martedì 15 febbraio 2011

Passeggiata nella neve sui Lepini

alberi lungo il sentiero.foto di Angelo MarchettiDomenica 23 gennaio, sotto un cielo grigio e plumbeo iniziamo un'escursione verso la cima del Monte Cacume.
E' la fine di gennaio e dopo settimane di clima moderato , la temperatura è di nuovo scesa , ritornando sulle medie stagionali e riportando la neve su tutte le montagne del Centro Italia.
Anche sui Lepini nevica da tre giorni , ma certo nessuno si aspettava di trovare così tanta neve sul Monte più basso della catena.



Il Monte Cacume è un Monte particolare: la sua cima acuta si nota da lontano , come si arriva nella piana di Frosinone , il suo nome deriva infatti dal latino “acumen”, ha una particolare conformazione geologica diversa dal resto dei Lepini ed in primavera vi fioriscono numerose specie di orchidee , inoltre il suo nome è stato nobilitato da una citazione letteraria: lo cita infatti Dante nella Divina Commedia (Purgatorio canto VII).
E' una montagna di altezza moderata 1095 metri, ma in questi giorni la neve è scesa fino a moderate altezze.


Già nevica nel paese di Patrica, il punto di partenza del sentiero, ed un anziano del paese ci rimprovera amichevolmente perché questo “non è un giorno di andare in montagna!” Si inizia il sentiero e ben presto ogni elemento del terreno sparisce coperto da una coltre bianca sempre più alta!!
Gli arbusti secchi formano strane immagini, circondati e coperti dalla neve come sono.
Gli alberi quasi svaniscono nel bianco del paesaggio, solo i sempreverde lecci , mantengono qualcosa della loro forma, perché le coriacee foglie verde brillante si intravedono nella neve.
C'è silenzio assoluto ed è un'esperienza molto bella !!
Il bosco con la neve è un paesaggio molto più affascinante delle bianche distese innevate dei campi di sci ,a cui la maggior parte delle persone è abituata.
Gli alberi come bianchi fantasmi ci accompagnano fin su la vetta ,spazzata da un vento gelido che ci fa ridiscendere in fretta...
In uno spiazzo riparato festeggiamo il compleanno di uno di noi, con dolcetti sezzesi e squisito liquore di mirto.
Gli scorci di paesaggio che incontriamo, mentre camminiamo in silenzio affondando nella neve , sono davvero incredibili, specie da queste parti, e così ringrazio , nel mio cuore, per questo inaspettato regalo della natura !!

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