lunedì 13 dicembre 2010

Parco Monti Aurunci:Piana dei Pozzi e Mura di Campello

Parco Aurunci:Pian dei Pozzi Nel sud della Provincia di Latina è situato il Parco Naturale dei Monti Aurunci,-http://www.parcoaurunci.it/- istituito nel '97 con Legge della Regione Lazio, fa parte del vasto sistema di aree protette regionali e comprende sia parte del territorio della provincia di Latina che di quella di Frosinone.
Le sue montagne sono di roccia calcarea e presentano estesi fenomeni carsici con doline , grotte ,pozzi e risorgive.



La vicinanza al mare rende particolari le sue montagne che raggiungono quote anche elevate.
Il versante dei monti che si affaccia sul mare , visibile dalla costa , mostra un aspetto brullo ,del tutto diverso dal versante interno, ricco di vegetazione e alberi .
Partendo dal paese di Itri, con direzione Campodimele, ci si inoltra -dalla località detta San Nicola- nel cuore del Parco diretti verso Pian dei Pozzi e le rovine del borgo medioevale di Campello.
Nella prima parte del sentiero si passa tra cerri e aceri , il cui acceso colore giallo rende il paesaggio suggestivo.


Parco Aurunci:muschio nel boscoArriviamo quindi al pianoro di Pian dei Pozzi , dove si possono osservare un inghiottitoio , diversi pozzi e l'acqua che sgorga in più punti alla base delle alture che circondano la piana.
Gli alberi e le rocce sono interamente ricoperti dal muschio che è particolare con foglie composte ed alto diversi centimetri.


Dopo aver risalito per circa 200 metri la collina, si arriva ad un altura dove si visitano i resti dell'antico borgo medioevale di Campello.
Si nota una sorta di viale di ingresso al paese e poi resti di mura e di costruzioni, una cisterna ed un pozzo ricoperto di pietre ,con ancora acqua al suo interno .
Due porte sono ben visibili con ancora il foro dove si posizionava il palo per la chiusura.
Cerri , aceri di alto fusto e carpini ricoprono tutti i versanti di questi monti e colline e un ambiente così verde è di certo una piacevole sorpresa.



Le grave guide del Parco ci portano poi a visitare il vivaio del Parco ,nel paese di Itri,dove sono messe a coltura tutte le specie di piante e arbusti caratteristici di questa zona.
Annessi al vivaio ci sono poi il “sentiero delle farfalle” e il laboratorio di falegnameria , dove si lavora il legno di faggio, presente nelle zone più alte e la “stramma”, l'arbusto caratteristico di questa zona che , opportunamente lavorato, viene utilizzato per creare oggetti vari,un tempo necessari per la vita quotidiana delle popolazioni di queste zone.

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