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Si entra nello spazio chiuso di un teatro e si viene proiettati nella dimensione spaziale e monumentale di un città dell’antichità.
Il fronte della scena è di particolare imponenza con la struttura architettonica della facciata che richiama quella di un edificio rinascimentale.
Nelle aperture poi strade lunghe e strette proiettano in una profondità inaspettata, creata con spazi reali e in parte illusori.
La visita al Teatro Olimpico avviene in una dimensione di tranquilla e pacata vita cittadina, entrando in un antico cortile, all’interno di una struttura fortificata con torre medioevale.
L’ingresso nell’antica platea semicircolare pone subito di fronte al fascino dell’opera che riesce a conciliare la monumentalità e l’accuratezza, gli spazi chiusi e quelli aperti con una sorprendente commistione.
Il Teatro Olimpico è l’opera ultima di Andrea Palladio, rimasta incompiuta alla sua morte nel 1580,
fu completata da Vincenzo Scamozzi autore delle scenografie prospettiche.
1 commento:
L'ottima acustica e la bella scenografia monumentale credo che siano ideali per i concerti di musica sinfonica o opera lirica.
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