martedì 5 marzo 2024

Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno

 



La Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno si trova nella Val di Comino ,in provincia di Frosinone, al confine quasi con l'Abruzzo.

Il Lago è alimentato da una serie di sorgenti pedemontane,siamo infatti ai piedi dei Monti della Marsica e dalle acque che dal bacino dell'Alta Val di Sangro, attraverso fenomeni carsici, riemergono proprio in questa zona.

E' un luogo affascinante, conosciuto fin dai tempi dei romani per la sua "isola galleggiante" una sorta di tappeto erboso  galleggiante ,dove la vegetazione poggia le sue radici su uno strato di muschi di torbiera chiamati"sfagni", l'isola si sposta soprattutto quando le piogge del versante abruzzese dei soprastanti Monti portano abbondanti acque nel lago.  Si arriva ad ammirarla percorrendo una lunga passerella di legno, al termine della quale si vede l'isola su delle sfavillanti acque azzurre.

Questo dell'isola è uno dei vari sentieri costruiti lungo il lago ,prevalentemente sono lunghe passerelle


molto suggestive perché immerse in alte canne di palude ,che arrivano fino a tre metri di altezza e che oscillano perennemente mosse dall'aria e dal vento.

Anche il sentiero che parte dal vecchio mulino è molto affascinante ,si snoda lungo un ampio ruscello dove le acque scorrono veloci e lì vicino dei  germani reali stazionano indisturbati.


De cartelli didattici spiegano alcune caratteristiche del Lago ed anche l'episodio storico della fine del 1945 quando un gruppo di postesi occupò 10 ettari di terreni impaludati intorno al Lago la zona detta Pantano Grande,bonificando le terre dalle acque con un sistema di canalizzazione e tagliando l'ampia distesa delle canne. Il terreno fu suddiviso tre le famiglie e coltivato per anni ,fino alla fine degli anni '70 ,quando la costruzione di fabbriche spostò parte degli occupati nei lavori agricoli nelle industrie e i terreni ripresero  la loro forma iniziale : coperti dalle acque e dai canneti.

Famose sono anche le varie specie ittiche del Lago come la piccola trota chiamata "Carpione del Fibreno" e la rara trota macrostigma. Anche l'osservazione dell'avifauna è qui praticata per la presenza di aironi,folaghe, anatre di diverse specie e il raro falco di palude.

giovedì 15 febbraio 2024

La Sequoia Gigante nel Parco del Castello Gamba a Chatillon

 


 Nel centro della Valle d'Aosta nel paese di Chatillon c'è il Castello Gamba. Il Castello fu fatto costruire agli inizi del '900 dal barone torinese Carlo Maurizio Gamba come residenza per sua moglie, i cui familiari risiedevano nel Castello di Chatillon.


Castello Gamba è posto su uno sperone roccioso all'interno di un parco di 50.000 metri quadri al cui interno sono presenti piante provenienti da tutto il mondo incastonate in un insieme  armonioso composto  da viali, rocce e prati

Le piante presenti sono più di centocinquanta, di grandi dimensioni sono i faggi ed i pini austriaci oltre abeti rossi, cedri dell'Himalaya,tigli, roverelle, ippocastani e aceri.

Una caratteristica del parco è poi la presenza di Alberi Monumentali tutti censiti dalla Regione Valle d'Aosta e segnalati con apposite targhette. Pregevole e importante segnalazione che contraddistingue questi alberi e la Regione ,al contrario di altre regioni italiane le quali sono decisamente indietro nell'attività di censimento e segnalazione di Alberi Monumentali.

Le tre piante sono il Cipresso Calvo , lo Spino di Giuda   e soprattutto la più importante:  la maestosa 


Sequoia Gigante della California
- Sequoiadendrum giganteum.

La Sequoia è stata piantata nel 1905 è alta 37 metri ed  il suo tronco ha  un diametro di 217 ,si trova vicino al Castello,quasi all'inizio del Parco ,la sua vista sorprende ed emoziona per la  maestosità e bellezza.

