lunedì 9 agosto 2010

Sentiero dei tedeschi.Val di Sole

lago di Palù dall'alto delle postazioni militari Il sentiero “dei tedeschi” è un sentiero escursionistico/alpinistico ,all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio-http://www.stelviopark.it/ - che parte dal rifugio Doss dei Cembri -e ripercorre la pista militare costruita dalle truppe austriache e tedesche durante la Prima Guerra Mondiale.
Il sentiero attraversa la Val della Mite e il versante meridionale dei Crozi di Val di Taviela, costeggia le montagne e si incontrano dei passaggi attrezzati con corde e un torrente con un ponte mobile .
Siamo un bel gruppo di persone del CAI di Latina, ci si ferma a mangiare su una “forcella” dopo un lungo costone .


Il percorso è ancora molto lungo ,così il gruppo più consistente decide di scendere mentre un altro piccolo gruppo prosegue guidato dalla nostra guida alpina :Luca .
La costanza viene premiata ,ad un certo punto, dall'incontro con un gruppo di capre che risale velocemente sui massi per raggiungerci e attorniarci. gruppo di caprette durante il percorso
Non ho neanche il tempo di accorgermene che una capretta bianca punta le sue zampe anteriori su di me, impaurita e un po' stupefatta tiro fuori del pane avanzato dallo zaino , mentre anche gli altri danno qualcosa da mangiare alle capre , ci divertiamo nel parapiglia anche se io chiedo aiuto. Ci allontaniamo seguiti dal belare di una capra che ci segue per un po'.



Raggiungiamo così le postazioni costruite dagli austriaci su un punto alto strategico che permette di vedere in basso tutta la Valle e il lago di Palù dall'acqua verde.
Le postazioni sono costruite con lastre di pietra sovrapposte , sono ancora ben visibili gli spazi lasciati per le mitragliatrici, i cosiddetti “nidi” di mitragliatrice. una delle postazioni militari
Da qui il panorama è stupendo e ci allontaniamo a malincuore , anche se il pensiero della violenza degli episodi di guerra “macchia” la bellezza dei luoghi.
In queste zone gli austriaci difendevano e controllavano il territorio dagli attacchi dell'esercito italiano,durante la Prima Guerra mondiale , a Pejo c'è anche un cimitero austro-ungarico.

Il sentiero prosegue fino all 'anfiteatro morenico della Val Cadini , sembra che la vetta del monte sia qui completamente franata coprendo tutto il terreno di massi di grandi dimensioni.
Il paesaggio è lunare,impressionante, non c'è forma di vita e solo le venature di porfido rosa e di silicio bianco nella roccia, danno un tono di colore attirando l'attenzione.
Lungo la discesa si incontrano più in basso delle trincee ricoperte d'erba ma chiaramente visibili.
Sono in tutto 1000 metri di dislivello per circa 10 km, il sentiero si fa però più dolce e piacevole ,passando tra prati dall'erba alta e boschi ,fino ad arrivare a Pejo Fonti.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Eduardo de Filippo a chi lo contestava, a scena aperta, durante una rappresentazione de "Gli esami non finiscono mai" rispose così: prima di giudicare una commedia è opportuno aspettare che il tendone scenda dopo l'ultima scena. Lo stesso consiglio andrebbe ripetuto a tanti escursionisti: se potete resistete ancora un po', continuate a camminare,anche se i piedi sono doloranti e ci si sta magari annoiando.Spesso una escursione si fa apprezzare solo alla fine.Così è stato per "Il sentiero dei Tedeschi" che hai così bene dipinto.C'ero anch'io.

Mary ha detto...

E' proprio vero Gianni! Bisogna continuare fino alla fine e non rinunciare, un pò in tutte le cose, nelle escursioni anche e spesso le cose migliori vengono dopo il momento di stanchezza o "crisi".
E così anche nel "sentiero dei tedeschi", uno dei più bei sentieri che abbiamo fatto!!