giovedì 12 ottobre 2023

Visita guidata di Castel di Sangro (Percorso della Transiberiana d'Italia)

 

                                

Castel di Sangro si rivela uno dei più grandi e bei paesi delle montagne abruzzesi, un grande Viale centrale ricco di negozi ,anche di artigianato locale , quasi nessuna desolante saracinesca abbassata,come si vedono invece in molte città italiane.


Quando inizia la visita guidata ci inoltriamo nel centro antico della città e in un edificio storico visitiamo la pinacoteca Patiniana che conserva alcune delle opere più significative del pittore -di Castel di Sangro- Teofilo Patini un pittore definito "verista" che ,come i grandi scrittori veristi, opera con i suoi dipinti un'azione di denuncia sociale, ritraendo  donne e uomini della sua terra in situazioni di fatica e povertà nel mezzo della bellezza dei luoghi.

La giovane guida ci narra la storia  del paese mentre attraversiamo le strade ed entriamo nel parco che circonda il fiume Sangro. Qui ,in una giornata di fine agosto ancora molto calda le persone si bagnano rinfrescandosi nelle acque del fiume che qui è molto basso.

La visita prosegue nel museo archeologico dove  sono presenti manufatti molto dell'età preistorica e della civiltà sannitica,l'orgoglioso popolo che viveva in queste zone e che a lungo tenne testa alle conquiste romane una sezione più recente narra gli avvenimenti legati alla presenza della Linea Gustav durante il Secondo Conflitto mondiale.

Riprendiamo il treno arricchiti dalla bellezza che le opere d'arte e la storia di un luogo sempre danno ai


visitatori che sanno ascoltare e guardare.

Ritornando indietro il treno si ferma solo ad Alfedena a riprendere il gruppo di viaggiatori scesi la mattina e riprende il suo viaggio lento e affascinante. Ripercorriamo a ritroso i luoghi che adesso riconosciamo.

Un'esperienza bellissima che ancor più ci lega all'Abruzzo terra affascinante da vivere!!  www.ferroviadeiparchi.it

 


mercoledì 27 settembre 2023

Cronaca del Viaggio sulla Transiberiana d'Italia

                


Il viaggio è un susseguirsi di emozioni.......mentre tutti attendiamo l'orario di partenza ammirando il treno storico,il convoglio "Centoporte",con gli interni interamente in legno, delle note musicali echeggiano nella stazione di Sulmona : è il gruppo L'Allegra Compagnia Musicale che intona le più belle e conosciute canzoni abruzzesi. La forza della voce e le tonalità coinvolgenti della fisarmonica trasmettono allegria e buonumore e tra i viaggiatori impazzano gli smartphone che catturano il momento con foto e video.

Si parte e quasi subito inizia la dolce salita con la stazione del vicino paese di Introdacqua.. poco dopo di lato appare un paese appoggiato su un lungo sperone roccioso : è Pettorano sul Gizio - uno dei borghi più belli - d'Italia, curiosamente lo stesso paese compare anche all'uscita della prima galleria e tutti si chiedono se è Pettorano o un akltro paese??  Il treno fa ampie curve e prosegue dolcemente la salita ...l'aria si fa più fresca con grande piacere di tutti !!...Siamo a Cansano a 984 metri...la stazione è


abbandonata e fa una certa impressione.

Si entra quindi in una lunga galleria :è la Galleria "Il Dirupo" usciti ecco ci appaiono l'insieme di abitazioni che caratterizza il quartiere recente di Campo di Giove a 1098 metri di altezza, il paese è proprio sotto al Massiccio della Majella ed è una nota località turistica soprattutto per il turismo invernale.

Si prosegue attraversando le pendici alberate della montagna  fino ad entrare nella più lunga delle Gallerie presenti : è la Galleria Majella di due km e mezzo. All'uscita un altro spettacolo : sono gli Altipiani di Palena, qui dove vediamo le balle di fieno riscaldate dal sole estivo, d'inverno l c'è  un'ampia distesa di neve  che ha reso famosa Palena.

Alla fine della Piana c'è la stazione di Palena dove il treno si ferma e c'è una sosta di un'ora per fare acquisti e ammirare prodotti dell'artigianato abruzzese. L'Allegra Compagnia Musicale rende la pausa ancora più divertente! Il paesaggio,i prodotti,la musica e la simpatia di tutti gli operatori riscaldano il cuore , siamo nel cuore d'Abruzzo che è un pò anche il cuore dell'Italia.

