giovedì 29 novembre 2007

Mostra "Paesaggi Pontini" di Marcello Trabucco

Nelle "Sale di Nadar" a Latina, si è tenuta nei giorni passati la mostra "Paesaggi pontini attraverso la memoria" dell'artista Marcello Trabucco.
Sono quadri realizzati con la tecnica dell'acquaforte e acquatinta e rappresentano alcuni tra i più importanti monumenti artistici e architettonici del territorio pontino.
Questi quadri sono significativi per il loro valore storico-documentario, ma colpiscono anche per la leggerezza e levità delle rappresentazioni che si uniscono al rigore formale. Il monumento non è mai visto staticamente, ma con una molteplicità di punti di vista, immerso nel paesaggio o accostato alla sua planimetria. C'è quindi un senso dinamico che quasi " rende" visivamente il senso del trascorrere del tempo.

Il quadro del Castello baronale di Cisterna colpisce per quell'emergere dell'immagine dal passato: una cartolina con i personaggi che si muovono lievi ,quasi evanescenti, anche il Palazzo sembra emergere dalla nebbia del tempo e pian piano riaffiorare nel presente e l'insieme ha una leggerezza che incanta. Sul fondo del quadro la planimetria disegnata dà un effetto di contrasto e si passa dal "sogno" dei tempi passati alla concretezza del presente.
Un fascino particolare ce l'ha anche il quadro raffigurante il Castello baronale
di Fondi e la Cattedrale di San Pietro.
L'elemento dominante del quadro è il portale gotico che si impone per la forza e l'accuratezza dei segni. All'interno del portale c'è la raffigurazione di S.Onorato, la figura è presentata dai contorni sfumati e dal segno leggero, quasi "consumata" dal tempo.
Il castello baronale è in primo piano sulla destra contornato dalle case del paese , dalle quali spicca per i segni scuri che con precisione definiscono la costruzione in pietra.
E' un quadro in cui si legge "la storia": la storia del nostro territorio e del nostro Paese e l'evoluzione delle forme artistiche e architettoniche e quasi ci si immerge in esse "risucchiati" dall'imponente portale gotico.

Lettura dell'opera a cura di Maria Di Tano

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