Il Promontorio del Circeo – all'interno del Parco Nazionale del Circeo www.parcocirceo.it- spicca da lontano con il caratteristico profilo della "Maga Circe dormiente”, connotando inconfondibilmente il panorama della lunga e bellissima spiaggia di Sabaudia , anch'essa con le sue alte e originali dune ,facente parte del Parco.
Il promontorio, importante anche a livello preistorico e naturalistico, è anche meta di escursioni che, grazie a vari sentieri raggiungono la vetta :il picco e la cresta.
C' è un sentiero, chiamato Sentiero Galeazzi, – non molto conosciuto – che permette di attraversare tutto il versante nord – il cosiddetto Quarto Freddo- e scendere dal versante opposto :il Quarto Caldo
Si inizia la salita da Torre Paola – una delle varie torri costiere, fatte costruire dallo Stato Pontificio per l'avvistamento dei pirati saraceni -che costellano tutta la costa pontina.
Dopo un tratto quasi pianeggiante , colorato dalle palline rosse del dolce frutto del corbezzolo, si percorre, in salita, il sentiero detto “Peretto” che poco dopo scopre un tesoro nascosto : delle cisterne romane , in buono stato di conservazione.
Tutto intorno lecci e sughere con il tipico sottobosco di pungitopo e smilax (stracciabrache). .
Dopo aver percorso un tratto di strada asfaltata , d'improvviso in un tornante si apre un bellissimo panorama : sotto di noi la visione del Lago di Sabaudia e del mare separati solo da uno stretto cordone sabbioso e in prospettiva tutti gli altri tre laghi costieri:Caprolace,Monaci e Fogliano.
E' bellissimo e ci sembra quasi di sorvolarli a bordo di un elicottero!
Poco dopo si prende il sentiero delle Ceraselle – secondo tratto -che, dopo una ripida salita, ci porta sulla cresta vicino alla zona “militare” recintata.
Qui vicino si oltrapassa una recinzione e inizia il cosiddetto sentiero “Galeazzi”.
E' un sentiero fatto costruire da un privato ,prima dell'ultima guerra ,che , grazie alla costruzione di muri a secco, permetteva di raggiungere la sommità anche con mezzi motorizzati .
E' attualmente quasi invaso dalla vegetazione , ma perfettamente percorribile.
Siamo nel Quarto Caldo e ci affacciamo sul mare che in lontananza ci mostra, a tratti, anche le isole pontine, mentre girando lo sguardo c'è tutta la cresta con il picco che si erge solitario.
E' un bellissimo panorama , il sole di ottobre ci scalda e ci abbaglia , ma più di ogni cosa siamo colpiti dall'intenso odore di erbe aromatiche : in particolare il rosmarino che emana il suo caratteristico e piacevole odore.
Anche i suoi bei fiori bianchi , che si mischiano a quelli rosa dell'erica arborea, rendono allegro e colorato il percorso.
Il sentiero finisce sulla strada e ci rechiamo al vicino antico faro , in basso qualcuno pesca e qualcuno fa il bagno .....e così poco dopo a Torre Paola ci leviamo i nostri scarponi da montagna e ci immergiamo anche noi !
E certo è un bell'effetto questo di unire montagna e mare in una sola giornata!
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3 commenti:
Che bella descrizione!!! La Galeazzi...sembra di riviverla...Giornata magica! speriamo solo che adesso non la invadano in troppi! ciao un abbraccio
Sono contenta che ti sia piaciuta e che ti abbia dato l'impressione di esserci ancora!
No non credo che la "invadano", forse qualche escursionista in più ,ma è giusto e fa piacere condividere le cose belle!
Un caro saluto ! Alla prossima!
molto intiresno, grazie
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