Il Parco  fu ideato dall'architetto paesaggista Giuseppe Roda di Torino che curò anche la messa a dimora delle prime piante.

Il Castello Gamba è ora sede di un interessante e ricco di opere Museo di Arte Moderna,quando fu costruito,progettato dall'ing.Saroldi era un palazzo di notevole dimensioni e bellezza dotato perfino di un ascensore, il primo installato nella Regione Valle d'Aosta.


mercoledì 3 gennaio 2024

Museo della Cattedrale di Anagni

 

Il Museo della Cattedrale di Anagni raccoglie  opere d'arte preziose e comprende ambienti unici come la Cappella Caetani e la Cripta di San Magno.

Anagni è conosciuta come la Città dei Papi, per essere stata partecipe di eventi storici importanti quali il Concilio del 1160 e l'episodio dello Schiaffo di Anagni. Anagni era infatti il paese di origine di uno dei più importanti Papi del Medioevo :Bonifacio VIII Caetani.

L'episodio dello Schiaffo avvenne nell'ambito del conflitto tra l'autorità del Papa Caetani e quella di una nuova nascente forza nazionale : la monarchia francese guidata da Filippo il Bello.

Qui un gruppo di soldati francesi capitanati da Filippo di Nogaret ed aiutati da Sciarra Colonna - i Colonna erano tradizionalmente nemici dei Caetani- offesero Bonifacio VIII e lo imprigionarono nel suo Palazzo, da dove fu poi liberato dalla popolazione di Anagni.

Questi episodi sottolineano l'importanza della città di Anagni nel Medioevo ed il Museo raccoglie alcune importanti testimonianze quali le mitre e i paramenti liturgici come quelli conservati nella Sala dei Paramenti ,come il piviale in seta rossa e fili d'oro.

Un altro tesoro che lascia stupefatti è il Cofanetto di Thomas Beckett del XIII secolo-l'arcivescovo di Canterbury fatto assassinare dal re Enrico II nel 1170.

 Fu realizzato in smalto champlevé e fa parte di un gruppo di cofanetti con reliquie del Santo diffusi nei principali Paesi Occidentali, a riprova dell'importanza che la Chiesa riconosceva  a Thomas Beckett che pagò con la vita la sua difesa dell'indipendenza della Chiesa.

Anche la Cappella Caetani fa parte degli ambienti del Museo e si trova in un ambiente laterale della cattedrale . E' un ambiente suggestivo con  un ciborio a due colonne  con sotto i sarcofagi e degli affreschi della fine del 1200.



Si accede poi nella bellissima cappella di San Magno interamente affrescata con un ciclo di affreschi considerati tra i più importanti dell'Occidente Medioevale, con soggetti diversi nella volta ,nei tre absidi e sulle pareti laterali.

Per finire l'ultimo ambiente del Museo:il Lapidario che conserva  iscrizioni romane e medioevali e soprattutto delle lastre con bellissimi mosaici Cosmateschi , presenti anche nelle cappelle e in tutto il pavimento della Cattedrale.

La bellezza di questi mosaici con la varietà delle immagini,delle figurazioni e composizione delle tessere è una delle cose più stupefacenti.  La maggioranza delle chiese romaniche del Lazio presenta questi mosaici realizzati dalla famiglia dei Cosma marmorari romani che nella loro bottega realizzarono questi fantastici pavimenti e decorazioni di pulpiti e cappelle,facendoli arrivare nelle Chiese del Lazio e non solo.  

 

giovedì 12 ottobre 2023

Visita guidata di Castel di Sangro (Percorso della Transiberiana d'Italia)

 

                                

Castel di Sangro si rivela uno dei più grandi e bei paesi delle montagne abruzzesi, un grande Viale centrale ricco di negozi ,anche di artigianato locale , quasi nessuna desolante saracinesca abbassata,come si vedono invece in molte città italiane.


