lunedì 27 luglio 2009

"Umberto Prencipe" mostra

Le mie figlie


La mostra su “Umberto Prencipe - realtà e visione- che si sta tenendo a Roma presso Palazzo Braschihttp://www.museodiroma.it/ – espone i lavori di un artista dalla personalità poliedrica , che spazia dal simbolismo alle influenze dell'impressionismo francese e di Cezanne.
Numeroso il gruppo di incisioni – Umberto Prencipe era considerato un maestro in questa tecnica -, resi in acquaforte e acquatinta rappresentano scorci di paesaggi , di vie e case , dove il particolare si sfuma e si dilegua nel buio e nella nebbia-
Particolari anche i dipinti di monumenti antichi di Roma come l'arco di Settimio Severo o il Campidoglio o la Torre delle Milizie , ogni veduta è pervasa da una luce particolare – azzurra , rosa - che toglie alla raffigurazione la dimensione di realtà per trasportarla in una dimensione irreale, “metafisica”, al di là del tempo.
Le visioni sono “inquietanti” , sia per la particolare atmosfera che per l'assenza di figure umane,
per l'assenza di vita.
E' del 1920 uno dei dipinti più belli : “Le mie figlie” , le due bambine sono ritratte di spalle di fronte al mare : le figure sono rese con tratti di pennello rapidi e con un bel gioco di luci e ombre sulle vesti svolazzanti.

Anche il quadro “Mia figlia Maria” presenta simili caratteristiche formali e il richiamo a Cezanne è immediato- : la figura si staglia sul verde di un prato : il profilo appena accennato, il vestitino rosa con il grembiule, pochi tratti di pennello che definiscono la figura e il paesaggio.Mia figlia Maria E' un'immagine solare che comunica serenità e il senso di un'intima familiarità.
I dipinti del secondo dopoguerra rivestono anche un carattere documentaristico : ritraggono ,infatti i nuovi quartieri di Roma in costruzione.

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