venerdì 30 aprile 2010

Gli Uni e gli Altri(L'enigma dell'ora) di Giulio Paolini

Palazzo delle Esposizioni
Presso il PalazCorsivozo delle Esposizioni http://www.palazzoesposizioni.it/– collaterale alla mostra di opere di De Chirico ed in relazione con essa- c'è l'installazione:Gli Uni e gli Altri(L'enigma dell'ora) di Giulio Paolini , uno dei più importanti protagonisti dell'arte contemporanea.
Insieme alla disposizione di sedie con gli strumenti del pittore, su una parete una proiezione raffigura delle persone come ombre scure che osservano una porta cornice dorata chopera di Paolinie si trova in fondo ad una serie di pareti con riquadri.
Ad un certo punto la parete si scurisce : puntini neri sempre più fitti , ma la cornice dorata resta lì
al centro e, quando i puntini neri si dissolvono ,compare l'opera “Autoritratto nudo” di De Chirico - opera del 1943.
Sulla parete intanto continuano a susseguirsi riquadrature e porte e, mentre si alternano tutte queste immagini , una voce legge di continuo qualcosa di non comprensibile.
E' una voce dolce , legge con toni delicati , è un bisbiglio incessante , a tratti una litania, una preghiera ripetuta dove non si riesce a fermare la parole che scivolano via perdendo ogni significazione.
E' una voce che affascina ed intrattiene ed è misteriosa come l'osservazione della porta dorata,
con le persone – ombre scure senza identità- che guardano e si interrogano.

mercoledì 21 aprile 2010

Fabio Migli e il suo viaggio al Lago d'Aral

Fabio Migli
Fabio Migli,il noto viaggiatore in Panda, è venuto a Latina il 16 aprile – nell'incontro organizzato dall'Angolo dell'Avventura- a raccontare le sue esperienze di viaggio,regalando a tutti i presenti delle belle sensazioni e la possibilità di conoscere una persona dalle qualità eccezionali.

Fabio Migli si presenta così: “Sono un viaggiatore disabile in Panda e carrozzella ,appassionato delle terre d'Asia. Amo partire da solo , ma in compagnia delle genti del mondo e raggiungere luoghi lontani nello spazio e nel tempo, con una vecchia Fiat Panda 4x4 , attrezzata a mini camper.”

Durante l'incontro è stato proiettato un video ,da lui stesso realizzato, che narra del suo viaggio in Asia al Mare d'Aral , una volta il quarto lago della terra ed ora quasi scomparso a causa dlago d'Aralel “massiccio e dissennato” sfruttamento , per scopi agricoli, dei due fiumi che lo alimentavano.




Le riprese sono relative ai territori del Kazakhistan e Uzbekistan e ci trasportano in un mondo lontanissimo da noi, mettendoci a confronto con genti che vivono in condizioni di povertà , ma che mostrano dignità e cordialità.
Ed anche le tristi immagini delle navi arrugginite, arenate sul fondale ormai secco del Marenave nell'ex mare d'Aral,oltre ad essere toccanti , fanno riflettere sul come l'uomo, intervenendo a sfruttare l'ambiente naturale , provochi alterazioni e devastazioni delle quali altri uomini diventano vittime.


Fabio Migli ,che ha imparato il russo viaggiando in quei luoghi, ci ha raccontato a lungo le sue esperienze ed incredibili sono state la sua serenità ed anche umiltà nel raccontare le vicissitudini e i rischi dei suoi viaggi, sempre “in solitaria”.
Il suo sorriso ,sul volto e negli occhi, rimane un'immagine bella e forte che insegna come si può vivere a pieno la propria vita e le proprie passioni , sia in condizioni di “normalità” che di svantaggio.

giovedì 15 aprile 2010

Le Dune costiere da Capoportiere a Torre Paola

fioritura sulla dunaLe dune costiere si ergono sulla spiaggia da Capoportiere a Rio Martino (è il lungomare sinistro della spiaggia di Latina) , proseguendo poi lungo “la strada interrotta”,La Bufalara,Sacramento fino a Sabaudia e Torre Paola e sono l'elemento caratteristico di tutto quest'ampio tratto di costa,lungo 28 Km.



