L’aria comincia ad essere più umida , piena delle particelle d’acqua che si sprigionano dalla caduta delle acque. Più intenso si fa anche il rumore dell’acqua e ,man mano che ci si avvicina, una ricca vegetazione di colore verde intenso fa da cornice alle cascate che si dispongono in tre salti per un’altezza di 165 metri.
Uno dei sentieri, il più lungo, sale percorrendo in salita tutto il dislivello ed offre scenari affascinanti e ricchi di stimoli visivi e uditivi.
Tra le rocce proliferano le felci, i muschi e le piccole piante epatiche , il tipo di vegetazione che è presente nelle zone umide.
Il rumore intenso dell'acqua in caduta libera accompagna la salita.
Cavità di varie dimensioni si aprono nella roccia lungo il percorso, la più grande delle quali è un lungo tunnel che si affaccia sulla cascata proprio sotto il primo “salto”, è il cosiddetto “Tunnel degli innamorati”, e l’ombrello non impedisce di bagnarsi a coloro che si avventurano all’uscita del tunnel ,cercando di affacciarsi all’omonimo Balcone degli Innamorati .
Le cascate furono create nel 271 a.C. , quando il console romano Curio Dentato fece realizzare un canale per portare le acque del fiume Velino fino al sottostante fiume Nera. Il punto di caduta è proprio sulla rupe della località Marmore.
Nella zona ci sono circa 300 grotte, e curiose concrezioni calcaree di varia forma si incontrano lungo il percorso.
Su in alto alla fine del sentiero c’è un bel loggiato chiamato “La Specola” e fatto costruire dal Papa Pio VI .
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