sabato 26 aprile 2008

Mostra.Lucio Fontana scultore



Nei locali della Galleria Nazionale d'Arte Moderna ,si può visitare in questi giorni e fino all'11 maggio, la mostra" Lucio Fontana. Scultore ".
L'allestimento presenta sale che ripercorrono a ritroso - da un punto di vista cronologico - alcune fasi importanti della produzione artistica del famoso scultore italiano.
E così la prima sala presenta i famosi "Concetti spaziali.Natura". Una serie di grandi palle di bronzo dalla superficie irregolare - quasi fosse plastilina aggiunta e non levigata - e ognuna di esse presenta grandi buchi deformanti e spaccature attorno alle quali la materia si accumula con grumi. Diverse le interpretazioni di queste opere, la più famosa delle quali è certo quella di Argan che le interpreta come espressioni di un mito "ctonio ,relativo a divinità legate a forze sotterranee, sismiche..".
Certo che quei "buchi" hanno l'aspetto di "ferite" inquietanti perchè deturpanti la sfera ,immagine di armonia e simbolo rassicurante.

Ma il lavoro sulla materia si ricollega ad un altro gruppo di opere , di una decina di anni precedenti, e cioè le sculture Teresita, Donna con fiore e Medusa, realizzate in ceramica colorata e riflessata. Sono opere molto belle accomunate da un'identica caratteristica che è la materia increspata agitata come un mare mosso dalle onde , con continui "grumi" - simili a quelli che si addensano attorno alle aperture di "Concetti spaziali.Natura" - ma che ,in queste sculture,
danno l'idea di una forma si fa strada ed emerge dal magma indistinto del materiale raggrumato.


C'è poi la sezione dei Disegni che espone un gran numero di quadri in cui il disegno è l'elemento essenziale, ma correlato alla ricerca spaziale parallelamente operata da Fontana nella scultura.


Tra le tante opere c'è poi il gruppo -assimilabile ai famosi "tagli" presenti in altre sale- di dipinti che presentano piccoli fori uniformi realizzati su tele monocrome.
Quei piccoli buchi in sequenze formano serpentine e intrecci vari , dove noi possiamo individuare forme diverse a seconda del punto di vista e così nel quadro in olio su tela bianca -Concetto spaziale del 1950- i buchi sono tante piccole stelle nere che spiccano sul bianco , come un cielo stellato alla rovescia ma ugualmente luminoso.

Recensione realizzata da Maria Di Tano
Pubblicata sul quotidiano Il Nuovo Territorio di Latina il 27.04.08

sabato 12 aprile 2008

Articolo "Il potere delle Credenze"

Le Credenze o Convinzioni sono i nostri filtri per l'interpretazione della realtà, sono le vie della nostra mappa mentale o più chiaramente rappresentano la sensazione di assoluta certezza riguardo qualcosa. Esse guidano la nostra vita e purtroppo spesso la persona non ne è consapevole, il problema è che ci sono credenze limitanti e credenze potenzianti e quelle limitanti purtroppo remano contro quelli che sono i nostri desideri e obiettivi di vita che consapevolmente ci poniamo.
Queste credenze, che sono appunto alla base della nostra visione della vita, non sempre però provengono da noi stessi, possono venirci da idee e condizionamenti messi in atto dalla famiglia oppure dalla società in cui siamo vissuti oppure da nostre interpretazioni "soggettive" di avvenimenti, interpretazioni spesso "falsate" da stati emotivi alterati.
Per avere il controllo della nostra vita - per prendere per così dire il timone della nostra navicella- dovremmo quindi in primo luogo capire quali sono queste credenze- e ce ne sono per ogni ambito della nostra vita- , vedere se sono potenzianti o depotenzianti , se ci hanno fatto bene o male ,se ci hanno fatto progredire o meno, capire poi se le condividiamo veramente o se ci sono state imposte e poi decidere quali lasciare e quali cambiare.
Come sempre la consapevolezza e la conoscenza sono alla base di ogni nostro progresso verso una vita più bella e felice e c'è poi bisogno del coraggio e dell'azione senza i quali non ci può essere davvero nessun vero cambiamento e miglioramento.

