Il Riparo Roberto è un’ampia cavità rocciosa lunga circa 20 m., è un sito preistorico esplorato nei primi anni ’50 e descritto da Marcello Zei.
Si trova nel territorio di Sezze-l’antica Setia città latina e poi romana- ed è ben visibile anche dalla Via Appia- www.setino.it (portale fotografico di Sezze)
Si apre su uno sperone roccioso che scende a picco sulla valle stretta e tortuosa formata dal torrente
Briolco.
L’arrivo dalla via alta al Riparo è un percorso suggestivo perché ci si lascia alle spalle un’ampia ubanizzazione e ci si immerge in una fitta vegetazione mediterranea e in un lembo di paesaggio montano caratterizzato da alte pareti calcaree ,pinnacoli rocciosi e gli intensi profumi delle piante aromatiche, tipiche della flora mediterranea.
Il percorso inizia proprio con un bellissimo e profumatissimo cespuglio di mirto per poi continuare tra le piante di “ampelodesmos tenax”, nome scientifico della “stramma”, alte fino a 2 metri, ci si fa largo poi tra cespugli di lentisco con le bacche rosse, le profumatissime piante di menta selvatica e l’alto e odoroso finocchio .
Il Riparo Roberto è stato però deturpato da scritte colorate, risultato di atteggiamenti di ignoranza e vandalismo ,tra cui a fatica si possono osservare dei graffiti , alcuni dei quali attribuiti all’età preistorica.
Poco più avanti si apre nella roccia un’altra cavità: la grotta Iolanda anche questa luogo di ritrovamento di reperti preistorici, tuttora visibili presso l’Antiquarium di Sezze e il Museo Pigorini di Roma.
La bellezza selvaggia del paesaggio copre il fastidio della visione delle scritte e il Riparo Roberto e la Grotta Iolanda rimangono luoghi suggestivi che andrebbero valorizzati.
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