo archeologico di Sezze


Nel paese di Sezze, l'antico paese romano di Setia,adagiato sulle propaggini dei Monti Lepini,ed affacciato sulla Pianura Pontina, è presente e visitabile un bel Museo Archeologico,collocato nel centro storico del paese.
Visitando il museo si scopre che tutta l'area era ricca di grotte ed
insediamenti preistorici. L'antica Setia romana,invece, ci ha rimandato reperti , preziosi manufatti, iscrizioni e statue.
Tra le prime sale, accoglie i visitatori una grande mosaico pavimentale perfettamente conservato. La decorazione a riquadri è stata realizzata con effetto prospettico e i riquadri assumono uno spessore e una profondità che lasciano stupiti. Al lato c'è una grande iscrizione detta "Miliario Traianeo" che ricorda i lavori,promossi dall'imperatore Traiano, di sistemazione della strada che dall'Appia portava agli Archi di San Lidano.
In altre sale,invece, sono collocati numerosi doni votivi,provenienti dall'area sacra di Crocevecchia. Tra le tipiche riproduzioni di membra e organi umane ed altri oggetti , ci sono delle teste votive che presentano caratteri stilistici di tipo arcaico.
Non mancano poi le monete romane dalle più antiche con il ben visibile S.C. (senato consulto) a quelle di epoca imperiale con il profilo degli imperatori.
Un altro reperto interessante è la cosiddetta fanciulla di Sezze,conservata in originale al Museo Nazionale Romano, presenta un ricco panneggio ed un'elaborata acconciatura. Proviene da una delle più ricche ville setine,dotate di arredi lussuosi.
Il municipio di Setia fu istituito dai Romani agli inizi del I sec. dopo la rapida romanizzazione del territorio, culminata nella costruzione della Via Appia nel 312 a.C.
Come spiegano dei pannelli già nel 358 alcuni coloni romani furono inviati nel territorio ed iscritti alle tribù "Pomptina" ed in seguito "Oufentina" (dal nome di uno dei più importanti fiumi del territorio :l'Ufente).