Lo si raggiunge da diversi lati e versanti , la via più impegnativa, ma anche suggestiva ,parte dalla località detta “Cona di Selva Piana” ,sulla strada che dalla statale Monti Lepini porta al paese di Carpineto.
E' un sentiero lungo, di circa 800 metri di dislivello che attraversa vari ambienti. Dopo un primo tratto di sentiero nel bosco si arriva alla Fonte Acqua del Carpino, da qui si riprende a salire attraverso un bosco di lecci sempreverdi.
Ad un certo punto il bosco finisce e si arriva a dei pianori disseminati di muri a secco , ricoveri dei pastori.
Si prosegue a destra e si arriva ad uno dei punti più interessanti : in un piccolo pianoro si erge un'enorme quercia secolare : un cerro dalle caratteristiche foglie a “lobi”.
L'albero è maestoso pure adesso che è inverno ed ha perso tutte le sue foglie.
Ad un certo punto il bosco finisce e si arriva a dei pianori disseminati di muri a secco , ricoveri dei pastori.
Si prosegue a destra e si arriva ad uno dei punti più interessanti : in un piccolo pianoro si erge un'enorme quercia secolare : un cerro dalle caratteristiche foglie a “lobi”.
L'albero è maestoso pure adesso che è inverno ed ha perso tutte le sue foglie.
Insieme a noi c'è un biologo esperto nella flora dei Monti Lepini, ascoltiamo “coraggiosamente” la sua spiegazione mentre un vento freddo ci gela !
A questo punto inizia il tratto più bello che passa attraverso faggete e doline , un manto di foglie marroni copre il suolo e i pochi massi affioranti sono ricoperti da un muschio verde brillante, bellissimo!
Resistiamo alla tentazione di prendercene un po' ( tutto ciò che si porta via in un bosco produce un'alterazione all'ambiente ) e il posto è così bello che desideriamo lasciarlo intatto!!
Usciti dalla faggeta saliamo su una prima cima e qualcuno...si illude già di essere arrivati! Ma è solo un'anticima e la vetta del Malaina si mostra davanti a noi brulla ed aspra. La salita in questo tratto finale è molto ripida, ma una volta arrivati ..delle sorprese ci attendono : il ghiaccio ha formato, sulle foglie degli alberi e per terra, dei cristalli dalle forme strane e affascinanti .
Davanti a noi c'è la cima tondeggiante del Monte Gemma e dietro…...lo sguardo si perde tra le cime degli Ausoni che si susseguono in lontananza.
Resistiamo alla tentazione di prendercene un po' ( tutto ciò che si porta via in un bosco produce un'alterazione all'ambiente ) e il posto è così bello che desideriamo lasciarlo intatto!!
Usciti dalla faggeta saliamo su una prima cima e qualcuno...si illude già di essere arrivati! Ma è solo un'anticima e la vetta del Malaina si mostra davanti a noi brulla ed aspra. La salita in questo tratto finale è molto ripida, ma una volta arrivati ..delle sorprese ci attendono : il ghiaccio ha formato, sulle foglie degli alberi e per terra, dei cristalli dalle forme strane e affascinanti .
Davanti a noi c'è la cima tondeggiante del Monte Gemma e dietro…...lo sguardo si perde tra le cime degli Ausoni che si susseguono in lontananza.
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