Risaliti  sul treno alla fine della pausa, dopo un'altra Galleria raggiungiamo la stazione più alta Rivisondoli-Pescocostanzo, dei bambini e adulti presenti nel Campo sportivo ci salutano al passaggio. Si raggiunge quindi la  stazione di Roccaraso dove inizia la lenta discesa...passiamo  tra la vegetazione fitta e poi la Galleria Arazzecca.

Durante il tragitto una giovane guida della Società Pallenium Tourism, che partecipa all'organizzazione del Viaggio, ci fornisce informazioni precise ed interessanti sulla genesi e sulla storia di questo


percorso storico.

La ragazza è di Sulmona e ha la stessa cordialità e simpatia dei musicisti del gruppo musicale che ci accompagna anche sul treno, prima chiede atutti i presenti le località di provenienza e riecheggiamo così i nomi di tante  città italiane.

Arriviamo alla stazione di Alfedena-Scontrone qui un gruppo di viaggiatori scende per recarsi alla visita guidata nella vicina Barrea sopra l'omonimo lago e vicino agli inizi dei più spettacolari sentieri del Parco Nazionale d'Abruzzo,Lazio e Molise.

Dopo continua la discesa che ci permette d'ammirare ancora di più il panorama dei declivi delle montagne e degli altopiani, arriviamo infine alla Stazione di Castel di Sangro dove una parte dei viaggiatori ha prenotato la visita guidata........la cronaca  continua al prossimo post 

venerdì 15 settembre 2023

La Transiberiana d'Italia.Il treno storico da Sulmona a Castel di Sangro

 

L'Abruzzo è una regione dai molti aspetti dall'Appennino alla costa adriatica, ma il cuore dell'Abruzzo sono le sue montagne dove tre Parchi Nazionali proteggono e valorizzano i territori : Il Parco d'Abruzzo,Lazio e Molise,Il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco della Maiella, più vari Parchi Regionali e Riserve Naturali.

 C'è un Treno speciale un Treno Storico, frutto dell'impegno di cittadini e Associazioni e della disponibilità delle FS -Ferrovie Storiche, Ente delle Ferrovie dello Stato Italiano, che attraversa alcune di queste montagne e attraversa due Parchi Nazionali : quello della Maiella e quello dell'Abruzzo,Lazio e Molise.

Il treno è conosciuto come Ferrovia dei Parchi ma anche la Transiberiana d'Italia- riprendendo il nome datogli dal giornalista che fece questo percorso d'inverno con la neve e preso dalla meraviglia dei luoghi disse che il treno era la Transiberiana d'Italia.

Questa tratta Ferroviaria nasce alla fine dell'Ottocento a seguito del grande sforzo del nuovo Stato


Italiano di collegare l'Italia con molte linee ferroviarie. E' stato, ed è ancora considerato, un capolavoro di ingegneristica perché riesce a risalire per quasi mille metri di dislivello in modo dolce e graduale. Il percorso integrale arriva fino ad Isernia, ma poer renderlo fruibile turisticamente il percorso viene accorciato fino a Castel di Sangro.

Il percorso è lungo 128 km con 58 gallerie e 103 ponti e viadotti ,ha collegato queste zone interne e impervie con Napoli collegata con altra linea con Isernia, è stata dismessa negli anni 2000 a causa della concorrenza del trasporto su gomma che ha reso non più economica la tratta.

Dal 2014 grazie alla collaborazione tra l'Associazione LeRotaie e la Fondazione FS Italiane il percorso ha ripreso a funzionare a scopo turistico e l'interesse e la partecipazione sono andati sempre più crescendo.

www.ferroviadeiparchi.it

martedì 29 agosto 2023

Castello di Fenis - Valle d'Aosta


 

Tra i tanti Castelli che accompagnano il corso del fiume Dora Baltea che attraversa la Valle d'Aosta e che sono il tratto distintivo della valle del fiume, ce n'è uno che mantiene la struttura tipica del Castello medioevale: è il Castello di Fenis.

Il Castello fu costruito in periodi diversi tra il XII e il XV sec. a partire dal 1242 quando divenne feudo dei duchi di Challant, la più importante famiglia signorile della Valle d'Aosta, proprietaria della maggior parte dei castelli disseminati lungo la Valle del Fiume Dora 




L'ampliamento più significativo fu quello realizzato da Aimone di Challant nel  XV sec. A questo periodo infatti che risale il cortile interno con lo scalone impreziosito dal grande affresco di San Giorgio che uccide il drago e il loggiato ligneo. A questo periodo risalgono anche gli affreschi gotici che ornano le pareti del cortile e della cappella del primo piano con varie scene e personaggi.

