martedì 5 giugno 2012

Sentiero "Luigi Di Rosa".Semprevisa

Domenica 27 maggio il CAI di Latina- www.cailatina.com - ha organizzato un’escursione su un percorso nuovo nel gruppo del Semprevisa.


Il sentiero poco conosciuto è stato dedicato a Luigi Di Rosa ,un ragazzo di Sezze che nei tristi “anni di piombo” ha perso la vita, vittima di una sparatoria.Nel 1972 questa stessa escursione era stata affrontata da lui ed altri ragazzi di Sezze ,uniti dal comune amore per la montagna.

Il percorso inizia da fosso”S.Angelo e risale le pendici della montagna in parallelo e di fronte al più noto sentiero che risale verso il Semprevisa.
Si attraversa un bosco di lecci dove si possono ammirare dei lecci centenari con una caratteristica forma “a candelabro”, derivata dai tagli annuali fatti dai pastori.
Si arriva quindi in una località chiamata “Rapina”, dove si possono notare i resti di un antico insediamento di pastori.
Da questo punto a 1050 m. si può vedere il Monte Lupone a nord e la cima del Semprevisa poco distante.
Si prosegue quindi per Monte Ardicara (1441m.), il punto più alto raggiunto, una cima aspra e brulla, che fa parte del gruppo del Semprevisa .
Tutta la Pianura Pontina è ben visibile con i quattro laghi costieri che la delimitano a sud-est e i paesi di Norma e Bassiano in basso alle pendici dei Monti.

Si discende in direzione sud-est lungo una bella cresta fino alla fonte S.Angelo da dove si prosegue fino al punto di partenza , compiendo quindi un largo anello.

Il ringraziamento di alcuni escursionisti , compaesani del ragazzo, ha chiuso la giornata in cui l’amore per la montagna e la natura si è unito al ricordo e alla commozione per un ragazzo che nella sua breve vita aveva anche lui cominciato ad apprezzare le vicine montagne.



1 commento:

afinocchito ha detto...

E' stata una magnifica giornata di esperienza naturale e di ricordo di Luigi grazie ai racconti di Paolo che gli era amico, di episodi di vita giovane fra i sentieri della semprevisa ancora inesplorati. Sicuramente sarebbe stato tra di noi che amiamo la montagna.
Una vita spezzata da un'atto di violenza fascista.