martedì 14 maggio 2013

Monte Alburno.Parco del Cilento


Il Parco del Cilento e Vallo di Diano- http://www.cilentoediano.it è uno dei tanti meravigliosi paesaggi che costituiscono delle Aree Protette dell'Italia che sono universalmente riconosciute come zone di particolare valore e bellezza mondiale riconosciute dall'UNESCO.

Nel 1997 il Parco del Cilento e Vallo di Diano(SA) è stato riconosciuto come una delle Riserve della Biosfera che assolvono il compito prestigioso di mantenere l'equilibrio tra Uomo e Ambiente e di tale equilibrio costituiscono esempi da salvaguardare.

I Monti Alburni fanno parte del Parco costituendone un Ambiente fondamentale.
La cima più famosa è il Monte Alburno a cui si arriva da vari sentieri,uno di questi parte dal bel Rifugio Panormo.Da quì la salita inizia passando dentro ad ampie faggete con il fondo innevato fino ad aprile.

 E' una zona ad alta densità di fenomeni carsici e perciò una delle caratteristiche del terreno è la presenza di frequenti  doline ed inghiottitoi.

Si apre ad un tratto nel percorso un bellissimo punto panoramico,da cui la vista spazia verso la sottostante Pianura chiamata appunto Vallo di Diano. 

Di fronte al punto panoramico c'è  un grande sperone roccioso dove i massi hanno formato una particolare composizione, quasi elementi di un Lego gigantesco dove una mano  abbia appoggiato e incastrato in bilico alcuni elementi.

Si percorrono alcune radure erbose e d'improvviso un forte  odore di aglio pervade l'aria,per terra tantissime piante dalle larghe foglie verdi sono le piante di "allium orsinum".

In mezzo  curiose composizioni attirano l'attenzione, sono foglie di questa pianta le cui punte sono racchiuse da una foglia secca di faggio.Crescendo la pianta ha bucato la foglia rimanendovi poi imprigionata.

La salita si fa più impegnativa per la presenza di  rocce che si superano aiutandosi con le mani.
Sulla cima del Monte Alburno a 1742 m.un bel paesaggio che spazia  dalla vasta pianura del Vallo di Diano a ovest, alla grande distesa di faggete ,che copre questa parte del Parco, a est.
La discesa avviene dall'altro versante compiendo un percorso ad anello che degrada dolcemente.
Distese di ciclamini costellano i tratti più aperti, camminando appaiono a tratti anche dei tassi di grandi dimensioni,mentre i crochi sempre più numerosi si aprono subito al lato dei tratti innevati.

 

 

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