 Altri affreschi invece furono realizzati ad opera di Giacomino di Ivrea su richiesta di Bonifacio di Challant sempre nel XV secolo.

Piano piano il castello cominciò a non essere più curato fino all'abbandono nel XVIII secolo,quando divenne ricovero per animali e deposito di raccolti.

Fu poi un gruppo di neomedioevalisti  ad occuparsi del castello fino ad acquistarlo nel 1906 e a donarlo  allo Stato italiano. Negli anni trenta del '900 ci furono poi degli interventi di restauro che rispettarono ed accentuarono il carattere medioevale.

Attualmente il Castello  mantiene un fascino medioevale ,le Torri, le Mura merlate e gli affreschi gotici introducono il visitatore in un ambiente "fiabesco"  al di là del tempo attuale. Si cammina al lato delle mura alzando lo sguardo verso le alti Torri per poi visitare l'interno con le guide che arricchiscono la visita con informazioni storiche e spiegazioni che illustrano i vari ambienti interni e gli oggetti presenti ampliando il senso di immersione nell'epoca Medioevale.

La Valle del fiume Dora Baltea è una Valle affascinante sia per il paesaggio  sia per la bellezza e il


valore storico dei tanti Castelli che la caratterizzano. 

lunedì 24 luglio 2023

Criptoportico Forense di Aosta

Nella città di Aosta colpiscono e stupiscono per la loro grandiosità alcuni Monumenti di epoca romana. Girando per la città,vivace e bella,l'antica Augusta Praetoria mostra ai visitatori ,quasi all'improvviso,   dei monumenti grandiosi e ben conservati e la meraviglia è la sensazione dominante. Questo è l'effetto che fa la Porta Pretoria,l'ingresso principale della'antica città,oppure l'enorme facciata del Teatro Romano,come anche il grandioso  Arco di Augusto e il Criptoportico Forense.

Criptoportico Forense

  La nota comune di tutti questi monumenti è certamente la grandiosità, nel caso del Criptoportico poi c'è anche la singolarità e unicità.

  Il criptoportico è una grande struttura seminterrata composta di due gallerie parallele con una volta a botte sostenuta da grandi pilastri.La luce proviene da delle finestre strombate poste sul lato interno.

  La struttura era posta al di sotto di un grande porticato al centro del quale vi erano due templi gemelli, di tutto il complesso si è conservata questa enorme doppia galleria: il Criptoportico.

 Il Monumento si trova al lato della Cattedrale di Santa Maria Assunta ,un grande albero, un tiglio secolare abbellisce l'entrata del Criptoportico. Si entra scendendo pochi gradini  e ci si trova dentro questa stupefacente struttura nel lato più corto,una luce dorata illumina l'ambiente ,camminando poi nello stupore crescente si scopre il lato lungo del Criptoportico con i grandi pilastri che si susseguono per circa 200 metri.

Teatro Romano

  Si capisce anche qui, come i Romani fossero "grandi" nell'arte delle costruzioni e come la città di Augusta Praetoria fosse importante per i Romani sia per la conquista delle Gallie sia per la viabilità dell'Impero per la sua posizione strategica nella Valle da cui si accedeva alle Provincie della Gallia sia all'antica Helvetia.
  

giovedì 6 aprile 2023

Riserva Naturale di Tor Caldara

 

Nel territorio del Comune di Anzio sulla costa c'è la Riserva Naturale di Tor Caldara,-Istituita come Riserva Naturale Regionale alla fine degli anni '80- un luogo naturale di grande fascino che presenta ambienti diversi. https://www.parchilazio.it/torcaldara-natura


Qui esistono sorgenti solfuree che nei secoli passati furono sfruttate con una cava di zolfo gestita dalla Camera Apostolica,organo dello Stato Pontificio ,nella cui giurisdizione ricadeva il territorio.

 Lo zolfo estratto insieme alla roccia veniva poi scaldato in grandi "caldane" dove si effettuava la separazione tra roccia e zolfo. Una parte della Riserva infatti è costituita dalle Cave dove veniva estratto il minerale.

 Seguendo l'itinerario segnato si attraversa prima un bosco di lecci con gli arbusti tipici tra cui spiccano lo smilax aspera e la rosa sempervirans,detta anche rosa di San Giovanni.

Dopo poco gli alberi prevalenti diventano le querce con vari esemplari di farnetto e farnia e soprattutto di sughere, queste particolarmente suggestive per grandezza e per forma.