Dal pontile di Capoportiere lo sguardo segue tutta l'ampia curvatura della costa che si conclude con il promontorio del Circeo e il verde cordone costituito dalle dune ,con la loro vegetazione,spicca tra l'azzurro del mare e il celeste del cielo.


Le dune costiere caratterizzano il paesaggio e costituiscono un elemento di grande bellezza in particolare in primavera per l'intensa fioritura di tutta la vegetazione costiera. fiore del carpobrotus
In questo periodo sulle dune infatti c'è un'esplosione di colori : il fucsia del “carpobrotus”(pianta in realtà non autoctona ed infestante) , il rosa del silene e il giallo del “medicago marina” e dell'”ononis variegata”. Queste piante che fanno parte della prima fascia di vegetazione(insieme a diverse altre) sono poi seguite dal verde brillante del ginepro e della fillirea che sono piante arbustive sempreverdi, le quali, intrecciate con lo smilax ,cominciano a consolidare la sabbia.



profilo del Circeo dalle dune
Quest'ambiente così caratteristico e bello fa parte del Parco Nazionale del Circeo -http://www.parcodelcirceo.it/- e costituisce uno dei tipici ambienti del Parco , insieme alla foresta planiziaria,ai laghi costieri e al Promontorio del Circeo.


Le dune costiere – fatte di livelli diversi :dal cakiletum alle dune embrionali e a quelle fisse- sono un'ambiente tanto bello quanto delicato.
Infatti il calpestio delle persone impedisce la crescita e lo sviluppo della vegetazione , che è quella che fa sì che la sabbia non venga dispersa dal vento e si consolidi intorno alle piante, innalzandosi anche a notevoli altezze.



Per questo motivo le dune costiere sono protette ed il Parco del Circeo , con i comuni di Latina e Sabaudia,hanno provveduto alla costruzione delle passerelle di legno, che portano le persone sulla spiaggia . E' importante che tutti rispettino questi passaggi e non cerchino altri varchi tra la vegetazione , pur di non fare dei passi in più dal luogo del parcheggio.
Come sempre nel rispetto dell'ambiente non bastano le azioni fatte dalle Amministrazioni Pubbliche , ma sono necessari i comportamenti dei singoli cittadini.

mercoledì 7 aprile 2010

Monte Lupone

faggi nella parte iniziale Monte Lupone è la terza cima dei Lepini, è alto 1378 metri e vi arriva con percorsi segnati con le tipiche bandierine bianche e rosse del CAI .
Tutti e tre i percorsi che arrivano sulla cima del Lupone: da Norma,Roccamassima e Campo di Segni, sono belli, anche se con caratteristiche diverse.


Saliamo da Campo di Segni il giorno di Pasquetta , sperando che il tempo sia clemente.
Campo di Segni è un ampio pianoro carsico con tre piccoli volubri (laghetti) ed è ampiamente utilizzato per l'allevamento, in certi giorni vi si possono vedere insieme : mucche, cavalli ,pecore.
Colpisce in questo percorso la bellezza delle faggete , nella parte più bassa ci sono faggi di grandi dimensioni , dei veri patriarchi della natura ,e sembrano dei guardiani silenziosi che con la loro imponenza richiamano gli uomini al rispetto .


Il percorso- sempre ben segnato- si inerpica con un discreto dislivello che ci toglie il fiato.
Nella parte intermedia i faggi diventano più snelli ma molto alti ed ogni tanto ne vediamo qualcuno caduto a terra , spezzato probabilmente dal vento.
Man mano salendo entriamo nel mezzo delle nuvole che non abbandonano il monte . Piano piano l'acqua ci bagna i capelli , ma la suggestione degli alti alberi circondati dal bianco è sempre molto forte.
Dopo un po' abbandoniamo il manto di foglie che copre tutto il terreno e sul quale si cammina piacevolmente come su un soffice tappeto, siamo arrivati sulla cresta sassosa che ci porta alla cima.


La tipica croce in ferro ci indica l'arrivo sulla cima , in questo giorno il panorama è poco cima del Luponevisibile , ma da qui si può spaziare dalla pianura pontina e il mare ad ovest
alla pianura dove passa l'autostrada ad est, fino ad intravedere l'agglomerato urbano che da Tivoli lungo la Tiburtina porta a Roma.
Ma la vista più bella è quella sul resto della catena dei Lepini con l'ampio dorsale del gruppo del Semprevisa e Capreo proprio di fronte.