Quando inizia la visita guidata ci inoltriamo nel centro antico della città e in un edificio storico visitiamo la pinacoteca Patiniana che conserva alcune delle opere più significative del pittore -di Castel di Sangro- Teofilo Patini un pittore definito "verista" che ,come i grandi scrittori veristi, opera con i suoi dipinti un'azione di denuncia sociale, ritraendo  donne e uomini della sua terra in situazioni di fatica e povertà nel mezzo della bellezza dei luoghi.

La giovane guida ci narra la storia  del paese mentre attraversiamo le strade ed entriamo nel parco che circonda il fiume Sangro. Qui ,in una giornata di fine agosto ancora molto calda le persone si bagnano rinfrescandosi nelle acque del fiume che qui è molto basso.

La visita prosegue nel museo archeologico dove  sono presenti manufatti molto dell'età preistorica e della civiltà sannitica,l'orgoglioso popolo che viveva in queste zone e che a lungo tenne testa alle conquiste romane una sezione più recente narra gli avvenimenti legati alla presenza della Linea Gustav durante il Secondo Conflitto mondiale.

Riprendiamo il treno arricchiti dalla bellezza che le opere d'arte e la storia di un luogo sempre danno ai


visitatori che sanno ascoltare e guardare.

Ritornando indietro il treno si ferma solo ad Alfedena a riprendere il gruppo di viaggiatori scesi la mattina e riprende il suo viaggio lento e affascinante. Ripercorriamo a ritroso i luoghi che adesso riconosciamo.

Un'esperienza bellissima che ancor più ci lega all'Abruzzo terra affascinante da vivere!!  www.ferroviadeiparchi.it

 


mercoledì 27 settembre 2023

Cronaca del Viaggio sulla Transiberiana d'Italia

                


Il viaggio è un susseguirsi di emozioni.......mentre tutti attendiamo l'orario di partenza ammirando il treno storico,il convoglio "Centoporte",con gli interni interamente in legno, delle note musicali echeggiano nella stazione di Sulmona : è il gruppo L'Allegra Compagnia Musicale che intona le più belle e conosciute canzoni abruzzesi. La forza della voce e le tonalità coinvolgenti della fisarmonica trasmettono allegria e buonumore e tra i viaggiatori impazzano gli smartphone che catturano il momento con foto e video.

Si parte e quasi subito inizia la dolce salita con la stazione del vicino paese di Introdacqua.. poco dopo di lato appare un paese appoggiato su un lungo sperone roccioso : è Pettorano sul Gizio - uno dei borghi più belli - d'Italia, curiosamente lo stesso paese compare anche all'uscita della prima galleria e tutti si chiedono se è Pettorano o un akltro paese??  Il treno fa ampie curve e prosegue dolcemente la salita ...l'aria si fa più fresca con grande piacere di tutti !!...Siamo a Cansano a 984 metri...la stazione è


abbandonata e fa una certa impressione.

Si entra quindi in una lunga galleria :è la Galleria "Il Dirupo" usciti ecco ci appaiono l'insieme di abitazioni che caratterizza il quartiere recente di Campo di Giove a 1098 metri di altezza, il paese è proprio sotto al Massiccio della Majella ed è una nota località turistica soprattutto per il turismo invernale.

Si prosegue attraversando le pendici alberate della montagna  fino ad entrare nella più lunga delle Gallerie presenti : è la Galleria Majella di due km e mezzo. All'uscita un altro spettacolo : sono gli Altipiani di Palena, qui dove vediamo le balle di fieno riscaldate dal sole estivo, d'inverno l c'è  un'ampia distesa di neve  che ha reso famosa Palena.