Le sughere emergono da un sottobosco con piante tipiche della flora mediterranea e così oltre allo smilax e alla rosa cominciano ad apparire piante di ligustro e poi i delicati fiori del "velo della sposa" e poi avvicinandosi al punto panoramico, che si affaccia sulla cava vecchia, ecco piante di ginestra e molti esemplari di corbezzoli che da questo punto dell'itinerario fino poi alla Torre sono numerosi, quelli esposti al sole presentano già i fruttini con la rugosa forma caratteristica.



Il sentiero scende e destra e così si arriva in un  ambiente particolare, suggestivo che  ricorda quello della Solfatara di Pozzuoli. C'è una grande parete rocciosa, stratificata alla base con strisce di minerali vari ,macchie del giallo dello zolfo sono cosparse qua e là .

 Sulle pareti si notano i fori degli imenotteri un tipo di api di cui si nutrono degli uccelli di grande bellezza: i gruccioni, i variopinti uccelli colorati che hanno il loro nido su questa roccia, lì dove si vedono i fori più grandi. Di fronte alla roccia  la vegetazione di canne palustri nasconde un piccolo laghetto color verde tenero, qui si notano le bollicine dove avviene la  fuoriuscita dello zolfo.

Si risale tramite una scala di legno e così poco appare in uno pianoro verde  la Torre che si affaccia sul mare. Al di sotto un'alta falesia sovrasta una piccola spiaggia ed il mare.

La Torre, costruita sui resti di una preesistente villa romana, è una delle tante che lo Stato Pontificio fece costruire sulle coste del Lazio per riuscire ad avvistare i pirati saraceni  per secoli assalirono le popolazioni della costa, costituendo una minaccia costante.

Il paesaggio è di grande bellezza con la grande macchia verde della Riserva la Torre Caldara e il  mar Tirreno con le insenature di costa.

Il sentiero riprende effettuando una anello che permette di vedere nel bosco i resti  delle trincee


costruite durante lo sbarco di Anzio, qui infatti era stato posto il Comando base delle truppe britanniche sbarcate proprio su questa spiaggia.

Natura e storia si intrecciano in questo luogo di grande bellezza.

martedì 21 marzo 2023

Lago di Giulianello- Monumento Naturale

 

Il Lago di Giulianello è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2007. https://www.parchilazio.it/giulianello. Si trova al confine tra le provincie di Latina e Roma ed infatti gli Enti gestori sono i Comuni di Artena e di Cori.

Giulianello infatti è una frazione del Comune di Cori nonostante che, fino all'annessione dello Stato Pontificio nel Regno d'Italia -nel 1870-, fosse un comune a sé dal nome Giuliano con una storia antica e importante.

Il lago di Giulianello , di origine vulcanica come i vicini laghi dei Coli Albani, è un piccolo gioiello naturalistico di una bellezza inaspettata. Le sue acque sono verdi e calme,la vegetazione tutto intorno, fatta di gruppi di canne palustri , di salici e pioppi , ne esalta la bellezza, germani reali e oche popolano il lago nuotando sulle sue acque per avvicinarsi subito ai visitatori, numerosi nei week end.


Grandi alberi querce e pini sono presenti tutto intorno al lago e vicino alla strada sterrata di accesso, in alcuni casi si stagliano isolati- con un effetto scenico notevole- in mezzo ai campi coltivati che circondano tutto il luogo.

Sono presenti poi molti cartelli didattici che parlano delle antiche tradizioni popolari cresciute in questi campi e intorno al Foedus Julianus(in epoca tardo impero Fundus Julianus). Il territorio di Giulianello infatti, abitato da pastori seminomadi,
comincia ad interessare il patriziato romano, che qui cominciò a realizzare delle ville rustiche, nel periodo del tardo impero.

In epoca medioevale poi il territorio diventa un Feudo dove si insediano famiglie nobili le ultime - in epoca moderna 1600-1700 i Salviati che fecero costruire il Palazzo/Castello e poi i Borghese-, pur facendo sempre parte dello Stato Pontificio.

Man mano che ci si avvicina al Lago  sono presenti cartelli che si riferiscono ad antichi componimenti poetici popolari "in ottava rima" di uomini e donne che lavoravano nei campi, un cartello segnala infatti che ci troviamo nella Via dei Canti - leggendo con un'applicazione il QR-code è anche possibile ascoltare alcuni di questi canti popolari .


Del resto questa antica e importante tradizione di componimenti poetici e di canti è testimoniata dalla presenza nel Centre Pompidou di Parigi di una copia de "Il Canto della Passione di Giulianello". Al recupero di questi esempi di musica contadina ha lavorato negli anni uno studioso, ricercatore di cultura e musica popolare, Raffaele Marchetti che ha avuto anche la collaborazione di altri importanti studiosi di musica popolare.