Dopo essere venuta a conoscenza di questi concetti tramite dei libri di alcuni importanti formatori italiani e americani che hanno studiato e applicato i principi della PNL e dei corsi che ho
frequentato ,l'ultimo proprio riguardante la PNL pratica "Practitionner", devo dire che vedo costantemente attorno a me dei comportamenti che evidenziano i concetti che ho indicato sopra.
Spesso poi le persone quando non riescono a raggiungere dei loro obiettivi- perchè frenati da
credenze limitanti, dicono a stessi "..non faceva per me..", "..non lo volevo veramente.." e così la scusa migliore è METTERE IN DUBBIO L'OBIETTIVO.

C'è poi il pensiero costantemente negativo e pessimista e così come dice Richard Bandler - uno dei padri della PNL :
"La maggior parte delle persone pianifica il peggio. Pensa a quello che potrebbe andare storto e poi lo applica alla perfezione"

Penso davvero che una maggiore conoscenza di se stessi e certe moderne acquisizioni - come quelle messe in evidenza dalla PNL - che permettono agli uomini una maggiore consapevolezza, andrebbero insegnate a scuola e probabilmente così ci sarebbero in giro più persone contente
al timone della loro vita..

giovedì 3 aprile 2008

Poesia "Neve"


Ti guardo e sorrido
mentre parlo piano parole leggere,
la gioia tra di noi,
palpabile e certa.

Bianche distese di neve intorno
e vette incontaminate
nei nostri occhi.
E la luce risplende
ancora ..e ancora.

Mostra su "L'Ottocento"



La mostra di pittura su l'Ottocento, che si sta tenendo alle Scuderie del Quirinale a Roma, presenta un gran numero di importanti quadri relativi a varie correnti artistiche e ai vari periodi storici dell'Ottocento , un secolo denso di importanti cambiamenti per il nostro Paese.


E così si va dall'epoca della Restaurazione e delle lotte risorgimentali ,che portarono all'Unità d'Italia, al periodo della fine del secolo attraversato da cambiamenti epocali , dalle lotte sociali e dalla nascita della classe operaia, in seguito all'inizio della Rivoluzione Industriale.
Sono molti gli artisti e le opere presentate nella mostra la cui scelta ,in maniera significativa , esprime sia il senso storico del periodo, sia le peculiarità artistiche dei vari movimenti e così si spazia dai ritratti neoclassici di Andrea Appiani alle opere risorgimentali di F.Hayez ,dalle rappresentazioni romantiche della natura della Scuola di Posillipo, alle opere dei Macchiaioli che rispecchiano la realtà sociale dell'Italia Unita.

Molte le opere celeberrime : dal "Ritratto di Bonaparte" di Appiani al "Bacio" di F.Hayez , da "In vedetta" di Fattori a "Ritorno alle Corse" di De Nittis , da "il Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo a "La mattanza di Favignana" di Leto .
Nel "Bacio" di Hayez - presentato nel '59 a Brera come simbolo dell'amore da cui nasceva la
nazione - il centro figurativo della composizione non sono tanto le due bocche, che si toccano appena, ma l'inclinazione sensuale del corpo della ragazza che aderisce al corpo dell'uomo - con quell'azzurro brillante del vestito che satura la visione - e le mani di lui che le tengono la testa e il volto, con tutte le sue forze protese verso quella bocca.


Altre mani in evidenza sono quelle presenti nel Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, dietro ai due uomini che avanzano sicuri con lo sguardo fiero e determinato fisso in avanti - simbolo del progresso che avanza - c'è la folla di uomini,donne e ragazzi e molti di loro "parlano " con le mani: con le palme aperte verso l'alto o il basso oppure strette nei pugni , spiegano, dimostrano, indicano oppure esprimono rabbia.


E' un quadro che affascina e cattura : c'è la fierezza della battaglia nei volti dei moderni eroi di un'Italia che cambiava.




Altro quadro particolare , anche se poco noto, è "Prima pioggia" di Luigi Nono , rappresenta
un campo fiorito -probabilmente un camposanto- le montagne sullo sfondo e al centro una donna anziana con il grembiule , china nell'atto di piantare un ombrello vicino a degli stendardi.
Il suo atteggiamento è dimesso , quotidiano e sembra proprio di vedere un'abitante di uno dei tanti paesi italiani, come sempre si incontrano quando si va a visitarli. E' il simbolo di un'umanità
dolente , ma coraggiosa : visita un cimitero e si ripara dalla pioggia e l'artista proprio nel momento di cogliere quei gesti ,così umani anche se così semplici, riesce a dar vita e a rappresentare dei sentimenti universali.


Recensione di Maria Di Tano