sabato 17 novembre 2018

Parco di Monte Orlando di Gaeta


Nella bella città di Gaeta,uno dei paesi più ricchi di storia e tesori artistici del Lazio,è presente sull'altura di Monte Orlando un Parco http://www.parchilazio.it/monteorlando  che unisce ambienti di vegetazione mediterranea e costruzioni storiche che risalgono all'epoca romana e al periodo Borbonico quando Gaeta era uno dei capisaldi del Regno Meridionale. Lambisce il Parco e,in qualche modo ne fa parte, anche il complesso del Santuario della Montagna Spaccata con la famosa Cappella del Crocefisso,La Chiesa in stile spagnolo e la Grotta del Turco.

Il sentiero che sale sulla cima del Monte Orlando inizia proprio al lato della Chiesa, attraversa un bosco ricco di vegetazione con piante ed essenze della flora mediterranea. Un' importante parte del sentiero devia verso sud toccando rispettivamente gli edifici della : Polveriera Carolina, la Polveriera(ora museo) Real Ferdinando per poi finire nel grande complesso della Polveriera Trabacco.

Lungo questo percorso si apre  la vegetazione e il mare  appare a tratti. Alla fine presso la Polveriera Trabacco il paesaggio è più ampio e la visione del paesaggio marino di tutta la  costa sud è davvero splendida.
Ritornando al sentiero principale si sale verso la cima  gradatamente,attraversando la vegetazione mediterranea e passando vicino ad un'antica cisterna romana. Si arriva infine  sulla cima dove l'imponente mole del Mausoleo di Munazio Planco,glorioso generale romano,si staglia contro il cielo ,affiancata,a poca distanza,dal moderno Faro di Gaeta. Il Mausoleo ha una perfetta forma rotonda ed è interamente ricoperto di marmi,davvero un monumento stupefacente!! Si prosegue il percorso ad anello facendo attenzione a deviare a sinistra per poter percorrere l'interessante Sentiero Didattico tra cisti,ginestre,viburni e piante di mirto con le bacche.

lunedì 5 novembre 2018

Il castello di Sermoneta


Il castello di Sermoneta si erge maestoso e imponente sulla sommità della collina nelle propaggini sud dei Lepini.
Maschio del castello di Sermoneta
Dalle mura e dai torrioni si può ammirare il panorama della pianura pontina a sud , fino alle isole pontine nei giorni più limpidi, mentre le pendici del Monte Corbolino lo sovrastano a nord.
Visitiamo il castello nell'ultima domenica di Ottobre , c'è un vento fortissimo che quasi impedisce di camminare. Oltrepassati i ponti levatoi e ammirati i due portali di ingresso,avanziamo a fatica nel cortile interno, la grande piazza d'arme. 
Nel procedere a piccoli passi sferzati da un vento  eccezionale che il giorno dopo ha portato devastazione e sciagure
nel Lazio e in altre regioni,ho sentito di capire cosa provano gli abitanti di Trieste quando la bora imperversa.
Nella piazza d'arme tre lecci ultra-centenari, piantati alla fine dell'800 ,muovono le loro chiome incessantemente, scossi dal vento impetuoso, hanno resistito e potranno essere ammirati ancora, mentre i bellissimi pini  che ornavano la vicina città di Terracina, sono stati buttati giù il lunedì dopo da una terribile tromba d'aria.

Ingresso del Castello di Sermoneta
La nostra guida ci fa rifugiare nella cosiddetta Casa del Cardinale, il palazzo-rifugio fatto costruire al posto della chiesa di S.Pietro in corte. Da lì ammiriamo le splendide forme del castello con la possente Torre del Maschio e l'altra più piccola che gli si addossa.Due importanti casate nobili i Caetani e i Borgia fecero costruire diverse parti di questo splendido castello.
 Dalla porta socchiusa per ripararci dal vento, ascoltiamo le spiegazioni della guida, ammirando la forza e l'eleganza delle forme.  Il castello fatto costruire dalla famiglia dei nobili  Annibaldi passò poi nelle mani dei Caetani,insieme ai possedimenti di Ninfa, ai tempi importante centro medioevale.
Il castello si trova su un'altura e permetteva il controllo delle strade ,insieme ad altre importanti torri.
Quando divenne Papa Alessandro Borgia fece scomunicare i Caetani, togliendogli tutti i territori. Così nel Castello di Sermoneta visse per sei anni la famosa Lucrezia Borgia,resistendo poi altri   vi vissero fino alla metà del '700. Periodo in cui si trasferirono a Roma nel Palazzo Caetani .
Piazza d'Arme con leccio centenario
due anni dopo la morte del potente genitore. Papa Della Rovere fece togliere la scomunica ai Caetani che, rientrati in possesso del castello, vi vissero fino alla metà del '700.
Alla fine del '700 le truppe napoleoniche si impossessarono del castello di Sermoneta facendo vari danni e coprendo buona parte degli affreschi. Nell'800 il castello fu affittato e usato come magazzino, venne data alle pareti la calce viva per igienizzare e così si persero buona parte degli affreschi.
Il conte Gelasio Caetani,zio di Lelia,ultima discendente dei Caetani, per 15 anni alla fine dell'800 fa sistemare il Castello.  Prima della morte di donna Lelia Caetani fu creata la "Fondazione Caetani", che ancora oggi gestisce il  Castello di Sermoneta e Ninfa e il suo famosissimo Giardino.