sabato 22 settembre 2012

Fiaccolata a Camporosello

C’è un’antica tradizione dell’escursionismo sui Monti Lepini : è quella della Fiaccolata a Camporosello, organizzata dal Cai di Sezze www.cailatina.com

E’ un’iniziativa che si ripete ogni anno nel mese di Settembre, da vent’anni, ed è molto sentita e partecipata.

Camporosello è un pianoro che si trova sotto la Sella del Monte Semprevisa,vi si arriva da vari sentieri ed è anche il punto d’arrivo di una strada sterrata, in via eccezionale aperta alle auto, proprio in occasione della fiaccolata.

I volontari del Cai organizzano l’escursione, che si svolge all’imbrunire con le fiaccole, ed anche la cena che si consuma mangiando sui tavoli allestiti all’aperto o al di sotto di una tenda.
E’ una simpaticissima esperienza molto suggestiva e allegra !!

Si sale a Camporosello -1100 m.- o a piedi o in macchina nel pomeriggio e poi, quando è ancora giorno, si sale sulla cima del Monte Erdigheta che si erge a 1450 m.a lato nord-ovest del pianoro.

Già la visione del sole che tramonta ,colorando il cielo di varie sfumature di rosso,è bellissima, quando poi il sole è tramontato, si aggiunge la suggestione della pianura pontina che comincia a
punteggiarsi di luci.



Si accendono quindi le fiaccole e si comincia il percorso in discesa , scendendo a zig zag dall’Erdigheta. La visione del serpente illuminato, nel buio della montagna, è molto bella, come lo è partecipare con le fiaccole accese alla discesa,stando bene attenti a mantenere le distanze e a schiacciare le eventuali scintille che cadono a terra.

Una volta arrivati nel punto dove sono allestiti i tavoli, le fiaccole vengono spente in un fuoco e ci si prepara per la cena.

Nel frattempo altre luci hanno cominciato a brillare : sono le stelle della volta celeste, che in montagna,senza l’inquinamento luminoso, sono uno spettacolo mozzafiato!!



venerdì 14 settembre 2012

Museo Civico di Norma e Parco archeologico di Norba

Norba.Porta Maggiore
Il paese di Norma, arroccato su uno sperone delle ultime propaggini dei Monti Lepini, è un paese di antica storia e tradizione ed è sede del Parco Archeologico dell’antica Norba e del Museo Civico di Norma.

Visitando il Museo si può conoscere la storia dell’ antica città di Norba e conoscere i particolari della sua improvvisa e tragica fine.

La città di Norba è menzionata nei documenti già dal 492 a.c. quando lo storico romano Tito Livio parla di coloni mandati a creare la colonia di Norba ..”affinché fosse una roccaforte nel territorio pontino”.

All’epoca delle guerre civili invece è datata la tragica fine, quando, come narra lo storico Appiano,

la città che aveva preso le parti di Mario, fu assalita dalle truppe di Silla che aveva prevalso nel conflitto.
Gli abitanti di Norba allora,che avevano conosciuto la terribile fine degli abitanti di Palestrina, preferirono uccidersi e incendiare la città una volta che,a causa di un tradimento,le truppe sillane erano riuscite a vincere la resistenza della città.

Norba:strada principale interna
I resti di Norba, confinanti con il paese di Norma, che fu poi costruito in epoca medioevale, sono visibili gratuitamente nel Parco Archeologico e mostrano delle possenti mura ciclopiche che si oltrepassano attraverso la Porta Maggiore.

All’interno si possono vedere varie strade in basolato,in buonissimo stato di conservazione, e poi l’Acropoli Maggiore e quella Minore ,con visibili i resti dell’importante tempio di Giunone.

Nel Museo c’è un vasto apparato di pannelli didascalici e didattici, mentre si attende la restituzione di importanti reperti-(antefisse,teste)- dalla Sovrintendenza di Roma.

Nel museo ci sono anche numerosi vasi per la conservazione dell’olio- una produzione di pregio di queste zone- risalenti al ‘700.

venerdì 7 settembre 2012

Arte contemporanea e archeologia al Procoio.Latina



Sfera di Cottiga
Presso il Museo Civico Antiquarium di B.go Sabotino a Latina, per il secondo anno , l’Associazione di arte contemporanea MAD- www.madarte.it-, ha allestito una mostra di opere di artisti contemporanei.

La mostra risulta particolarmente suggestiva per la cornice in cui sono collocate le opere: i giardini e le sale espositive del Procoio, sede del museo civico Antiquarium di Latina.

L’antichità, il mare , il tempo e la storia sono alcuni dei temi che trasversalmente uniscono le opere
contemporanee tra loro e ai reperti archeogici presenti nel museo.

Davanti l’ingresso del Procoio – antica struttura adibita alla lavorazione del latte di bufala,in epoca pre-bonifica- , campeggia la Sfera di Claudio Cottiga.
Procoio
Con un diametro di 150 cm e dal peso di 5 quintali la Sfera è in ceramica su un’intelaiatura di ferro, il bianco dominante è intarsiato di riquadri azzurri e marroni e la Sfera sembra racchiudere in sé i colori dell’ambiente circostante: il vicino mare,la terra ,gli alberi del giardino, rimandando ad una dimensione giocosa e allegra della forma e dello spazio.

Nel giardino sono poi collocati “ I guerrieri” di Nazzareno Flenghi ,realizzati con esili tronchi in cui sono inserite delle sottili ,ovali, lamine di pietra colorata.

All’interno colpiscono le tele di Anna Laura Patané che raffigurano dei grandi fossili :la libellula,il pesce e una madreperlacea conchiglia .

Particolare e affascinante la grande tela di Simone Ialongo in cui rappresenta una complessa stratigrafia del terreno con una forma ad imbuto, cui corrisponde a lato la tavola cronologica.