Bros:Soffitto del Macro |
Tra le varie opere e installazioni presenti in questi giorni al Macro alcune, in particolare,posseggono in pieno queste caratteristiche.
La prima è nel cortile interno,la si intravede già all’ingresso così enorme e variopinta.
Si percepisce un caleidoscopio di colori e avvicinandosi si vede l’enorme cono bombato, alto 10 metri, interamente composto di sacchetti di plastica colorati ,disposti in un’alternarsi ordinato di colori. E’ “Plastic Bags” dell’artista africano Pascale Marthine Tayou. Plastic Bags |
E’ realizzato con oggetti che appartengono alla quotidianità di ogni persona, ad ogni latitudine della terra, eppure, nella loro semplicità, assumono una dimensione immaginifica e allegra composti nella grande installazione che sembra invadere ogni spazio del Macro.
“IF” l’installazione di Carola Bonfili è invece dominata dal nero e dal buio in cui ,improvvisamente, una luce irrompe, il visitatore infatti entra in uno stretto corridoio dove il buio è totale ed è costretto ad avanzare toccando le pareti, che rimandano al tatto sensazioni diverse,ma sempre piacevoli, date dai vari materiali di cui sono composte.
Ci si concentra così sulle sensazioni tattili,quando ad un tratto il corridoio si allarga ed un sfera luminosa appare davanti agli occhi . Nel buio totale l’irrompere della sfera composta di luce iridescente sorprende e rallegra,come una gioia improvvisa che rischiara i problemi o come un pensiero positivo che illumina la mente.
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