Alla fine della Piana c'è la stazione di Palena dove il treno si ferma e c'è una sosta di un'ora per fare acquisti e ammirare prodotti dell'artigianato abruzzese. L'Allegra Compagnia Musicale rende la pausa ancora più divertente! Il paesaggio,i prodotti,la musica e la simpatia di tutti gli operatori riscaldano il cuore , siamo nel cuore d'Abruzzo che è un pò anche il cuore dell'Italia.

Risaliti  sul treno alla fine della pausa, dopo un'altra Galleria raggiungiamo la stazione più alta Rivisondoli-Pescocostanzo, dei bambini e adulti presenti nel Campo sportivo ci salutano al passaggio. Si raggiunge quindi la  stazione di Roccaraso dove inizia la lenta discesa...passiamo  tra la vegetazione fitta e poi la Galleria Arazzecca.

Durante il tragitto una giovane guida della Società Pallenium Tourism, che partecipa all'organizzazione del Viaggio, ci fornisce informazioni precise ed interessanti sulla genesi e sulla storia di questo


percorso storico.

La ragazza è di Sulmona e ha la stessa cordialità e simpatia dei musicisti del gruppo musicale che ci accompagna anche sul treno, prima chiede atutti i presenti le località di provenienza e riecheggiamo così i nomi di tante  città italiane.

Arriviamo alla stazione di Alfedena-Scontrone qui un gruppo di viaggiatori scende per recarsi alla visita guidata nella vicina Barrea sopra l'omonimo lago e vicino agli inizi dei più spettacolari sentieri del Parco Nazionale d'Abruzzo,Lazio e Molise.

Dopo continua la discesa che ci permette d'ammirare ancora di più il panorama dei declivi delle montagne e degli altopiani, arriviamo infine alla Stazione di Castel di Sangro dove una parte dei viaggiatori ha prenotato la visita guidata........la cronaca  continua al prossimo post 

venerdì 15 settembre 2023

La Transiberiana d'Italia.Il treno storico da Sulmona a Castel di Sangro

 

L'Abruzzo è una regione dai molti aspetti dall'Appennino alla costa adriatica, ma il cuore dell'Abruzzo sono le sue montagne dove tre Parchi Nazionali proteggono e valorizzano i territori : Il Parco d'Abruzzo,Lazio e Molise,Il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco della Maiella, più vari Parchi Regionali e Riserve Naturali.

 C'è un Treno speciale un Treno Storico, frutto dell'impegno di cittadini e Associazioni e della disponibilità delle FS -Ferrovie Storiche, Ente delle Ferrovie dello Stato Italiano, che attraversa alcune di queste montagne e attraversa due Parchi Nazionali : quello della Maiella e quello dell'Abruzzo,Lazio e Molise.

Il treno è conosciuto come Ferrovia dei Parchi ma anche la Transiberiana d'Italia- riprendendo il nome datogli dal giornalista che fece questo percorso d'inverno con la neve e preso dalla meraviglia dei luoghi disse che il treno era la Transiberiana d'Italia.

Questa tratta Ferroviaria nasce alla fine dell'Ottocento a seguito del grande sforzo del nuovo Stato


Italiano di collegare l'Italia con molte linee ferroviarie. E' stato, ed è ancora considerato, un capolavoro di ingegneristica perché riesce a risalire per quasi mille metri di dislivello in modo dolce e graduale. Il percorso integrale arriva fino ad Isernia, ma poer renderlo fruibile turisticamente il percorso viene accorciato fino a Castel di Sangro.

Il percorso è lungo 128 km con 58 gallerie e 103 ponti e viadotti ,ha collegato queste zone interne e impervie con Napoli collegata con altra linea con Isernia, è stata dismessa negli anni 2000 a causa della concorrenza del trasporto su gomma che ha reso non più economica la tratta.

Dal 2014 grazie alla collaborazione tra l'Associazione LeRotaie e la Fondazione FS Italiane il percorso ha ripreso a funzionare a scopo turistico e l'interesse e la partecipazione sono andati sempre più crescendo.

www.ferroviadeiparchi.it