Il complesso del Museo Archeologico Statale di Spoleto,nel centro storico della città, racchiude al suo interno dei tesori d'arte e dei "documenti " storici
di grandissimo interesse.
E' ubicato all'interno dell'ex convento benedettino
di Sant'Agata e comprende anche il Teatro Romano.
La cavea è ampia, in ottimo stato di
conservazione, e dietro la scena si possono osservare resti di colonne
provenienti dal Capitolium dell'antica città romana.
Il Teatro che è stato
riportato alla luce a metà degli anni '90, è ancora oggi sede di spettacoli.
Il Museo raccoglie testimonianze che vanno dall'età del
bronzo al periodo romano. Sono busti,iscrizioni,vasi,corredi funerari
provenienti dall'area di Spoleto e della Valnerina.
Dell'età del
bronzo di grande interesse sono i piccoli bronzi votivi, statuette raffiguranti
figure maschili stilizzate, a volte con
un elmo.
Molto interessanti anche i pannelli "didattici" che
ripercorrono la storia di Spoleto,iniziando da quella del popolo degli Umbri,i
più antichi abitanti della nostra penisola, secondo un'ipotesi storica. C'è poi
il percorso storico che vede Spoleto prima "colonia" romana e in
seguito "municipium" romano.
Il "documento" più interessante è rappresentato
dalle tavole della Lex Spoletina: delle pietre in calcare su cui sono incise
delle leggi che riguardano la protezione dei boschi. Furono ritrovate ai
confini del territorio spoletino e citano il "lucus" il bosco sacro
per i romani.
Un pannello spiega
le varie tipologie di boschi e poi la traduzione della legge incisa su pietra.
Nelle parole "questo bosco sacro
nessuno violi,non si trasporti né si sottragga ciò che al bosco appartiene.né
si faccia legna se non nel giorno del sacrificio annuo...." si legge una antica legge di tutela ambientale.
Conforta per tutti quelli che hanno a cuore la tutela del nostro ambiente vedere come la nostra storia antica ci tramandi un valore, mai come adesso, attuale.
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