Un segmento della Via Francigena del sud costeggia il lago proveniente dal vicino paese di Velletri.

Per chi ama la bellezza e la natura, il Lago di Giulianello regala belle visioni e belle emozioni.

lunedì 30 gennaio 2023

Orto Botanico di Roma

 

L'Orto Botanico di Roma è uno dei Musei dell'Università La Sapienza di Roma,si trova ai piedi del Gianicolo in quella zona archeologica denominata Ager Vaticanus.

L'Orto Botanico fu fondato da Papa Alessandro VII ed è un'evoluzione del "Giardino dei Semplici" del Vaticano. Si trova dal 1883 all'interno di Villa Corsini ,che fu la residenza della Regina Cristina di Svezia nel XVII secolo.

L'Orto è organizzato in una serie di ambienti,collezioni e giardini. Tra questi Il Giardino dei Sensi con piante riconoscibili attraverso sensazioni tattili,Il Giardino dei Semplici che contiene le piante officinali/medicinali,Il Bosco Mediterraneo con querce, carpini,viburni,aceri:le piante che ricoprivano il colle del Gianicolo. C'è la Collezione dei Vitigni italiani,la Valletta delle Felci e la Collezione dei Bambù. Ci sono poi le Serre : quella Tropicale,la Serra Arancera,la Serra Francese,la Serra Monumentale e la Serra Corsini che contiene le piante "succulente" (le piante grasse). Ogni sezione dona emozioni e stupore per la bellezza o  la grandezza o la particolarità delle piante presenti.

Ci sono poi diverse Fontane storiche : La Fontana dei Tritoni, La Scalinata delle Undici Fontane e Le Quattro Fontane.

Nell'Orto Botanico poi ci sono ben 340 piante ultracentenarie che durante la visita colpiscono e
stupiscono per la loro bellezza e maestosità e che da sole meriterebbero la visita.


E' utile programmare una visita di almeno mezza giornata/una giornata,perché due ore di sicuro non bastano per vedere la maggior parte delle sezioni ed anche perché la visita migliore è quella che lascia il tempo per stupirsi e per indugiare nella visione di queste meravigliose piante.


giovedì 12 gennaio 2023

Palazzo Chigi di Ariccia


 

Ariccia è un bel paese dei Castelli Romani ,situato nel margine meridionale del cratere dell'antichissimo vulcano laziale, è conosciuto per le sue specialità culinarie ma il suo centro storico è un vero gioiello del Barocco. Palazzo Chigi  con la Chiesa dell'Annunziata, posta di fronte, compongono un complesso architettonico ideato dal Bernini per il Papa Alessandro VII Chigi.

I Chigi,famiglia di banchieri senesi stabilitisi nel '500 nel Lazio ,divennero una delle più importanti famiglie dell'aristocrazia romana e la loro ricchezza e importanza si ritrovano nelle imponenti residenze :il Palazzo Chigi di Roma,ora sede del Consiglio dei Ministri, e il Palazzo Chigi di Ariccia ,residenza estiva della famiglia fino agli inizi del '900, quando,dopo la vendita del palazzo romano, divenne la residenza principale.


Si possono effettuare le visite del Palazzo in forma individuale e come visita guidata. Consiglio la visita guidata perché la bellezza dei luoghi si rafforza con le notizie storiche e familiari che le preparate guide forniscono ai visitatori. Così gli innumerevoli ambienti si susseguono alla vista dei visitatori dalle sale ricoperte di preziosi parati in cuoio alla farmacia del Palazzo ,dalla meravigliosa Sala da Pranzo estiva alla imponente Sala di rappresentanza,dalla cappella alle camere da letto.Su tute le pareti sono presenti preziose decorazioni parietali da quelle realizzate dall'artista Pietro Mulier detto "Il Tempesta" al le decorazioni ispirate all'Orlando Furioso e alla preziosa "sanguigna" del Bernini raffigurante San Giuseppe con il Bambino.

Nel Palazzo Chigi ha sede anche il Museo del Barocco,inaugurato nel 2007 con molte opere presenti frutto di donazioni private di intere collezioni. Sono presenti dipinti di molti importanti artisti quali: Pietro da Cortona, Mattia Preti,Sebastiano Conca,Il Baciccio,Corrado Giaquinto e altri.

Annesso al Parco ma visitabile solo in certi periodo è il Parco di 28 ettari residuo dell'antico bosco del "Nemus aricinum" è un giardino dal carattere naturalistico del tipo "giardino romantico",immagini del giardino sono presenti nei quadri degli artisti che partecipavano al Gran Tour d'Italie.